.... non riusciva a dormire, così si rigirava vanamente nel grande letto. Non si dava pace. Era per lui un'assurdità pensare che in tutti quei lustri, a fronte delle dimensioni ipertrofiche raggiunte dal suo ego, la sua statura più che crescere si andava man mano riducendo. A crescere erano unicamente i tacchi delle sue scarpe per una sorta di meccanico artificio, buono solo a tentare di colmare la sua grande amarezza. Così come anche l'abitudine ad uscire solo all'imbrunire, quando le ombre si allungano, era un artificio tanto ingenuo quanto fatuo. Sembrava persino che l'azzurro splendente dei suoi anni migliori si andasse via via spegnendo tendendo sempre più verso il celeste. Non c'era nessun dubbio: il principe azzurro, un tempo acclamato dal popolo (soprattutto del genere femminile), per uno strano scherzo del destino si stava trasformando in un puffo! E gli martellava nella testa, come una reale minaccia, l'inizio del romanzo di Kafka "
Destandosi un mattino da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò tramutato, nel suo letto, in un enorme insetto. Se ne stava disteso sulla schiena, dura come una corazza, e per poco che alzasse la testa poteva vedersi il ventre abbrunito e convesso, solcato da nervature arcuate sul quale si reggeva a stento la coperta, ormai prossima a scivolare completamente a terra. Sotto i suoi occhi annaspavano impotenti le sue molte zampette, di una sottigliezza desolante se raffrontate alla sua corporatura abituale. “Che cosa mi è accaduto?”, si domandò. Non stava affatto sognando… Cosa c'era da festeggiare? ..............
:fuma