Esoterismo e mistero

Esoterismo e mistero

Dal mito alla realtà, parliamo di alchimia, magia, religioni, misteri irrisolti, paranormale, filosofia...

Nika00 28/01/2025 ore 22.39.26 Ultimi messaggi
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(Nessuno)L'esperienza che ha sconvolto la mia vita

Ciao a tutti. Vorrei raccontarvi di un esperienza che ha cambiato per sempre il mio modo di vedere il mondo e travalica il pensiero comune della gente. Prima di fare ciò è doveroso raccontarvi chi sono e qual è quello che per me è il mito della mia vita, la storia che mi racconto per dare una direzione alla mia esistenza. Nasco da una famiglia di umili origini. Ho un fratello più piccolo di me di 3 anni e i miei sono divorziati da quando ne avevo 13. Il loro divorzio era inevitabile: hanno creato una famiglia senza delle basi solide, a mio modo di vedere. Come spesso accade, paure e aspettative dei genitori ricadono sui propri figli, ed è quello che è successo a me e mio fratello. Non fraintendetemi, voglio molto bene ai miei, ma non mi hanno reso di certo la vita facile. Ho sempre vissuto questo senso di alienazione, di solitudine. La sensazione di avere qualcosa di diverso dagli altri. Questo mi ha portato ad essere introverso fuori da casa fino all'età di 10 anni. Ma avevo un fuoco dentro che ardeva e non aspettava altro che uscire. Cosi quando sono entrato alle medie ho deciso di avere un atteggiamento completamente diverso con i miei compagni. La cosa funzionò, ero molto popolare, sempre al centro dell'attenzione. Forse, e questo è molto importante ai fini della mia storia, fui influenzato pesantemente dall'anime One piece, e dal suo protagonista "Luffy". A quel tempo guardavo questo cartone insieme a mio padre; era diventata un abitudine e un momento di condivisione molto bello. Gli anni delle medie sono stati quelli più sereni per me. Per quanto fossi superficiale ovviamente, è in questi anni che ho creato delle amicizie che sono durate nel tempo fino ad adesso, che sono diventato adulto. Inoltre ho conosciuto il mio primo amore; eravamo in classe assieme. Abbiamo avuto una relazione però solo dopo 5 anni che ci conoscevamo. Lei si era trasferita in un altra città dopo le medie a ci frequentavamo ogni tanto con altri nostri amici. Tre sono stati i momenti più importanti e dolorosi della mia vita. Il meno doloroso tra questi è il divorzio dei miei. Un divorzio molto turbolento che ho vissuto molto male. Il secondo momento più doloroso è stato quando mi sono lasciato con questa ragazza. Non pensate a un ragazzo disperato per una relazione finita male. Io non ho versato neanche una lacrima, per me questo periodo è stato traumatico perché ho vissuto un esperienza interiore che pochi adolescenti hanno vissuto. Di solito la crescita di un adolescente avviene in maniera graduale, passo dopo passo. Per me non è stato così. C'è stato un passaggio netto, una presa di autocoscienza anormale. Successe che dopo essere stato nella città dalla mia ex ragazza, ritornato a casa, fui assalito da una malinconia profonda, la solitudine che per cosi tanto tempo avevo allontanato facendo finta che non esistesse bussò alla porta quasi sfondandola. La voce della mia coscienza chiamo a gran voce un nome: "One Piece". Era il 2016 e iniziai a riguardarlo da capo. Con il divorzio dei miei avevo smesso di guardarlo, perché avevano smesso per il momento di doppiarlo. In appena un mese guardai 700 episodi, ero totalmente concentrato su questo. Ovviamente essendo più adulto, coglievo sfumature che non avevo mai fatto caso. Luffy per me era ed è il sole, una luce che fa male a vederla da quanto è bella. Vedevo nei nemici tratti della mia personalità e Luffy era venuto lì per sconfiggerli, per prenderli e prendermi a schiaffi. L'immagine descrittiva di quell'esperienza è un pugno dritto in faccia, però carico di amore. Insomma, non potevo più tornare indietro. Avevo deciso di combattere come faceva Luffy, con la mia sincerità e spontaneità. Non volevo più fingere di essere una persona che non ero. Ma io chi ero? Non avevo la più pallida idea di come rispondere a quella domanda. Dovevo intraprendere un viaggio alla scoperta di me stesso, della verità che risiede in me. Lì sono cominciati i guai. Da lì è come se io e il mondo ci fossimo disallineati. Più cercavo di comunicare