@KitCarson1971 scrive:
Si ripeta, si ripeta caro Maestro, ciò Le è essenzialmente, sottilmente congeniale
Repetita iuvant e nel medesimo tempo evitano di dover ricorrere inutilmente a rispolverare ripetutamente la tuttologia, dandosi il caso che il vero illuminato SAPERE è quello CON-SAPEVOLE e non quello che si appiccica nozionisticamene posticcio e quindi suscettibile di cadere subito nel dimenticatoio, a me almeno accade così e ora come adesso , in maniera alquanto preoccupante..,, e però giusto per tentare di tornare in carreggiata, direi proprio che il credere nell'immortalità dell'anima sia soltanto un corollario metafisico nel credere/non-credere nell'esistenza di Dio : ritengo infatti risibili e inaccettabili le "prove" fornite dalla letteratura parapsicologica che prende ingenuamente per oro colato tutta l'aneddotica al riguardo : ora come ora mi vien che citare le impronte del Diavolo su un inginocchiatoio o la voce delComollo allievo di don Bosco, altro dalla mia memoria non mi sovviene per cui chiedo venia nonchè ausilio dalla tua : tu mi dirai: ma che centra il diavolo? Centra perchè il diavolo sarebbe l'anima dannata di una persona passata a peggior vita, solo che c'è un pesante ostacolo da rimuovere, un grosso impedimento o dirimento da rimuovere, chiamiamolo, se vogliamo, più semplicemente un insolubile "problema da risolvere e cioè come si possa parlare di vita vuoi biologica vuoi biochimica vuoi cerebrale vuoi mentale, quando la distruzione delle cellule cerebrali, che sono le prime che si distruggono, mandano in fumo tutto il patrimonio mnestico mentale della propria consapevolezza individual identitaria nonchè personale, per cui mi riesce improbo immaginare sia pur controfattualmente come la mente possa funzionare priva assolutamente di ogni sia pur minimo frammento di memoria consapevole, lettere dell'alfabeto comprese, per cui senza il patrimonio mnemonico delle parole, la mente non sa più di essere mente l'io non sa più di essere io, l'io non sa più di avere un nome e tantomeno la sua posizione anagrafico finanziaria sociale...insomma non so immaginarmi questo tipo di sopravvivenza priva completamente di memoria (*), ben diversa da quella in cui si piomba col sopraggiungere della perdita della consapevolezza provocata dal sonno , durante il quale, dal mare inconscio del sonno, si verificano intermittenti riaffioramenti di frammenti di barlumi di coscienza conscia che poi noi una volta svegliati siamo in grado di recuperare esprimendoli con parole che ne possono rappresentare anche le immagini con cui il sogno si è presentato( paesaggio scenario onirico e relativi esseri che eventualmente lo hanno popolato, ma quando , per fare un esempio calzante con i giorni delle ricorrenze commemorative dei defunti, quando mi dici che dietro la lapide dei loculi ci sta sì un corpo in sfacelo, ma la sua anima che gli è sopravissuta è REALMENTE ESISTENTE mi fa lo stesso effetto di quando mia nonna, divergendo dalla serotina passeggiata campestre ed entrati nella chiesa parrocchiale, indicandomi nella penombra delle navate un baluginante lumicino che dava rossatri bagliori intermittenti, mi diceva che quello era il Santissimo Sacramento dell'altare, ma quello che non ho mai capito è perchè il Santissimo per manifestarsi avesse bisogno di una candela accesa ed ero sicuro che se fossimo entrati nella chiesa senza il lumicino, mia nonna non avrebbe saputo dirmi se il Santissimo era presente o era stato portato via : per me credere che l'anima è immortale ha la stessa insensatezza nel credere che una particola sia corpo sangue anima e dinvinità di nOSTRO sIGNOR gESÙ cRISTO REALMENTE ESISTENTE: tu come la pensi in proposito?
PS Ne approfitto per cerziorarti che il tuo commento sull'astuzia del Diavolo che inganna gli atei e sull'astuzia di Dio che inganna i credenti a me sembra un assoluto travisamento, in quanto non hai capito che le due asserzioni andavano impostate dicendo semplicemente che mentre i credenti ritengono che gli atei siano ingannati da Satana, gli atei altrettanto logicamente hanno il diritto di ritenere che i credenti siano ingannati da Dio, ma tu come al solito, anche se di tanto in tanto accetti l'idea che il credere o il non credere non sia razionalmente e quindi filosoficamente dimostrabile, poi te ne scordi subito e imperterrito procedi secondo le tue incongruenti e contradditorie affermazioni e facendo come al solito orecchie da mercante, nontrovi di meglio che proporre come commento sull'astuzia di Dio e di Satana, che come ripeto , dimostri di aver completamente travisato, una dimostrazione hegheliana che con l'ssunto da me proposto centrava come i cavoli a merenda...
(*)l'anima mi riesce di rappresentamela come la figura retorica di una metafora simbolico letteraria della "vita" biologicamente intesa, nè più nè meno di Dio come metafora letteraria dell'universo cosmologicamente inteso: e non mi sembra di far torto nè all'una nè all'altro attribuendo loro questa valenza semasiologico letteraria: