La Fontana Malata

Clof, clop, clock,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...
È giù,
nel cortile,
la povera
fontana
malata;
che spasimo!
sentirla
tossire.
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace...
di nuovo
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
che hai
il core
mi preme.
Si tace,
non getta
più nulla.
Si tace,
non s'ode
romore
di sorta,
che forse
che forse
sia morta?
Orrore!
Ah! no.
Rieccola,
ancora
tossisce.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...
La tisi
l'uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto...
Che lagno!
Ma Habel!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire!
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari...
magari
morire.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...


Aldo Palazzeschi





ed ora provate a dirmi che l'onomatopeismo non è arte :haha



e cloppete cloppete cloppete a cavallo ai calzoni del mio pigiama vado a farmi un bel bagnetto caldo in mezzo alle paperelle...qua qua qua...



a dopo :batalove

Palazzeschi era un grande... citato anche nella commedia "Gli esami non finiscono mai" del grande Eduardo.

:rosa



Ruth

Scommetto che qualcuno potrebbe asserire a propria difesa che tutta l'onomatopea è arte :-)))



Da ''Gnosi delle fanfole'' di Fosco Maraini, E gnacche alla formica





Io t'amo o pia cicala e un trillargento

ci spàffera nel cuor la tua canzona.

Canta cicala frìnfera nel vento:

E gnacche alla formica ammucchiarona!



Che vuole la formica con quell'umbe

da mòghera burbiosa?E'vero,arzìa

per tutto il giorno,e tràmiga e cucumbe

col capo chino in mogna micrargìa.



Verra' l'inverno si,verra'il mordese

verranno tante gosce aggramerine,

ma intanto il sole schìcchera gigliese

e sgnèllida tra cròndale velvine.



Canta cicala,càntera il manfrore,

il mezzogiorno zàmpiga e leona.

Canta cicala in zìlleri d'amore:

E gnacche alla formica ammucchiarona!

a voi l'opera di un maestro della metasemantica :-)))

L'onomatopea non è arte, ma è il logico sviluppo dell'affinamento etimologico dell'ermetismo.

Nell'ermetismo la parola dev'essere "evocativa", il tema del ricordo, della memoria prevale nelle poesie dei suoi esponenti.

Nell'onomatopea la parola si trasforma al punto di assumere il suono di ciò cui fa riferimento; è l'alchimia perfetta tra suono e parola che si fonde per assumere un significato pregnante.

Ruth

:sbong ragazzi, ma fate insalate di enciclopedie e grigliate di narrativa voi???? :cosaaa siete la versione letteraria di GOLDRAKE, lui faceva questo con la matematica, voi con il resto delle materie.... (menomale che nn c'è più religione) :ammucchiata .................................

uau, definizione sicuramente precisa.

Pur sempre una definizione :-)))

:-)))

ehmmmm che ho detto????? :cosaaa :furbo

uniconicklibero ha scritto:

ehmmmm che ho detto????? :cosaaa :furbo

non diceva a te :mmm :bacio :shy

ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh :pulitina