A andblu che il 01/07/2008 9.25.48 ha scritto:
A wlaraza85 che il 01/07/2008 1.12.47 ha scritto:
A andblu che il 01/07/2008 0.31.07 ha scritto:
Wlaraza, facciamo attenzione che gli interventi dei "dogmatici" non ci portino a buttare via, insiema all'aqua sporca, anche il bambino !
Nickbarone mi indica come un illuminista, e gliene sono grato, perchè la ragione è il più grande strumento che Dio ha donato agli uomini, senza la quale non faremmo alcuna differenza con gli animali.
Non possiamo dire che un uomo straordinario chiamato Yoshua non abbia mai calcato il suolo della palestina, anzi, a me pare quasi scontato che ciò sia avvenuto. I testi dei vangeli, sia canonici che apocrifi, prima di essere "parola di dio" sono essenzialmente documenti umani, e come tali vanno trattati. Ora, pur non essendo uno storico o uno studioso della bibbia, mi pare che l'esistenza di queste prove siano sufficenti a stabilire che tutta la storia descritta nei vangeli abbia un certo fondamento di verità. Qui sul forum abbiamo discusso per mesi fino a che punto la storia possa essere stata modificata nel lungo periodo che va dalla morte di gesù, alla comparsa delle prime traduzioni in greco, avanzando diverse ipotesi, tutte interessanti e verosimili.
Quello che secondo me fa di tutta questa storia un mistero affascinante, sono certe frasi all'interno dei vangeli che emanano una forza universale, e che non trovano riscontro nella cultura ebraica, nè in quella greco-romana, e che si sono tramandate sostanzialmente inalterate forse proprio perchè erano così rivoluzionarie che nemmeno sono state comprese fino in fondo dagli uomini che le hanno ascoltate.
Rispondo:
io non nego che uno di nome yoshua sia mai esistito in palestina, dico che le sue peculiarità sono state copiate da dei dei pagani (stella seguita dai magi, nascita da una vergine, 12 apostoli, morte sulla croce e resurrezione 3 giorni dopo)
Le fonti da tenere in considerazione sono solo quelle non cristiane (in quanto non sono di parte), e da queste non abbiamo nessuna testimonianza di questo gesù, mentre nella fonte di giuseppe flavio, si è scoperto che questa testimonianza è stata falsata.
Rispondo: Hai perfettamente ragione wlaraza, come cercavo di spiegare prima a nickbarone, il mondo greco-romano, per riuscire ad impossessarsi e a "familiarizzare" con una figura nuova proveniente da un'alra cultura, quella ebraica, ha dovuto rivestirla di simboli propri, attribuendole qualità e caratteristiche che erano già appartenute ai propri uomini-dio.
Questa è una possibile chiava di lettura.
Un'altra potrebbe essere che proprio gesù avesse in mente, nella sua missione profetica, la necessità di aderire a quei simboli che erano appartenuti al culto solare, e che lo avrebbero reso maggiormente visibile.
...ti faccio io ora una domanda: se il simbolo di cristo fosse stato esattamente identico a quello dei suoi predecessori pagani, che bisogno ci sarebbe stato da parte dei primi cristiani di sfidare il martirio pur di testimoniare la fede nel nuovo messia ??
Rispondo:
isteria religiosa (penso)