@mastro6 scrive:
In questo mondo, a parole, è stato affermato tutto ed il contrario di tutto: te la senti (ancora) di giocare con le parole degli altri che, per moda, per manierismo, per lessico, per nostre limitazioni, oggi copia-incolliamo così pervicacemente e così scioccamente?
Potresti spiegarmi i tuoi discorsi, le tue tesi, SENZA nominare (dottamente peraltro) altre 'fonti'? Senza giudicarle (automaticamente) attendibili?
Dio esiste senza miti, senza 'favole', senza citazioni?
Ecco, oggi io cerco quel Dio non 'favoleggiato'...
Ma caro Master, tu ri-porti bellamente intere pagine di viki ed io non son padrone di intervallare brevi, spuri episodi, pregni di spunti filosofici dei miei compagni di merende, quando detti spunti collimano perfettamente con le mie personali tesi-intuizioni? Andemo, suvvia, eddaje, un minimo di tolleranza penso che non ti farà cuocere le uova, la tua mi sembra quasi una disfesismica lolofobia. Ti invito a permettere a chichessia di esprimere il proprio parere anche se non collima con il tuo. Questa si chiama democrazia. Scherza un pò di più, dai! Il colesterolo teme il buonumore.
SU DIO--- I pareri discordano, ma sono altresì necessari, punti fondamentali che arricchiscono una pacata (e spiritosa...) conversazione, dell'esistenza o meno di una Base Extra-Materiale (DIO), al di là di ogni svalutabile e deplorevole compiacimento retorico. Sono in parte d'accordo con te, sui molti luoghi comuni connessi all'idea di Dio, della Legge, della Morte e altri tradizionali "puntelli" delle religioni militanti. Ma poi, in definitiva, non importa poi molto per la massa, credere o non credere in Dio: la prassi evolutiva sarà ugualmente e comunque rispettata. Ed anche questa osservazione, a mio parere, rientra nella logica dell'esistenza, di un DIO, così come essa è strutturata nella realtà. Questo è il mio parere che merita rispetto (almeno un popò) così come il tuo.
Un'altro spunt-ino, col tuo permesso... mi porta a dire, dopo riflessione, che l'accettazione sul piano logico e dialettico della sopravvivenza dello Spirito (dopo la sua esperienza della materia attraverso lo strumento "uomo" : corpo+psiche) conduce (almeno MI induce)direi quasi NECESSARIAMENTE a RICONOSCERE piena validità alla SOSTANZA DIVINA, come causa intelligente suprema dell'organizzazione universale.
Un saluto