@Peltier14 scrive:
RE: L'uomo è il prodotto del caso o di Dio?
Mi soffermo sul titolo . Parlare di ''Dio'' e' una bestemmia poiché quel Dio a cui alludi non esiste.Il connubio poi caso/Dio e' un falso concetto poiché il caso non e' in antitesi con Dio ,come non lo e' il Creazionismo con l'Evoluzionismo.
Mi meraviglio (si fa per dire...) caro P.14, citi come "bestemmia" se si include-rebbe un Dio (ti sarà sfuggito, ma hai scritto Dio con la "D" maiuscola, il che...) come eventuale artefice di ciò che intimamente pensi di Lui, quindi di noi...
Cercare, con le risapute limitazioni e mancanze, ma in ogni modo, di dare possibilmente un senso, magari del tutto personale, a noi stessi e a tutto ciò che ci circonda non può MAI essere nè diventare una bestemmia.
Ho da sempre fatto mio un pensiero del grande Albertone: "La scienza senza religione è zoppa, mentre la religione senza scienza è cieca". Va da se, almeno per me, che col termine "religione" non intendo (così come credo non voleva Einstein) fare riferimento a quelle dottrine intessute di precaria umanità, dall'Induismo all'Ebraismo, dall'Islamismo al Cristianesimo, e via cantante. Tanto meno sono seguace del sanguinario "Signore degli eserciti".
La filosofia di Einstein era razionale, e anche se auspicava un incontro basilare tra scienza e religione (ogni tipo di religione), voleva semplicemente indicare l'unica divinità semipalpabile: l'ineffabile Dea Natura. Su di essa intravvedeva a monte un'enigmatica MENTE COSMICA. Certo, era il pensiero suo, di un uomo come noi. Dava a questa Mente Cosmica un'intelligenza matematica e verso la quale nutriva meraviglia, rispetto e ammirazione. Probabilmente perchè, da matematico, scorgeva la "auto-ingegneristica" fatica costruttiva della materia/energia, tra i labirinti dello spazio/tempo.
Un saluto