thor55
Dico la mia: la coscienza è un fenomeno che può essere interpretato sicuramente a più livelli. C'è una coscienza di esistere più elementare ed una coscienza di esistere come individualità, fino ad arrivare alla COSCOENZA, che è quella tipica dei maestri spirituali illuminati, ovvero una coscienza individuale che si espande così tanto da comprendere in se stessa anche tutti le altre creature. Nel primo caso è un effetto della stessa materia che si è man mano organizzata in strutture più complesse.
Fino a qui direi che sei andato molto bene poi si sente l'influenza religiosa e questa a mio parere distorce, specialmente qui in Occidente.
Sì esistono cinque coscienze che si riferiscono ai sensi (se mi brucio un dito ho coscienza del male che me ne viene. La sesta è la coscienza razionale, la capacità di pensare, di trarre delle sintesi da quel che vediamo attorno a noi. La settima è già ondivaga, è quella che ci permette di operare delle scelte in un verso o nell'altro, al di là dell'immediato utile personale ci permette di immaginare un benessere interiore che abbraccia l'ambiente che ci circonda, esseri senzienti in generale, umani e non o se vogliamo la natura nel suo complesso (la coscienza che ti fa riflettere che se procuri del male agli altri c'è qualcosa che in te non è in armonia e la stessa cosa è se insozzi l'ambiente in cui vivi, perché ci vivi tu e perché ci vivono gli altri). Questa suppongo sia la coscienza cui per lo più vi riferite un po' tutti. Poi c'è l'ottava che non è in nostro potere di gestire, è quel che si potrebbe definire inconscio per semplificare ma è più complessa la spiegazione. La nona è in noi, ma è la parte di noi collegata alla legge cosmica. Immortale, si può percepire solo in maniera molto vaga e in determinati momenti di "illuminazione". Detto in modo molto semplificato questa è il concetto buddhista di coscienza, molto più profondo secondo me di ciò che dicono le religioni occidentali, che hanno preso da lì (non solo dal buddhismo) ma hanno semplificato parecchio, perché non avevano capito bene i concetti metafisici.