Burian87 scrive:
Per questo mi chiedo, se il quasi impossibile è accaduto già, perchè non credere al quasi impossibile di un'altra vita a noi sconosciuta e per noi inconcepibile. La stessa razionalità che vorrebbe negare la vita dopo la morte, come si confronta con l'assurdo dell'esser nati?
Il credere o il non credere alla vita, determina già in se, la possibilità stessa di esserci. L'Universo è costituito in modo da dare a tutti le opportunità di vita, ma che alla fine si rivelano soltanto per un numero limitato. Il caso della nascita, per la scienza è una questione probabilità o quindi serve alla statistica, per la Fede siamo già nel campo della predestinazione, che noi leggiamo inevitabilmente alla stregua di possibilità. Quindi c'è già una separazione all'origine.
Proseguendo il discorso, le opportunità date ai "nati", riguardano appunto la possibilità o meno di proseguuire il "viaggio" nel dopo morte. E questo discorso, anche se sembra inverosimile, viene contraddistinto dalla volontà dell'uomo, il quale ha davanti a se la scelta o di vivere o di morire per sempre. In questo caso l'essere predestinato alla vita comprende la volizione dell'uomo stesso.
Nulla va perduto nell'Universo, e a questo ci sono arrivati anche gli scienziati. Ma se nulla va perduto, e dal punto di vista materiale, l'energia si trasforma in qualcos'altro, dal punto di vista non materiale, una morte può dare luogo o ad una nuova nascita oppure all'incorporazione di queste "informazioni", da parte di un essere superiore al nostro livello. Un esempio banale è il ciclo della digestione, dove il nutrimento o nutriente, in parte viene assimilitao attraverso i villi intestinali e nella restante parte viene espulso. E quindi si tratta di una "fine" diversa da parte del nutriente, il quale alle sua origine era incontraddistinto, mentre con il processo digestivo viene separato, in parte assimilato e in parte espulso. La parte assimilata partecipa dunque direttamente ad un processo che lo vede conivolto in prima persona dentro l'organismo, la parte esplusa cmq farà la sua parte come concime per l'ambiente o altri fini.