@ruccutiello scrive:
1)Gli Angeli dunque, secondo il tuo pensiero, par di capire che, pur esistendo, non abbiano 'misura' fisica. Diresti laondepercui su una capocchia di spillo ne possono stare una buona quantità. Io avevo erroneamente parlato della punta dello spillo, ma il discorso non cambia.
2)La morte, si sconfigge o no? No, secondo il buon senso e le esperienze, no.
3)Io dunque non intravedo, nel quesito tuo originario, il sistema di misura (gli spiriti non hanno una misura fisica), dunque, in tal caso, inapplicabile il mio postulato. (L'ho fatta facile, come al solito!)
........................CHI SI ACCONTENTA GODE.....................
1)Gli angeli,ammpcac, presentano una misura fisica, sia pur infinitesimale, altrimenti non ragioneremmo secondo la logica dell'immanenza, ma della trascendenza e quando è arrivato il momento che la trascendenza non serve più o meglio abbiamo capito che non porta più da nessuna parte è meglio darle il ben servito (alla teologia, voglio dire) e imbarcarsi su altri dispositivi, nella fatispecie quantistici, per cui non è così irragionevole proporsi il quesito di quanti ce ne possano stare su una punta di uno spillo, basta non esagerare col numero : CHI SI ACCONTENTA GODE, E qui devo confessarti che ho equivocato io che ho parlato di capocchia quando intendevo punta, SULLA CRUNA CE NE STAREBBERO EVIDENTEMENTE MOLTI DI PIÙ...
2)Per sconfiggere l'evento terminale convenzinalmente denotato nominalisticamente con la parola "morte" non è necessario ricorrere alla metafisica e alle mitologie fiabe leggende che la supportano. Tieni presente infatti che noi moriamo tutte le volte che ci addormentiamo e che risuscitiamo tutte le volte che ci destiamo, come dire che pressochè quotidianamente siamo intanglati dall'evento terminale dell'addormentamento (Come aveva ragione il buon Lucrezio a riferirci l'aforismatico epicureo che la morte se esiste non esiste in contemporanea con noi ! ) e dall'evento iniziale del risveglio : la nostra individual personalità identitaria dipende da quello che è successo alla corteccia cerebrale durante il sonno, attività che ci permettono di ricordare quasi tutti gli eventi che conoscevamo il giorno prima, qualcuno però è stato cancellato affinchè l'attività cognitiva potesse memorizzarne di nuovi, presentatisi tra i due sonni precedenti. Ora essendo la morte la distruzione del patrimonio mnestico, si ritiene che in un futuro prosssimo la si potrà "sconfiggere" registrando tale patrimonio mnestico nonchè registrare su automa robotizzato in antecedenza su una "semplice " chiavetta e poi mentre si sta dormendo sopprimere il dormiente di morte indolore salvo poi registrare su un automa robotizzato ( ma in un futuro remoto l'automa potrà essere sostituito da un clone derivato dal patrimonio genetico del dormiente stesso, naturalmente non prelevato la notte della "soppressione del precedente cervello,ma molto tempo prima ) in simil pelle similfisionomia e simil tutto quanto polmoni arterie sangue etc ( NON SI AVRÀ BISOGNO NÈ DI MANGIA RE NÈ DI DEFECARE, SE LO SI PUÒ FARE È SOLTANTO PER DARE L'ILLUSIONE DELLA PROPRIA "RISURREZIONE" AI PROPRI FAMILIARI AMICI DISCEPOLI ED APOSTOLI): CHI SI ACCONTENTTA GODE...
