@Gio.1947 scrive:
Credo che l'eternità elevata alla eternità mai e poi mai, il CASO avrebbe potuto dare origine ad esseri in grado di auto riprodursi
Il caso NO, ma l'evoluzione che si esplicita o implementa o funziona secondo la teoria o postulato assimatico della complessoità organizzativa crescente , quella direi di SI se è vero che a suon(*) o a forza di insistenti tentativi dopo che si sono superati io primi STEP i che si concludono con la concretizzazione degli ATOMI,i successivi si presentano con le le MOLECOLE nella fase dello STEP CHIMICO seguito dala possibilità della loro REPLICAZIONE per SDOPPIAMENTO, dapprima sdoppiamento semplice , seguito poi, per l'appunto, da quello complesso che prima dello sdopiamento prevede la fusione con filamenti alieni(**) e via evolvendo sino ad arrivare ai FILAMENTI GENOMATICI , veri e propri LIBRETTI per le ISTRUZION, RICETTE per la replicazione complessa, cioè fusione di genomi diversi, e siamo allo step degli organismi complessi io quali con l'nvenzione della MODULAZIONE di squittìi mugolìi muggiti ed altri consimili versi animaleschi dal frseggio grossolnamente modulato, sempre per quel PRINCIPIO DI ACCRESCIMENTO DI COMPLESSITA' ORGANIZZATIVA DELL'ESISTENTE, si è arrivati al linguaggio verbale ominide di tipo OLISTICO, la cui precipua caratteristica è l'INTELLIGENZA , cioè la capacità mentale di PRODURRE e LEGGERE sequenze di parole allineate temporalmente e/o spazialmente così come l'ORGANISMO CELLULARE BIOLOGICO che forma gli ORGANI TESSUTALI FISIOLOGICI ha la capacità di PRODURRE e LEGGERE il suo genoma, poi con l' dei nomi propri e poi sopattutto dei pronomi personali ( particolarmente col pronome di prima persona ) si è inventato il concetto di consapevolezza e quando siavrà insegnato al computer a d adoperare correttamente le regole del linguaggio, la grammatica delle parole, se saprà cavarsela anche ad usa il suo nome proprio che gli verrà insegnato ad apprendere unitamente al pronome personale"io", vera epropria particella di Dio, ecco che l'evoluzione saà stata ingrado di trasferire la consapevolezza anche alla materia inorganica, nel senso che la consapevolezza per esistere non avrà più bisogno nè di budella cerebrali( il circuito integrao delcoputer) nè intestinali, quest'ultimo aspetto nel sensoche anche la sfera emozionale, qulla della propria autoconservazione, soddisfazione di bisogni di fare il pieno di ricarica o di reagire a qualche situazione percepita come pericolosa, quando i relativi sensore avvertono la centralina di comandodelle relative criticità, anche se nel dotare i computer di tali funzioni emotive bisognerebbe andarci acuti altrimenti l'abbinamento della finzione intellettuale impiegata in funzione della propria (sempre del computer) sopravvivenza potrebbe , come in "Odissea nello spazio" provocare l'esclusione dell'uomo che, per sopraggiunti problemi, decidesse di disattivarlo...
(*)dico "a suono" riferendomi al fatto che , soprattuto im questi primi step e sempre presente la REVERSIBILITA' tipica del suono che diventa così simbolo delle FLUTTUAZIONI quantistiche che sono anch'esse come il suono ONDE, VIBRAZIONI, RADIAZIONI
(**)(nel senso di estranei, ma perchè no?,anche nel senso di appartenenti apianeti estranei al proprio sistema planetario.Del resto se è possible tradurre in una lingua occidentale una lingua tanto estranea come il cinese, chiosando con una parafrasi quello che Einstein ebbe a dire del cosmo e cioè che la cosa più incomprensibile che trovava nel cosmo era la sua comprensibilità,si potrebbe trasporre il concetto dicendoche la cosa più incomprensibile dei linguaggi che non risultano per nente imparentati, ma assolutamente alieni, come i cinese rispetto all'italiano, così così potrei affermare che la cosa più incomprensibile che trovo nel linguaggio è che è traducibile in un altro permettendo di lasciare inalterati i referenti di cui è informatore.