@KitCarson1971 scrive:
Il lumicino della nonna lasciamolo alla nonna e alle sue ragioni che valgono quelle di qualunque altro, oggi come ieri, come quelle degli "altri" (i credenti più accentuati che si ritengono sapienti) e sorridono a questo ritenendo che Dio non ha bisogno di un lume per vedere nell'oscurità.
Il lumicino della nonna, mi dispiace contraddirti, ma è la cosa più importante a cui mi aggancio per poter riferire almeno qualcosa di quello che per te resta sempre e comunque e totalmente qualcosa di misteriosamente segreto ineffabile inesprimibile e non rappresentabie o comunque parolabile riguardo alla fenomenologia della "Allucinazioni oniriche lucidamente controllate", che si possono sperimentare vuoi in una chiesetta di campagna vuoi sofficemente sprofondati nel tepore del proprio cubicolo vuoi sulla tastiera di una postazione internet in biblioteca...cioè il dar corpo alle emozioni commosse nonchè alle commozioni emotive suscitate nell'immaginario vagheggiamento fantastico di due persone che entrano in una chiesetta di campagna: nella fatispecie nonna e nipotino che, nello scenario di un campo psichico spazio-temporale, innesca un vivido ricordo di mnestica consapevolezza irrinunciabile, altro che lasciar perdere, e che contemporaneamenteinnesca anche un turbamento che alla luce di quella reminiscenza di bambino di scuola elementare, riproposta più tardi quando ero alle scuole medie mi ha provocato una certa qual perplessità, per non dire turbamento, quello stesso turbamento che ho provato quando di volta in volta, lungo il percorso che facevo come passeggero sulla corriera della vita, puntualmente ad ogni fermata che mi costringeva a far mente locale, regolarmente mi veniva fatto di inequivocabilmente capire di essere stato ingannato quando mi era stato propinato le storie di Santa Lucia che reca doni, del veterinario che entrando nella stalla reca il vitellino racchiuso nella valigia che si porta appresso, e così via , tutta una serie di disillusioni e disincanti che scandivano il mio affacciarsi alla consapevolezza , diciamo, via via sempre più consapevole nella misura in cui mi sentivo sempre più ostaggio di una realtà sempre più deludente ed illusoria, ma soprattutto falsa e che però nel medesimo tempo sentivo come foriera della promessa della verità, verità che poi ha finito col far coincidere con l'appagante e rasserenante prospettiva che mi attende e che però immagino attendere anche ogni altra persona se è vero, come è vero che la mente consapevole è una mancanza di essere stretta dal desiderio del nostalgico richiamo di ciò da cui scaturisce , ma non il richiamo di una madre, ma un richiamo preternaturale o meglio cosmologica e astralmente fisica attrazione gravitazionale parolabile nonchè paragonabile con la locuzione di " quiete eterna nullificante" che amo rappresentarmi attualmente come il dissolvimento mentale della mia mnestica consapevolezza ,,, quando sarò arrivato al capolinea del mio percorso esistenziale, dissolvimento della mia stessa consapevolezzza, consapevolezza alla quale, ora come ora, non me la sentirei più di acquistarle un ulteriore biglietto e anzi a dirla tutta mi sembra che chi vuole risalire su quella corriera lo farebbe con una compoulsione di egoismo inaccettabile dal momento che la corriera riesce a stento a conteneretutti passeggeri imbarcati per il medesimo viaggio soltanto per la prima volta, imentre io invece sono consapevole che su quella corriera esistenziale ci sono salito all'incirca 25.215 volte pari al numero di fermate giornalliere che coincidono col numero di volte che mi sono addormentato la notte e risvegliato al mattino successivo (365x71): non mi sembra che ci sia nulla da meravigliarsi se uno comincia a sentire un certo qual sentimento di sazietà e cominciasse ad accarezzare l'idea di non svegliarsi più...Tornando dopo questa breve divagazione alla nonna con nipotino, devi prendere atto che se capitiamo, puta caso, all'interno di una chiesetta di campagna, mia nonna se si accorge del lumicino rosso semasiologicamente acceso, per segnalare l'ostia eucaristicamente consacrata all'interno del chiuso tabernacolo inchiavardato, si meterebbe in "ginocchiosa genuflettente adorazione, costringendomi quale suo pargolo accompagnatore ad una serie di gloria patri padrenostrici, mentere se la chiesetta lo presenta spento, aprirebbe meglio la porta d'ingreso per dar luce all'affresco raffigurante l'Annunciazione e senza badare alla devozione eucaristica che la fiammella spenta del lumicino avverte non possibile, avrebbe senz'altro fatto deragliare la sua attenzione e mia dal tabernacolo creduto vuoto del Santissimo, indirizzandola invece al soggetto pittorico raffigurato dall'affresco iconodulico rappresentante l'Amnunciazione, magari gratificandomi delle poche informazioni iconologiche in suo possesso : che si tratta dll'angelo Gabriele, da distinguere dall'angelo custode, affidatomi dalla pietà celeste a protezione della mia incolumità e dai pericoli dai pericoli di normale amministrazione e che si chiama Raffaele, mentre l'angelo Michele è quello in perenne lotta contro Lucifero...Comunque quello che mi ha sempre lasciato perplesso è stato il pensiero che se il lumicino si fosse spento soltanto per colpa di un soffio di vento, era evidente che l'Onnipotente divinità non era in grado di lanciare un sia pur modesto indizzo della sua presenza all'interno del tabernacolo, mentre invece per Padre Pio era ingiustamente prodiga di cotali segnali paranormali, ma il sospetto che mi si presenta con la certezza dell'evidenza si è che anche lui sia pur in buona fede, dal momento che tutti i santi estatici che sciorinano il carisma di andare in estasi sono tutti degli isterici istrioni infettati dalla "schizzococco" e dal bacterium schizomisticomicetum, ricorra inconsciamente ed in buona fede(?)ai trucchi dell'illusionismo : comunque sia se io avessi constatato che mia nonna era dotata del potere di avvertire la presenza del Santissimo, senza dovermi accontentare della testimonianza di incontrovertibili testimonianze che però riguardano Padre Pio, io potrei anche accettare l'idea della inconfutabile dimostrazione dell'esistenza vuoi di Dio vuoi dello spirito vuoi della sopravvivenza dell'anima vuoi dell'esistenza del paranormale, vivendo così d'amore d d'accordo col mio prof di religione che quando è fuori dalla scuola fa l'agente segreto del Vaticano...