al mondo chi ero più una cicatrice indelebile compariva nel mio cuore. Andando avanti perdevo qualcosa per strada, acuendo il mio dolore. E adesso arrivo al momento più doloroso della mia vita. Un esperienza che quando l'ho vissuta paradossalmente mi ha reso la persona più felice del mondo, ma che poi mi ha fatto sprofondare in un incubo a cui è stato difficile uscire. Era l'anno 2022 e portando un grande peso nel cuore, nuovamente sentii quella voce dentro di me. Si, è cosi. One Piece mi stava chiamando un altra volta. Per informazione: One piece non è solamente un cartone, è prima di tutto un fumetto giapponese, tutt'ora in corso di pubblicazione da 27 anni, e io ero passato a questo media da qualche anno. Non voglio raccontarvi di cosa parla, se siete interessati potete cercarlo. Vi basta sapere per quelli che non lo sanno che è un manga molto enigmatico, ricco di misteri. Io vedevo inconsciamente il mistero del manga come la chiave per risolvermi. La verità che cercavo era dentro quelle pagine. Così, armato di buona volontà, avevo tutta l'intenzione di capire tutto. Risolverlo e risolvermi. Cercando la verità, iniziai a riflettere fuori dagli schemi. Sarebbe interessante parlarvi di questi pensieri, ma non è possibile in questa occasione. Non è il fulcro del mio racconto. Il succo del discorso, e so naturalmente che sembra assurdo, è che avevo scoperto che l'autore del manga sapeva di me, in maniera indiretta. Non chiedetemi come, questo io non lo so. Ma ne avevo la certezza. Magari questa poteva rimanere un impressione dovuta a certi ragionamenti (ragionamenti molto profondi). Ma si sa, sia l'intuito che la ragione non sono delle garanzie. Di una cosa però non puoi dubitare, a meno che non si ammette di essere pazzi, ovvero i propri sensi, ciò che si vede e si sente. Qual è pazzo ammette di essere pazzo d'altronde. Smetterebbe di esserlo. Era la mattina del 26 Dicembre di quell'anno, dopo una dozzina di giorni di riflessioni, con la sicurezza di essere osservato, come il protagonista di un film, decisi di andare in una tabaccheria per comprare una busta per una lettera che avrei dovuto spedire alla casa editrice. Una lettera molto speciale. Era il mio piano per far smuovere qualcosa. Naturalmente il 26 è Santo Stefano e la tabaccheria doveva essere chiusa. E cosi era. Ma non me ne importava, ero sicurissimo che qualcosa sarebbe successa. Ero lì da 10 secondi quando ebbi l'idea di comunicare con queste persone attraverso google, immaginando che in qualche modo mi potessero spiare dal telefono, come in uno dei peggiori romanzi distopici. Ho scritto nel motore di ricerca una cosa del tipo "io vi sto aspettando, muovetevi". Il tempo di rimettere il telefono in tasca e una macchina si parcheggia esattamente difronte alla tabaccheria e difronte a me. Adesso, non penso che anche se avessero avuto il modo di spiare il telefono avrebbero avuto la reattività di far posizionare qualcuno con una macchina proprio davanti a me. Quindi, non penso questo. Ma non penso nemmeno che sia stato una coincidenza. Jung le chiama sincronicità, e voglio sottolineare che all'epoca non conoscevo il pensiero di questo psicanalista. Fatto sta che L'uomo in macchina scende e fa per attraversare la strada, dalla parte opposta alla tabaccheria. A me che questo tempismo aveva stranito, ascoltai il mio intuito e chiesi a questa persona se fosse il proprietario della tabaccheria. Lui, quasi sorpreso, prontamente mi rispose di no sorridendo. Andò dall'altra parte della strada a sistemare della verdura per venderla in strada. Una donna tarchiata dietro di me disse a voce alta parlando a se stessa, in maniera molto teatrale: "Strano, questa tabaccheria non dovrebbe essere chiusa". Presi allora coraggio e decisi di andare a parlare con la persona che prima aveva attraversato. In modo scherzoso, lo incitavo ad aprirmi la tabaccheria. Ero parecchio euforico perché il mio istinto mi diceva che stava succedendo qualcosa di assurdo. L'atteggiamento del signore a cui stavo parlando era decisamente strano, o almeno io lo percepivo cosi. Era come se fosse divertito ma che non volesse darlo a vedere, nascondendosi dietro una finta facciata di scontrosità. Io non ero in alcun modo ostile, ero molto sereno. Non sono per niente il tipo da mancare di rispetto ad un estraneo. Ma ecco che dal