@c.hicca44 scrive:
RE: L'uomo è il prodotto del caso o di Dio?
@KitCarson1971 : avremo mai una risposta? ma soprattutto torneremo per raccontarla? è sempre un affascinante mistero
Ciao C.hicca44
Le risposte purtroppo non si acquistano al super mercato. Il nostro percorso terreno è irto di ostacoli e le domande restano per lo più inevase. Sprazzi di intima consapevolezza ci giungono trafelati da sforzi non indifferenti. Gira che ti rigira restiamo in ogni caso funamboliche persone erranti su questo granello di polvere perso nello spazio e che chiamiamo Terra.
Ogni nostra riflessione sulla creazione, del perchè di questa, sull'uomo, nonchè, ovviamente su Dio, non ha soluzione. In ogni caso la divinità è da sempre il presupposto e lo scopo di ogni nostra speculazione, anche se non dovrebbe mai entrare a farne parte... perchè è impensabile, magari pure subdolo che il nostro pensiero possa ambire a spiegare Tutto senza spiegare nulla... perchè Dio non dovrebbe essere per noi un termine di ragionamento, ma di contemplazione, trovandosi al di là di ogni ragionamento.
Quando si concepisce un universo materiale ci si pone su una base atea, per una natura sufficiente a se stessa, in cui tutto ciò che esiste, preesisteva. Non tutta la scienza rimane però su questa linea, senza citare Galilei, o il suo mentore recente Zichichi, c'era chi come il fisico Jean E. Charon appoggiò una corrente spiritual-scientifica.
Per concludere mia cara amica, Dio è un punto di arrivo, non un punto di partenza, è una realtà da contemplare, non un concetto da manipolare. Qualsiasi speculazione che parta dal "concetto" di Dio per spiegare l'universo, minaccia di rimanere teologia spicciola.
Un saluto