@x.nutella89 scrive:
Che sono poi osservazioni che ogni cittadino di buon senso ( o normale) esprime.
Quasi O.T.:
Circa 25 anni fa venni coinvolto in un processo penale a carico della mia persona e di quella di alcuni colleghi che insieme a me collaboravano con il Dr. Antonello Germanà Di Stefano (storico) all'inventario degli archivi e degli arredi di una antica chiesa monumentale.
Le accuse a nostro carico erano di un certo spessore.
Dalla simonia di arredi sacri al furto ad atti osceni in luogo consacrato ad atti di pedofilia omosessuale con soggetti minorenni allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Fu naturalmente un fulmine a ciel sereno nei nostri confronti visto che nessuno di noi aveva mai agito al di fuori o persino ai margini della Legge.
Dopo quattro anni di inferno costatimi una barca di soldi in avvocati, la perdita del lavoro e quella di numerosi individui che credevo amici ma che si allontanarono per non venire coinvolti la sentenza fu di piena assoluzione per non aver commesso i reati imputatici.
Tra i nostri più accaniti accusatori vi era un ufficiale dell'arma corrotto che faceva da tramite (e non gratuitamente) tra il vero autore dei furti, il sacerdote benedettino Monsignor Mirabella, ed il ricettatore al quale forniva gli arredi, alcuni di grande valore sia storico che economico, per mantenere i suoi vizi.
All'epoca abbiamo naturalmente dovuto produrre diversi riferimenti atti a smontare le menzogne di quell'individuo in uniforme che si pavoneggiava nella stessa tra le pareti dell'aula di tribunale durante le udienze.
Evito di citare i particolari e le conseguenze per non annoiarti, ti chiedo solo:
Abbiamo agito contro l'arma o contro un individuo indegno di indossare la divisa che esibiva?