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RE: Non ci credo! Vogliono penalizzare Vettel per sorpasso irregolare...
Il tempo di un sorpasso o quasi. Minuti, forse nemmeno quelli, per chiudere tutto e restituire a Vettel un titolo Mondiale rimasto in sospeso per un giorno e mezzo abbondante. Le ultime ore, febbrili, dovrebbero aver chiarito, se non la questione, almeno la posizione delle due parti. Quella della Ferrari, perplessa, che ha chiesto un chiarimento. E quella della Fia, decisa, che ha spiegato che "il caso non sussiste." Punto e fine del caso.
La fonte Fia ha confermato che la bandiera gialla ad Interlagos è entrata in funzione al pannello luminoso appena prima della curva 3, nel settore del commissario di pista 3, ed è stata ritirata 150 metri prima della curva 4, quando è apparsa la luce verde. Tuttavia, continua la Fia, c'è una postazione di commissario di pista fra questi due pannelli e una bandiera verde è stata sventolata in quel punto. Secondo le regole per il Gran premio brasiliano, se una bandiera verde è sventolata prima della luce verde - ed è stato il caso di Vettel - è il primo verde che conta. Quindi, la Fia non ha dubbi che il sorpasso di Vettel fosse legittimo ed è il motivo per il quale i giudici di corsa non sono stati informati della potenziale violazione.
Anche il direttore di corsa e delegato della Fia, Charlie Whiting, è intervenuto a riguardo smontando il caso: "Qualora i pannelli luminosi non coincidano con le postazioni dei commissari, per il pilota vale il primo segnale esposto. Per esempio, se c'è una bandiera gialla sventolata e più avanti il pannello è illuminato il divieto di sorpasso inizia già dalla bandiera. Ma questo caso, al contrario, vale anche per la luce verde. Nel caso di Vettel al 4° giro del Gp del Brasile, fra l'ultima luce gialla e la luce verde c'era una bandiera verde sventolata, sulla sinistra. La distanza in questo caso era di 350 metri. Sebastian ha reagito alla bandiera verde e perciç non ha commesso alcuna infrazione." Lo riferisce il settimanale "Autosprint" sul proprio sito.
IL COMMENTO DI ANNA CAPELLA
Il caso dunque non esiste. La Federazione Internazionale risponde alla Ferrari che chiede chiarimenti. A Parigi non hanno dubbi: il sorpasso di Vettel su Vergne non è avvenuto in regime di bandiere gialle. Quello che la tv non mostra, ma le immagini in alta definizione in mano alla Fia sì, è un commissario a sinistra di Vettel che sventola una bandiera verde (che qui si intuisce soltanto) permettendo così il sorpasso. A rendere più forte la posizione della Federazione c'è il report del delegato tecnico Charlie Whiting che conferma che, da regolamento, il commissario avrebbe dovuto segnalare un'eventuale irregolarità. Cosa che non ha fatto visto che Vettel si è attenuto alla bandiera, che gerarchicamente ha più valore del led luminoso.
Ora occorre capire perché la Ferrari, che avrà senza dubbio analizzato i filmati, abbia comunque deciso di inviare una richiesta di chiarimenti. Una lettera che tuttavia non è un ricorso ufficiale alla Corte d'Appello Internazionale. Ricorso per cui la Ferrari ha ancora tempo fino al 30 novembre, vale a dire domani, nel caso non ritenesse soddisfacenti le risposte della Federazione. Certo è che una posizione così netta della Fia non incentiva a portare avanti la questione. Considerando che uscire sconfitti in pista è onorevole, uscirne in tribunale e a tempo scaduto è molto, molto più amaro.