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RE: Il Mistero: Strategia o Casualita' ?
Ciao Peltier. Proverò ad esprimermi il più semplicemente possibile. Doveroso altresì ripetere, che io NON ho, e non ho MAI preteso d'avere l'esclusiva per grazia divina, ma solo studi, appartenenze, direttive, insegnamenti, discernimenti, esclusioni e nel tempo accettazioni sulle varie problematiche spirituali, setacciate e a ragion veduta fatte mie.
L'ancora del soma tiene ogni uomo fisso nel mare illusorio della materialità. Non puoi pretendere che un arrampicatore sociale, un ubriacone, uno stupratore, un assassino, una prostituta per scelta, sentano tali necessità trascendenti che vai elencando, certo NON come se fossero loro precluse per una sorta di bigottismo, o meglio/peggio, per divertire un Dio di stampo/matrice umana. Ma sia ben CHIARO, pure la loro esistenza risulta ESSENZIALE, unica, importantissima per le finalità spirituali a lungo/breve termine, qui discusse (vedi karma e reincarnazione). Anche loro, esistenza dopo esistenza si scrolleranno dall'anima il ciarpame più infimo della materialità, arrivando a concepire quell'Essenza universale da tanti (non tantissimi...) così agognata.
Trascendenza "sentita" che molti confondono con la fede. Non è neanche così, è ben raro che ciò avvenga, altrimenti tutti quelli che vanno a sbadigliare in chiesa, ascoltando (si fa per dire) esortazioni di routine, si renderebbero conto di questo Tutto. Nel PRESENTE, tu non puoi mettere sullo stesso piano (pretendere che ognuno abbia lo stesso "sentire" spirituale) un ubriacone che rincasa e obbliga la moglie a subirlo sessualmente, previa qualche sberla, con il protagonista di... una mia poesia, magari mi spiego meglio, forse...
L'eremita
Si attiva la coscienza
al nuovo giorno
la luce schianta
l'abusiva notte
il chiaror s'impone.
Come marea mattutina
si espandono i pensieri
vividi segnali
risvegliano lo spirito
dell'eremita.
Vive col corpo
ma l'anima è lontana
indipendente.
Diventa immensità
un sasso, una corolla
un'ombra su nel cielo.
Lo spazio non esiste
così come la polvere
del tempo.
Un essere minuto
abbraccia il mondo intero
l'immenso si fa luce
senza confine alcuno.
Sorride il volto scarno
all'indigenza sua padrona
il pianto si fa gioia
al rituale del mattino
al cammino di un bambino
per incontrare Dio.
Non che tutti debbano necessariamente diventare eremiti per avvertire una presenza trascendente, io sono tutt'altro, non disdegno le coccole di mia moglie e qualche calice di Pinot fresco...Ripeto: in realtà l'esperienza terrena di un eremita, santo o meno che sia, per le FINALITA' di uno spirito, per così dire "incorporato", ha la STESSA valenza (importanza) dell'esperienza terrena di un metalmeccanico, o magari di un... analfabeta cambogiano coltivatore di oppio che se ne frega dell'esistenza di un Dio, ma pensa piuttosto a riempire la pancia. Non mi sembra il caso di spiegare ulteriormente le differenze e le finalità nel breve o lungo periodo karmico. Se non si cerca con costanza di uscire, almeno parzialmente, dal greve impasse della vischiosa materia in cui siamo immersi, niente e NESSUNO ci regalerà quel "sentire" di cui sopra. Senza sforzo non si ottiene nulla nel materiale, figuriamoci nello spirituale, fin dalla nascita, questo è un mondo, posto su un piano esistenziale che non regalerà mai niente senza niente in cambio, di questo credo ne siamo tutti coscienti.
Un saluto
ph20312022
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