Una lunga sequela di condanne. Il primo atto del processo Alto Piemonte, quello che vedeva alla sbarra una ventina di persone accusate di far parte della 'ndrangheta e aver infiltrato la curva della Juventus per gestire il business del bagarinaggio, si chiude con la condanna di Saverio e Rocco Dominello, rispettivamente padre e figlio, a 12 anni, un mese e 10 giorni di carcere il primo, e 7 anni, 9 mesi e 10 giorni, il secondo.
Secondo l'accusa erano loro i due principali accusati di aver fatto affari con gli ultrà bianconeri nella gestione dei tagliandi d'ingresso per le partite, rivenduti a prezzi maggiorati e di aver cercato di accreditarsi anche con la società come gli unici elementi in grado di garantire la pace in curva.
Gli atti dell'inchiesta sono finiti anche alla procura federale della Figc che ha avviato un procedimento contro i massimi dirigenti della Juve, tra cui il presidente Andrea Agnelli. Le udienze del processo sportivo ripartiranno a settembre. Il presidente bianconero rischia l'inibizione, un colpo duro per il buon nome del calcio italiano.
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