Il poema epico babilonese della Creazione Enuma elish è scritto su sette tavolette, ciascuna tra le 115 e le 170 linee di lunghezza.
E' il testo sacro dei Babilonesi, vecchio di 4000 anni, considerato, da quando è stata decifrata la scrittura cuneiforme sulle tavolette di argilla, pura mitologia.
Nel 1976 è stata formulata una nuova ipotesi secondo la quale l’Enuma Elish è la descrizione in forma epica della formazione del sistema solare (avvenuta circa 4,6 miliardi di anni fa).
Nel testo babilonese, il sistema solare era, in origine, fortemente instabile. Il pianeta che i Sumeri chiamavano Nibiru, venne proiettato, da un evento cosmico dovuto alla forza gravitazionale del Sole, all’interno del sistema solare.
La sua orbita calamitata da Nettuno, Urano, Saturno e Giove, divenne una traiettoria che entrò in rotta di collisione con il pianeta Tiamat, caratterizzato dalla particolare ricchezza di acque. Nello scontro, Nibiru/Marduk "dilaniò il ventre" di Tiamat, " penetrò nelle sue viscere" e le "tagliò di netto il cranio" dividendola in due parti.
Una metà, ossia la Terra, fu spinta "verso luoghi che ancora nessuno conosceva", ossia deviata nella sua nuova orbita attorno al Sole assieme al suo satellite Kingu (la Luna).
Nelle foto, della Terra siamo abituati a vedere terra. Ma da una certa angolazione si vede solo il mare. Forse è lo squarcio da cui è nata la Luna.
