URIEL.X scrive:
se dio è onnipervadente, ogni spazio lasciato libero dal tuo "dio" è il male.
Questo è il principio di azione delle forze arimaniche che poi fanno spazio alle forze luciferiche.
Lo stesso principio puo' valere per l'anima umana. Ovvero gli spazi della tua anima che non sono occupate dalla tua anima, sono occupate da arimane. Arimane lavora per lucifero. In sostanza se tu non ti espandi il tuo "doppio" prende il sopravvento.
Il tuo doppio non è altro che te stesso incarnato assieme alla tua anima nel tuo corpo. Egli non è il male, è te stesso. Il tuo doppio ti abbandonerà solo un attimo prima della morte.
Un esempio di doppio è il "super uomo" che hitler vedeva e a cui aspirava. Il demone "umano" perfetto.
Ricapitolando qualunque azione che ci allontana dalla divinità o dalla nostra anima, "crea" il male.
Se tutto va come dovrebbe andare il male non potrebbe esistere, ma non ci sarebbe stata l'evoluzione umana.
Sono posizioni differenti, ma ciò non toglie il fatto che alla fine potrebbero anche essere congruenti.
Se noi siamo l'insieme di molti fattori che partecipano a questo "essere uomo", il concetto di definizione dello stesso, inizia a farsi complesso, e allora chi ricorre ad una teoria chi ad un'altra.
Intanto, Dio pur essendo onnipervadente, non potrebbe essere invadente, nel senso stretto del termine.
Ci sono concetti anche come, libertà dell'uomo e volontà di Dio. Queste due realtà, spesso coincidono nell'ambito di un concetto immanente dell'uomo, dove in questo caso la Volontà di Dio non prevale sulla libertà dell'uomo. E' lo stesso concetto noto della crocefissione di Cristo, dato che essa è l'esempio di come la Volontà divina è sottopostà a quella umana.
In questo ambito, è chiaro che Dio non invade l'uomo, possedendolo, ma si limita a stargli vicino, lo porta per mano per la maggior parte dei casi e lo porta in braccio nel momento del bisogno.
Una cosa è la Mente dell'uomo e una cosa è la Mente di Dio, che riside nell'uomo.
A mio vedere, non abbiamo nessun doppio e nessuno spazio vuoto occuppato dal male, dovremmo pensare al concetto di espansione e non di addizione. Nel momento in cui continui a soffiare dentro un palloncino, quasi vuoto al suo inizio, lo espanderai, ma non potrai creare mai degli spazi vuoti al suo interno.
In quest'ottica, l'Anima umana è il nuovo nato che come tale si sta espandendo, non ha residui o doppi eterici, è un embrione e come tale può essere soggetto ai diversi modi d'eistenza.
Il Male
Il Male non esiste in quanto entità, ma esiste come possibilità di sbagliare, la quale ad un certo livello ci serve come parametro per evolvere, come scrivevi sopra.
Nel momento in cui, l'errore o lo sbaglio, viene capito e lo si supera, avviene l'evoluzione, ma nel momento in cui l'errore viene capito e inseguito, avviene l'involuzione.
L'evoluzione porta, mediante l'espasione dell'anima, ad ambiti eterni e avvicinabili al concetto di Dio, come inseguimento della perfezione massima.
L'involuzione, porta con se il concetto di Male inseguito (caso di Hitler) e come conseguenza di ciò, la totale distruzione dell'Anima, o il suo aborto. Non ci possono essere vie di mezzo, quando si parla di termini come eternità o distruzione.
Se la Realtà consiste e deriva da quel Dio, che è al di sopra del nostro concetto individuale di Bene, è chiaro che il Male contiene in se il significato di NON REALE e di contrapposto a Dio, che proprio in virtù del fatto che non ci può essere Nulla all'opposto di Dio e della sua Realtà, come tale è destinato all'annientamento.
Questo annientamento non è ad opera di qualcuno, che materialmente annulla il Male, ma è il Male stesso, come principio, che non può coesistere con il principio di Reale e di Dio.
Edit: la distruzione reale di chi si identifica con il Male, non è detto, debba mostrarsi come morte immediata di un uomo, anzi, può essere che la sua Mente, sia ancora più attiva di una che insegue il Bene o la Realtà. Però, il segno inequivocabile riside nel fatto che una Mente che insegue volontariamente il Male, porta in se il seme della malattia mentale, della pazzia. Non come castigo di qualcuno, ma come segno di quel signficato che porta una realtà come il Male alla non esistenza. Non può essitere nulla al di fuori di Dio, e quindi il Male è destinato a soccombere, come impulso naturale.