3)Neanche il cerchio, in quanto entità metafisica possiede strettamente parlando una dimensione fisica misurabile, tale misurazione infatti avviene per escamotage, per classi di grandezze contigue, cioè tra uno più grande circoscritto e uno più piccolo inscritto, riduzionismo a cui si è costretti comunque ad usare, vuoi nella fisica tradizionale col calcolo differenziale degli integrali e delle derivate vuoi nella fisica quantistica, solo che in quella tradizionale tale riduzionismo si applica alla fine, quando ci si trova a che fare, ad esempio con una sfilza di cifre dopo la virgola che non finiscono più ((( come appunto il fossile pi greco citato anche da Derrida, il filosofo epistemologico che si oppone alla metafisica alla trascendenza, al logos assoluto , al logos universale, al logos necessario per privilegiare o meglio per ACCONENTARSI del linguaggio verbale come strumento umano, facoltà umana e tra breve dispositivo meccanico, cioè della mente artificiale degli automi robotici parlanti, tali che interagendo sulla tastiera con questi ultimi, un umano riesce a capire che non ha a che fare con un suo simile, proprio perchè si dimostra di gran lunga superiore in prestazioni competenze e abilità ))) mentre nella fisica quantistica si procede a tale semplificante manovra direttamente al principio, rendendo per lo più soperflue le manovre di rinormalizzazione e resettamenti vari a cui si è costretti a ricorrere operando con la fisica tradizionale che è prevalentemente analogica più che digitale, e per rendere l'idea mi rifaccio alla ricerca del nano e del gigante rispettivamente più alto e più basso del mondo, impresa che per la fisica classica "SUONA" con formulazione decisamente antinomica ed assurda ed evidentemente si presta ad ogni tipo di paradossali aporie proprio come le proposizioni della teologia che che giustifica soltanto con la sua trascendenza la petizione di principio di ricorrere a Dio come inizio e fondamento dell'universo, ma, attenzione, questo suole accadere appunto se "lavoro sul cerchio, che è per sua natura metafisico trascendente divino, APPUNTO, e la logica della trascendenza , che è per eccellenza la teologia APPUNTO, presenta ad ogni piè sospinto tali antinomie e paradossi, ecco che si spiega tutta quella serie di eresie, ateismi e apostasie ivi comprese, che costellano la storia della filosofia trascendentale, cioè della teologia, che, dio ne scampi a tenerla in non cale, ha avuto i suoi meriti in quanto logica, ma io penso che sia stata soppiantata non tanto dalla logica della fisica, ma dalla logica della meccanica quantistica ( Max Plank, uno dei santi padri fondatori della "teologia" quantistica (( che ravvisa Dio non più soltanto in tre o quattro persone uguali e distinte, dico e batto quattro perchè a me piace ereticamente, ora che non c'è più il rischio di venir abbrusiati o della mozzatura delle dita interneticalmente telescriventi. di infilarci dentro anche la Vergine Madre, vergine appunto perchè ingravidata da un seme spirituale (e arridagliela col cerchio! ) ma in una manciata di quark "geneticamente" replicati e replicantisi e "obbedienti" all' "ars" combinatoria e trasmutatoria e fluttuanti nel mare di Dirac, altro santo padre fondatore della teologia quakistica ( e dal momento che come dicevo, la teologia quantistica è molto più tollerante di quello che non era la teologia cattolica apostolica romana mi permetto di mutarle addiritura il nome : Quakodinamica Intanglata , nientepopodimeno e non a caso presenta l'acronimo di Q.I. che è anche quello che identifica il quoziente intellettuale, non voglio dire del singolo umano individuo, ma dell'umanità e non voglio dire nella sua assolutezza universale ( "universale" nella coinè greca dei primi secoli della diffusione del cristianesimo si diceva "cattolico" ), sibbene in una più umile e terra a terra e tutto sommato semplice e dimessa "ASTRAZIONE" a cui per altro dovrebbe essere ridotto vuoi L'UNIVERSALE TEOLOGICA quaternità DIVINA vuoi l' UNIVERSALE TEOLOGICO quarkico mare di Dirac ( non si capisceperchè sia Il mare di Dirac ad aver bisogno per esister, dell'esistenza di Dio o piuttosto che sia Dio ad aver bisogno, per la sua esistenza del mare di Dirac). Ma tornando al problema male impostato riguardante l'assurda formulazione del quesito se è possibile individuare il nano più alto del mondo nonchè il gigante sempre naturalmente del mondo il più basso .
