@brunalu scrive:
@brunalu : Nel senso che come avviene per noi, la nascita ci deriva da due genitori. L'anima è il figlio/a che nasce dalla nostra Mente e dallo Spirito. E' il passaporto per un'altra dimensione che non è materiale ma non è neppure al 100% spirituale. Mi riferivo a questo concetto.
Cito Brunalu per cercare di proporle ciò che da tempo ritengo stia nella logica, almeno la mia, ovviamente.
Ho spesso discusso di questo in altri lidi, vediamo se l'eclettico Sthula mi consente di esprimermi o mi cestina. Il discorso qui dovrebbe prolungarsi all'inverosimile e non c'è spazio per farlo. Accennerò quindi soltanto brevemente per un paio di punti:
1)- Secondo un tipo di "testimonianze" avute in prima persona, ricavate in sedute medianiche, sembra che subito dopo la morte (ma chissà poi per quanto tempo) l'anima del defunto che, come già detto in diverse occasioni, è un complesso caduco (distinto funzionalmente dallo SPIRITO vero e proprio da considerare quale PERSONALITA' REALE ED INTEGRALE di chi ha lasciato la Terra) che continua a subire, anche se in modo parziale e deformato, l'influenza della materia e quella dei sentimenti/emozioni che hanno preceduto ed accompagnato la dipartita. Si sono avuto casi in cui il defunto, comunicante in seduta, ha detto di aver assistito con orrore e disperazione alla decomposizione del corpo che aveva lasciato in terra.
2)- In alcuni casi le sensazioni soggettive (di natura evidentemente SOLTANTO psichica) del defunto si sono dimostrate in qualche modo in rapporto con il suo grado evolutivo, nel senso che un forte attaccamento alle cose materiali condiziona la persona anche dopo la morte, facendole vivere le esperienze di cui sopra, piuttosto spiacevoli. In tutto ciò non vi è nulla di "moralistico", ma si tratterebbe invece di un insieme coerente di sviluppo del " SE' " , di conoscenza sempre più vasta della realtà e quindi di visione sempre più RELATIVA degli accadimenti, anche, come accennavo, di tipo materiale.
Questo in brevi e terminali concetti.
Un saluto