Tanta montagna, ma anche una cronometro individuale di 47 chilometri (né Giro né Tour quest’anno l’hanno proposta così lunga) a metà corsa. Tappe non lunghissime (solo due volte oltre 200 km) ma spesso piene di trabocchetti. E una salita-totem, l’Angliru, che torna tre anni dopo l’ultima "apparizione", quando vinse Alberto Contador. E’ un tracciato intrigante quello della 66/a Vuelta, il terzo grande giro della stagione che scatta nel tardo pomeriggio da Benidorm con una cronosquadre di 13,5 chilometri.
PRIMA SETTIMANA — Dopo la cronosquadre, il traguardo di Playas de Orihuela (domenica) chiama i velocisti: Petacchi (vinse nel 2010), Cavendish, Bennati, Freire, Boonen, l’emergente Kittel... Poi una frazione con finale insidioso, a Totana, precede il primo traguardo in quota: Sierra Nevada, 4/a tappa, tetto della Vuelta a 2.112 metri. Il giorno dopo, Valdepeñas de Jaen si adatta a corridori esplosivi nel finale. Gli arrivi di Cordoba e Talavera de la Reina sono aperti a ogni soluzione (velocisti o fughe) mentre la giornata di San Lorenzo de l’Escorial, pur se non si conclude in quota, presenta tre salite non banali. La prima settimana si chiuderà col traguardo in salita di La Covatilla.
SECONDA SETTIMANA — Subito una prova-chiave: una cronometro di 47 km, piatta, a Salamanca, nel cuore della SpagnaPoi, martedì 30, primo giorno di riposo. Si riprende con l’11/a frazione, arrivo in salita a Manzaneda. A Pontevedra probabile tregua tra i big, prima di una tripletta che potrebbe anche essere decisiva. Ci sono cinque Gpm nella tappa di Ponferrada, che è seguita da due arrivi in quota consecutivi: Lagos De Somedio (una salita considerata il Ventoux di Spagna) e poi, domenica 4 settembre, ecco l’Angliru, che secondo alcuni è più duro addirittura dello Zoncolan.
TERZA SETTIMANA — Secondo e ultimo giorno di riposo prima del rush finale. Siamo nel Nord della Spagna, tra Asturie, Cantabria e Paesi Baschi (dove si ritorna dopo 33 anni). Ad Haro spazio ai velocisti, a Pena Cabarga ultimo dei sei arrivi in salita (47 Gpm in tutto). Noja, Bilbao e Vitoria sono traguardi che arriveranno dopo giornate con poca pianura. L’11 settembre, invece, la chiusura a Madrid sarà tutta per gli sprinter rimasti, a due settimana dal Mondiale di Copenaghen. Morale? C’è tanta montagna, gli scalatori sorridono, ma chi vuole vincere non dovrà perdere troppo tempo a Salamanca.Edizione 2011 che vedrà il siciliano vincenzo nibali difendere il titolo conquistato nel 2010 dopo una lotta serrata con joaquin rodriguez e che proporrà una cronometro piuttosto lunga e piatta, a circa a metà del cammino. Tappe brevi rispetto alla media delle grandi corse a tappe, che favoriranno lo spettacolo e le azioni individuali, come al solito tante montagne e dopo qualche anno, il ritorno del temibile Angliru, la salita che - insieme allo Zoncolan - si contende il titolo di cima più dura d'europa.
i favoriti? quest'anno diversi nomi di spicco: oltre a nibali, scarponi, anton, menchov, brajkovic, kloeden, van de broeck e wiggins
si riparte da qui
:-)