@watch11.11 scrive:
Parlo dei figli dell'Egitto....
Pronti..Partenza..Via! :clap
Le Tradizioni Stellari, come quella egizia e etrusca, partono da un concetto radicale: figli delle stelle (o del cielo) e figli della Terra. La questione delle affiliazioni cioè delle successioni, o delle "rinascite" e connessioni è legata solo al primo tipo di "derivazione", cioè ai figli del Cielo.Gli egizi avevano una società teocratica e si fondava sulla successioni filiale e templare, cioè le famiglie di Sacerdoti avevano tutte discendenti sacerdoti, e tale sacerdozio era strutturato su quattro livelli/scalini: il Sommo Sacerdote, poi classe sacerdotale che si occupava di riti di connessione con le divinità, intese come le divinità di una Città Stato (Eliopoli, Tebe, Abydos). C'era una Casta Sacerdotale che manteneva i contatti con tutti gli dei del pantheon che rappresentava quella città stato, come se ognuno di questi sacerdoti fosse "figlio" di questi Dei particolari, ed il sommo sacerdote era l'unico con le sue del dio, emanazioni. Ed erano i primi due livelli. C'erano altri due livelli sotto in cui c'erano sacerdoti addetti a templi particolari, non di stato ma di divinità secondarie, e poi gli scribi e funzionari e il clero minore che si occupava di ricevere le offerte o compiere sacrifici per il tempio. Sono i quattro mondi cabalistici.
Nell'ambito della successione filiale e templare, chi discende da questi soggetti è CONNESSO con queste divinità egizie, in quanto il rapporto tra il Dio e il sacerdote era di Padre in Figlio (figlio del sacerdote era il nipote del dio). Laddove si è mantenuta una continuità soprattutto spirituale attraverso le generazioni successive più che biologica (continuità come contenitore), questi flussi di forza, questi raggi dei vari NETERU, si sono trasmessi "nel sangue dei loro discendenti", che non hanno LA FISSA da esaltati, ma sono i DISCENDENTI come linea filiale di successione nelle generazioni, e all'interno di queste filiazioni (un contenitore) si possono manifestare degli ESSERI che sono lì per uno scopo che hanno giurato di perseguire allora, nel tempo in cui sono vissuti in Egitto. Sono promessi agli dei, figli degli dei, ma non è una linea di sangue continua ma può scendere ad incarnarsi una persona che ha fatto questi patti ed esperienze, promesse o che hanno servito il tempio con un
ruolo sacerdotale. A seconda del livello raggiunto, se è necessario, opportuno ed utile che venga risvegliata in queste persone la memoria spirituale di quelle esperienze, questo accade quando vengono presi da piccoli. 7, 14, 21, 28 anni che sono i 4 livelli in cui erano stati assunti: più è alto il livello, più è bassa l'età in cui accade un evento chiaro senza giustificazioni e il dio tutelare di una persona si manifesta, e lo può fare in molti modi, basta un attimo , un immagine e si ristabilisce la connessione, poi la persona può fare tutt'altra vita, ma ad certo punto l'impulso si accende e non per motivi futili e superficiali, ma c'è una sorta di chiarezza/conoscenza spirituale immediata, per cui l'anima vive in un corpo di oggi ma è immediatamente connessa con la sua origine, il suo sacerdozio. Può essere o un egittologo o uno che si appassiona alle cose egizie, nel senso che riconosce appartenenza immediata e la chiamata rimane a linea aperta e avrà un flusso di conoscenza sempre aperto, non fa niente di speciale ma uno stato d'essere. Se è necessario che quella persona manifesti certe qualità antiche o certe azioni spirituali legate a quella forza gli verranno dati strumenti per farlo, e lo farà in modo spontaneo compiendo gesti ieratici che sono quelli antichi anche se la persona non ha conoscenza specifica (egittologia o miti ecc). L'anima riprende a funzionare. Questa è l'AFFILIAZIONE egizia. In certi casi possono essere risvegliate facoltà particolari, e comunicazioni elevate ed affidati compiti "sacri" che non sono di culto perché il culto per come è oggi è la religione. Si intende culto segreto , templare. Se queste persone hanno questi incarichi verranno in contatto con persone che hanno le stesse segnature.