Riduzionismo : si è costreti ad usarlo comunque vuoi nella fisica tradizionale vuoi nella fisica quantistica, solo che in quella tradizionale si applica alla fine, quando ci si trova a che fare, ad esempio con una sfilza di cifre dopo la virgola che non finiscono più/mai,, in una parola "maipiù" ((( come appunto il fossile "pi greco "citato da Derrida, il filosofo epistemologico che si oppone alla metafisica alla trascendenza, al logos assoluto , al logos universale, al logos necessario per privilegiare o meglio per accontentarsi del linguaggio verbale come strumento umano, facoltà umana e tra breve dispositivo meccanico, cioè della mente artificiale degli automi robotici parlanti, tali che interagendo sulla tastiera con questi ultimi, un umano riesce a capire che non ha za che fare con un suo simile, proprio perchè si dimostra di gran lunga superiore in prestazioni competenze e abilità ))) mentre nella fisica quantistica si procede a tale semplificante manovra direttamente al principio, rendendo per lo più soperflue le manovre di rinormalizzazione e resettamenti vari a cui si è costretti a ricorrere operando con la fisica tradizionale che è prevalentemente analogica più che digitale, e per rendere l'idea mi rifaccio alla ricerca del nano e del gigante rispettivamente più alto e più basso del mondo, impresa che per la fisica classica tale formulazione "suonerebbe " antinomica assurdità nonchè paradossale aporia, ma, attenzione, questo suole accadere appunto se "lavoro sul cerchio, che è per sua natura metafisico trascendente divino, APPUNTO, e la logica della trascendenza , che è per eccellenza la teologia APPUNTO, presenta ad ogni piè sospinto tali antinomie e paradossi, ecco che si spiega tutta quella serie di eresie, ateismi e apostasie ivi comprese, che costellano la storia della filosofia tracendentale, cioè della teologia, che, dio ne scampi a tenerla in non cale, ha avuto i suoi meriti in quanto logica, ma io penso che sia stata soppiantata non tanto dalla logica della fisica, ma dalla logica della meccanica quantistica (Plank, uno dei santi padri fondatori della teologia quantistica (( che ravvisa Dio non più soltanto in tre o quattro persone uguali e distinte, dico e batto quattro perchè a me piace ereticamente, ora che non c'è più il rischio di venir abbrusiati, di infilarci dentro anche la Vergine Madre, vergine APPUNTO PERCHÈ ingravidata da un seme spirituale (e arridagliela col cerchio! ) ma in una manciata di quark che fluttua nel mare di Dirac, altro santo padre fondatore della teologia quarkistica ( e dal momento che la teologia quantistica è molto più tollerante di quello che no era la teologia cattolica apostolica romana e non mi farà abbrusiare per le mie quarkiche eresie che sto a man salva propalando neanche fossero estrinsecazioni di filodiane locazioni amurec , anzi non mi perito neppure di mutarne la denominazione vigente nella comunità scientifica : Quarkodinamica Intanglata , nientepopodimeno e non a caso presenta l'acronimo di Q.I. che è anche quello che identifica il quoziente intellettuale, naturalmente QIS , voglio dire Quoziente Intellettuale Superiore, non del singolo umano individuo, ma dell'intera umanità e non voglio dire nella sua assolutezza universale ( "universale" nella coinè greca dei primi secoli della diffusione del cristianesimo si diceva "cattolico" ), sibbene in una più umile e terra a terra e tutto sommato semplice e dimessa "ASTRAZIONE" a cui per altro dovrebbe essere ridotto vuoi L'UNIVERSALE TEOLOGICA quaternità DIVINA vuoi l' UNIVERSALE TEOLOGICO quarkico mare di Dirac ( devo a questo punto osservare sentendomi componente di questa astratta umanità QIS come non si capisce perchè sia Il mare di Dirac ad aver bisogno, per esistere, dell'esistenza di Dio o piuttosto che sia Dio ad aver bisogno, per la sua esistenza, del mare di Dirac (*) : conflitto di petizione di principio!). Ma tornando al problema formalmente male impostato male appunto fondato sulla logica infinitesimale delle paraboliche asintotiche che sono in contraddizione e in conflitto di competenza l'una coll'altra , c'è da osservare che se ci si affida, senza essere ingordi ma accontentandosi soltanto del nano più alto e del gigante più basso relativamente al pianeta terra e al mondo dei frek e del basket, vale a dire secondo una prospettiva quantistica che è aliena dal considerare la problematica come assoluta, universale, ma soltanto come una ricerca per individuare il nano più alto, ma anche più lungo (chi ha orecchie da intendere intenda) presente nel maggior numero di Freak show presenti sul pianeta Terra e nella altrettanto laboriosa ricerca per rintracciare il pivot più alto di tutti quelli di tutte le squadre di pallacanestro presenti in tuttio i campionati di baschet del nostro glogbo terraqueo, ecco che l'umanità QIS è in grado di risolvere un problema che prima sembrava assurdo : CHI SI ACCONTENTA GODE...
(*) in teologia religiosa quando si arrivavano ai "numeri" infiniti si normalizzava resettava azzerava asserendo e dogmaticamente pronunziando che si trattava di un MISTERO DI FEDE, un dio quantistico potrebbe tranquillamente essere identificato nel mare quarkico di Dirak pullulante appunto di una manciata di quark, non in un vecchio decrepito misteriosamente immortale e che era stato altrettanto misteriosamente generato da una vergine, che misteriosamente è al contempo una sua creatura, si potrebbe continuare coi misteri da normalizzare e quel che è curioso e al contempo straordinario altrettanto quantisticamente risolvibili, almeno per chi SI SA ACCONTENTARE...)