segnala
RE: esiste il diavolo?
Siamo solo minuscole pedine di carne e ossa in un grande gioco che ha come scacchiera tutto l?universo e forse oltre.
"Dopo che i figli degli uomini si furono moltiplicati, nacquero loro in quei giorni belle e amabili figlie. Ma quando gli angeli del cielo le videro, furono presi dal desiderio per esse e parlarono fra loro: -Orsù, scegliamoci delle mogli tra le figlie degli uomini e generiamoci dei figli-." Nettuno era il massimo esponente sulla Terra e verrà associato al Dio più buono della Bibbia, mentre (probabilmente) Giove era il ?Dio dei cieli?, associato al Dio terribile e vendicativo delle Scritture. Giove ?gettò? Nettuno sulla Terra, col compito di governarla. A questo episodio si ricollega quello della ?caduta? di Satana per opera del Signore. Lucifero (per questo Nettuno potrebbe essere raffigurato con le corna) ribellatosi, a causa dell?umiliante e degradante compito di regnare su un mondo allora noioso, spopolato, iniziò una guerra col Signore (residente nei cieli/nello spazio). L?angelo caduto, in questo caso Nettuno, avrebbe regnato su Atlantide e Lilith, secondo certe versioni sarebbe stata addirittura la sua consorte. Nettuno, forse anche sotto approvazione del Dio dei cieli, Giove, creò l'uomo con l'aiuto di Lilith. L?umanità (Adamah, gli uomini e Evah, le donne), visse in una condizione di semi-schiavitù (ma pacifica) in quel ?Paradiso terrestre? che era Atlantide, fino al giorno in cui, avendo pronosticato un imminente catastrofe, decise di ?rubare? il ?frutto della conoscenza? dall?albero del giardino dell?Eden (probabilmente la fornitissima biblioteca atlantidea), divenendo così pari a Dio. Oppure, se vogliamo seguire la versione descritta nella Bibbia, probabilmente fu lo stesso Satana (Nettuno) ad aprire gli occhi degli uomini, offrendo loro la fatidica mela (Forse a causa di contrasti col Re dei Cieli). Tale frutto, doveva essere per loro davvero un tesoro inestimabile. Esso avrebbe assicurato la continuazione di una civiltà intelligente sul pianeta. Ma l'acquisizione di questa cultura portò l'uomo alla consapevolezza di essere una razza sfruttata e per niente inferiore al Dio che l'aveva creato. Ciò portò a rivolte, alle quali quindi parteciparono anche gli uomini, alleati dei giganti e sotto la guida di Nettuno. Nel 9.600 a.C., anno della distruzione di Atlantide e del grande Diluvio, il ?Re del Mondo? (Nettuno), insieme agli uomini (che portavano con se il ?frutto della conoscenza?, con la quale essi, così come i loro creatori, erano ora capaci di discernere il bene dal male, di capire cos?era più giusto e sbagliato), lasciarono l?isola per dirigersi verso le terre non colpite dalla catastrofe, le Americhe, l?Europa e l?Africa. Ora, questi uomini erano diventati come gli dei, loro creatori. Avevano assaggiato il frutto della conoscenza. Erano passati da una condizione di dipendenza ad una di parità. Era terminata un?altra era. Ma non tutti gli uomini si misero contro il Dio dei cieli. Non tutti seguirono Nettuno. Uno di questi potrebbe essere stato Noè, che, rimanendo fedele a Dio, riuscì a salvarsi ed a salvare con sé gli animali, diciamo, venuti meglio. Costui, in seguito, avrebbe dato un continuo all'umanità, ma a quell'umanità voluta dal Signore, sottomessa e senza troppe pretese culturali. Un'umanità di superficie, contrapposta a quella sotterranea, ostile al Re dei Cieli (Giove), consapevole di non essere inferiore a questi, memore di avere assaggiato il frutto della conoscenza e fedele al Re del Mondo (Nettuno/Lucifero).