@Peltier14 scrive:
Le Costanti universali sono l'EFFETTO di tutto cio' e non la causa.
Su questo non si può che essere d'accordo, questa Causa Prima poi, non potrà mai esserci rivelata pienamente: l'infinito non può essere compreso dal finito. Per restare un attimo sui numeri che citi, tali e tanto osannati dalla capatanta di P. Odifreddi, alla fine risultano... freddi, incompiuti alla stregua dei Ching. L'amico Albert li considerava, certo, ma andava oltre a questi matematicismi. Einstein ha distrutto con la sua Teoria della Relatività, il mito Newtoniano dell'assolutezza del tempo e dello spazio, e molto probabilmente questo ha contribuito ad accendere la sua religiosità di tipo cosmico.
Ma pochi sanno interpretare questa teoria in senso filosofico, pochi sanno procedere oltre le mere descrizioni. Per la NOSTRA REALTA' dimensionale e temporale è pur sempre valida la teoria di Newton. Certo, questa teoria ci condiziona da ogni parte, attimo per attimo. Soltanto a fatica, isolandoci dal rapporto con l'ambiente e con la nostra corporeità fisica (e psicologica) possiamo sperare di intuire come possa essere un'esistenza svincolata dal tempo e dallo spazio (quale è quella dello spirito...).
Il tempo esiste nel senso che le Forze universali si muovono secondo uno svolgersi di fenomeni che NON sono esauriti o esauribili, ma che sono in continuo svolgimento. Solo in riferimento ad un Dio, tempo e spazio sparirebbero, perchè (ritornando alla tua impostazione caro Peltier) quando il confronto è verso la CAUSA e NON verso l'EFFETTO, lo spazio e il tempo non possono più esistere, perchè le distanze sono infinite, sono eterne, e quindi il problema si risolve automaticamente di per sè. Anche se per la maggioranza ciò può sembrare un fatto teorico.
Un saluto