@Burian87 scrive:
Da piccolo ero influenzato dalla realtà che mi circondava
Ecco, questa è la motivazione che grossomodo riguarda tutti. Si diventa tifosi di una certa squadra in tenerissima età, più o meno ai tempi dell'asilo, perché si è condizionati dall'ambiente circostante. Generalmente uno fa appena in tempo a nascere e suo padre gli mette subito addosso una maglia di calcio, indirizzandolo verso una certa squadra, per evitare di avere un "nemico" in casa e per poter condividere col figlio gioie e dolori sportivi.
Il condizionamento familiare è sicuramente quello più forte, sia per quanto riguarda la scelta della squadra del cuore, sia per quanto riguarda le idee politiche. Ci sono poi bambini che, in assenza di pressioni familiari, vengono influenzati dai modelli imposti dai media. Quindi per un bambino italiano sarà più facile subire da piccolo il fascino di Juve, Milan e Inter. Accendi la tv o leggi un giornale, si parla nel 90% dei casi di una di quelle tre e ti ci avvicini.
Poiché, appunto, sono cose che succedono da piccoli mi viene da ridere quando leggo o sento che uno diventa juventino perché ha i complessi d'inferiorità o per sentirsi vincente in una vita da perdente. Ma dove? Hai mai visto un bambino dell'asilo con i complessi d'inferiorità o perdente nella vita che diventa juventino per fare un dispetto agli altri? A quell'età sei solo influenzabile e non hai cognizione delle tue scelte. Quando poi entri nell'età della ragione e inizi a fare delle riflessioni sociologiche sulle cause del tifo è ormai troppo tardi. Hai già alle spalle anni di emozioni, positive e negative, che quella certa squadra ti ha fatto vivere. Non puoi rinnegare tutto e abbracciare altri colori, colori che magari fino a poco prima detestavi. E' infatti molto raro che qualcuno cambi bandiera e, se lo fa, come nel tuo caso, finisce comunque col rivolgersi ad una squadra tifata da qualcuno a lui vicino e quindi "familiare". Mettere in mezzo discorsi psicologici, culturali e geopolitici, confondendoli con cose molto più banali come la passione sportiva, retaggio della primissima infanzia, è per me fuori luogo.