Nepheses scrive:
@ wlaraza85: il discorso fatto è incomprensibile non tanto dal punto di vista grammaticale ma di contenuto.
per me non si può parlare mai di fortuna o sfortuna nel credere a........qualcosa. tanto è vero che anche i non credenti poi si dimostrano verso i fatti della vita molto più disposti a sacrificare e a sprecare tutto dietro valori ritenuti importanti ma che in assoluto non lo sarebbero, quindi il fatto stesso di credere in qualcosa anche a prescindere da cosa è già negativo.
Poi non mi spiego come farebbero i non credenti a stare tranquilli nella ipotesi invece che un creatore ci sia, cioè colui che non crede non farebbe esistere Dio solamente dal fatto di non credervi? Prendila come un discorso e non una predica, ma per finire il fatto del divertimento non è possibile attuarlo da subito?
Intendevo dire che per fortuna sempre più gente ultimamente sta capendo che le religioni non sono altro che favole inventate di sana pianta. Basare le proprie azioni su valori è un conto, basarle su favole vecchie di millenni è un altro. Se un creatore esiste, è evidente che a lui non frega nulla di quello che succede da noi. Sulla tua frase: "colui che non crede non farebbe esistere Dio solamente dal fatto di non credervi?" scusa ma è una pura idiozia, ed è priva di senso... Se io non credo all'esistenza degli ippogrifi, ne farei esistere qualcuno???
Per divertimento intendevo passare il 20 e 21 dicembre 2012 a base di alcol, marja e donne. Una cosa deleteria da attuare sin da subito.
p.s. non ritengo che il divertimento sia solo quello, ma se eventualmente succederà qualcosa, voglio andarmene in quel modo.