Diversa è la situazione di chi viene DIGNIFICATO, non risvegliati dagli dei ma persone che possono non essere connesse all'origine da queste funzioni templari sacerdotali ma sono stati a contatto con il campo di forza egizio, toccate dall'antico egitto possono esserci casi di dignificazione cioè risvegliate, che hanno, per esempio, dato luogo a strutture rievocative, kemetisti, a cui è stata affidata una capacità, toccati dalla scintilla del fuoco egizio perché era opportuno che ql si ricordasse. I "figli", iniziato dell'egitto non ha nessun bisogno di essere risvegliato, acceso, viene solo a ricordare, nel senso della memoria cordis ciceroniana chi era (i
Neteru gli dicono " sei mio figlio"), e immediatamente l'albero della conoscenza spirituale egizia si sviluppa anno per anno durante la vita. Gli altri sono tra figli del cielo e figli della terra, e i più evoluti tra questi vengono "dignificati", e compiono azioni che hanno come riferimento simbolico anche in prospettiva di ricostruzione questa funzione, e rappresentano le colonie dell'Egitto (i figli di Serapide e Iside in Italia e Francia) Se nel primo caso degli "affiliati" c'è una generazione diretta, negli altri sono generazione "adottata spiritualmente" ma sempre amata per cui non c' è competizione, ma una prosegue la sua scia determinata illo tempore, gli altri che sono venuti a contatto con quella forza e si sono armonizzati bene vengono dignificati ed attratti e portati verso l'ordine dall'Egitto (sottratti al deserto di Seth e portati verso...). Rossi dice di semplificare la cosa perché ci sono cose molto forti e intense dietro questi rapporti. L'Egitto quando è autentico nella sua forza, non ha mai drammatizzazioni. L'Egitto è serenità, è una forza profonda e serena perché rispettano/rispecchiano l'ordine cosmico, sono figli delle stelle.
Chi ne è beneficiato è meglio che agisca di conseguenza perché sennò inesorabilmente si viene spenti (dignificati) e rimandati/abbandonati nel deserto rosso, scappati di casa, e il discorso si chiude. Chi è nel
primo Rango non può sottrarsi in nessun modo al compito indicato, si continua quel flusso per come è stato indicato e trasmesso, ma
si deve lavorare. Le Forze che muovono le anime di queste persone sono un infinito divenire trasmutatorio ecc, e non ci si può permettere una resistenza egoica, anche perché ti spostano con un soffio. Nell'altro caso si è riconosciuti per essere stato un coadiuvatore di queste forze , viene data una dignificazione, una capacità di operare per.., ma se uno cambia strada non piange nessuno e in un attimo fine dei giochi. E' una tradizione per cui non bisogna scherzare mai, la grande ruota degli Dei non è per chi vuol giocare.
E' una
nicchia nell'ambito del panorama esoterico, non c'è diffusione di queste tematiche "kemetiche", perché non è consentito l'accesso a chi non è di famiglia, se non sei figlio dell'Egitto tu non entri, e se sei stato beneficiato dell'Egitto, come forma cultuale esterna si può riprendere contatto indiretto e mediato. Laddove intendono manifestarsi compiutamente lo fanno in un modo che non è discutibile, interpretabile ma è netto. La Tradizione egizia, in quanto solare non ammette chiaroscuri, pur essendo l'arte della trasformazione ma trasformazione nella luce. Per questo è nata in Egitto
la Magia, l'Alchimia e l'Astrologia come le conosciamo noi. Il contributo di Sumer e la Caldea è fortissimo ma la differenza è che in quell'ambito ci si riferisce alle potenze planetarie come dei Determinanti, mentre in Egitto erano
Stati d'essere (concetti dinamizzati), che simbolicamente vengono posti fuori poi vengono introiettati affinchè si diventi degli dei come loro. I
Neteru sono dei principi dinamici, universali, sono forze causali principali e archetipica rispetto ai prototipi. Il senso della filiazione spirituale è questa .
E' tutto già stabilito, non si può andare da imbucati ad una festa egiziana. O ci si sta per diritto acquisito di nascita spirituale o si deve avere l'invito.
Steiner disse che gli egiziani sarebbero stati gli unici che si sarebbero manifestati per riprendere i suoi figli, ma non nella forma antica, ma com e linea di Spirito, perché l'Egitto è l'origine della civiltà nel nostro mondo del bacino del mediterraneo, e i cultori di quel Sole che era poi il simbolo archetipico del Logos Cristico.
Giorgio Rossi
:amen