@KitCarson1971 scrive:
E' nel nostro profondo sentire che dobbiamo trovare le risposte, NON nelle biblioteche.
E soprattutto carissimo don Carson, absit iniuria verbi, quando ti immergi nel tuo profondo sentire alla ricerca del tuo io( gnose seaton, non ti accontentare di una semplice paperella gonfiabile, altrimenti rischi l'embolia, cosa che ti auguro di cuore(*), se sei convinto, e ritengo che lo sia ( dal momento che affermi di non amare indulgere in battute ironiche ) che la metafora del gatto vivo/morto di Schrodingher altro non sia che una battutina umoristica e non invece un modo di demolire le false certezze della metafisica spiritualista della filosofia tradizionale ancora invischiata nella scolastica tomistica con le quali certuni si illudono ancora che , attraverso l'aiuto della Grazia soprannaturale e l'assistenza dello Spirito Santo o magari salendo sul treno della parapsicologia, si illude di arrivare alla verità, circuitando la stazione delle idee della quantomeccanica, TIMOROSI di mette seriamente in discussione l'idea di Anima di Dio, del Mondo, laonde ti consiglio caldamente, o carissimi don Carson, di fare anche tu qualche capatina di più in biblioteca, dove per altro non è neppur necesario portarsi dietro la paperella, e invece qualche seduta medianica in meno o a perdere tempo sforzandoti di piegare cucchiai e forchette da tavola con la forza del pensiero o, peggio ancora, cercare di comunicare senza servirsi del linguaggio verbale, che mi piace identificare come il più straordinario treno informatico le cui ruote sono costituite dall'abecedario (a bi ci...), dagli elementali (... elle emme enne... ) e dalle altre cifre aritmetiche ( cabala ), tutti quark a portata di mente e di mascella con cui è possibile simulare il mondo, vuoi direttamente a voce vuoi con la scrittura, , mentre resto del parere che rimane illusorio il tentativo di agire sulle cose con la forza del pensiero o di trasmetterlo senza servirsi dei quark verbali o delle tecnologie elettroniche: vale a dire che col channeling di un telecomando siamo tutti dei telecinetici in grado di accendere spegnere cambiare a distanza i programmi del nostro televisore, senza toccarlo, e che con uno smartphon siamo tutti dei Ted Serios. Mi sembra che sia ampiamente dimostrato che tutto quello che la paraqpsicologia millanta di saper fare ((( tenendosi però alla larga dai laboratori sperimentali di verifica, sia poi fattibile, non a ciance e con trucchi e ingefnosi espedienti( cosa che comunque è da ritenersi come un valore apprezzabilissimo che coferma la destrezza fisiologica e le notevoli capacità mentalistiche dei soggettiin questione, siano essi millantatori o non milantatori ))) ma coi fatti solo grazie alla tecnologia, che ora è altrettanto ampiamente dimostrato che abbia preso il binario della quantistica che , non lo dimenticare è assolutamente meccanica e non animica : col solo aiuto del soprannaturale , della preghiera e della credulità si può solo o ingannare o interpretare i fatti miracolosi o mirabolanti come rientrati nel normale campana di Gauss prevista dalla variazione standard null'altro, tutto il resto proviene dalla maligna illusorietà nella millenaria credenza nel soprannaturale : capisco che scandagliare il proprio io in profondità e constatare che il senso profondo della vita non si appoggia nè sull'anima con la sua illusoria immortalità nè su Dio con la sua illusoria eternità, sulle prime potrebbe essere fonte di qualche disagio...dai che ce la facciamo...
(*)naturalmente questo divisamento posso tranquillamente esprimerlo, dal momento che, mi si allungasse il naso o mandibola, diversamente da quello che affermi tu, carissimo confratello io indulgo spesso e volentieri in scherzose battute , recepite , a seconda del sentire comune vale a dire secondo il gusto indivuiduale, vuoi ironico permalose (livori), vuoi umoristico rancorose (acredini), laonde per cui mi posso permettere, sempre scherzando sa va sans dire, di augurarti, carimo don Carson una fraterna, anzi confraterna embolìa ("confraterna" dal momento che cerco di immedesimarmi nel tuo pensiero praticamente telepaticamente trasmesso: cfr il telecomando di cui sopra) ), che anzi guarda, carissimo confratello... ti voglio così tanto di benebene che mi embolizzo pure me medesimo ...
Un saluto.