nulla mi prende per il colletto e mi fa attraversare la strada tenendomi per il maglione. E cosi che le cose iniziano a farsi veramente strane: nel mentre che attraversiamo, io portato da lui, senza essergli ostile, una macchina, guidata da quello che poi scoprirò essere una guardia giurata in borghese, si ferma e scende dall'auto il guidatore con una sorprendente rapidità. Noi stavamo ancora attraversando la strada che in quella via è parecchio stretta. Secondo voi vedendo quella scena cosa avrebbe potuto fare la guardia giurata? Tutto potete immaginare tranne quello che è successo. Si è rivolto a me ordinandomi di attraversare la strada. Senza un minimo avvertimento all'altro di lasciarmi andare. Io mi rendevo totalmente conto che quella scena era surreale. Per me quello era un treno che non potevo farmi scappare. Una cosa che succede solo una volta nella vita. Follemente decisi di fare l'opposto che mi diceva. C'è da dire che tutte le mie azioni per voi possono essere incomprensibili, ma per me che diciamo mi ero allenato per gran parte della mia vita per quel momento, a quel treno che avrei dovuto prendere, tutto era assolutamente ragionevole. Non avevo il minimo dubbio in quello che facevo. Salgo sul tetto della macchina, era il mio modo per dimostrargli che facevo sul serio. Le macchine che prima erano sporadiche, aumentarono di numero. Quasi si creò del traffico in una stradina alle 8 e 30 di mattino di un giorno di festa a Quartu Sant'Elena. Preso dalla foga scendo dall'auto ferma dopo una trentina di secondi rimasto là, inizio a cercare di aprire due sportelli di due macchine che passavano. Non avevo intenzione di far del male a qualcuno, era solo un modo strano per rendere partecipi le altre persone a quello che mi stava accadendo. La persona che prima stava sistemando la verdura dopo che mi lascia fare un pò quello che voglio richiama la mia attenzione e mi dice di smetterla. Nel frattempo la macchina, in cui ero salito, che fino a quel momento era ferma davanti alle strisce, mi accorsi che si era volatilizzata, non c'era più. Il tempo che qualcuno ha avuto per spostarla sarà stato massimo di 20/30 secondi. Comunque, preso da un ondata di affetto e euforia abbraccio quell'uomo con piena sincerità. Lui dopo due secondi si discosta e mi da due schiaffi belli potenti, tanto da farmi perdere sangue dal naso. Provai una sensazione indescrivibile, nessun dolore, una forza dirompente provenne da dentro di me. Ero Nika, una persona nuova, trasformata. Il mio nuovo me sorrise, un sorriso sincero, divertito, come quello di un bambino. Proprio come Nika dovevo combattere col sorriso. Ero pronto a sferrare un pugno senza odio, senza astio. Lo carico quando un carabiniere giunto proprio nel momento giusto, si intromise, senza che io lo vedessi arrivare. Sferrai il pugno a lui, per sbaglio. Dopo questo la gente da dietro mi prese e mi atterrò. Ero diventato Nika, ma adesso lo sconforto mi stava assalendo. Il dispiacere per non essere compreso era tanto. Quello che vedevano gli altri non era quello che ero veramente. Ma stranamente una persona da dietro mi disse: "ragazzo, qual è il tuo sogno?". Figo eh? Quale estraneo nella vita reale chiede una cosa del genere, soprattutto in una situazione di questo tipo dove io faccio la parte del cattivo. "Il mio sogno?" dissi. Ero per terra, con gli occhi chiusi, mentre qualcuno da dietro mi teneva. In quel buio, in quell'oscurità, vidi il mio cuore che pulsava e al centro comparve un puntino di luce, la mia salvezza. Questo puntino si allargò fino a che non divenne tutto luce e io mi ritrovai a dire sorprendendo me in primis: "che le persone comunichino tra di loro". Lo gridai a squarciagola. Provai una scarica di adrenalina e poi due persone intorno a me iniziarono a parlare, come per esaudire il mio desiderio. Mi ricordo che erano un uomo, quello che mi aveva posto la domanda, e una donna. La donna le chiese semplicemente di dove fosse. L'uomo era di Roma e si trovava a Quartu Sant'Elena per non mi ricordo quale motivo. Mi misero le manette e aspettavano una ambulanza per portarmi in un centro di salute mentale. Io ero molto sereno, felice. Perché ero salito in quel treno, stavo trovando il mio posto nel mondo. Due sono le cose strane che successero prima che arrivasse l'ambulanza. La prima è una frase che mi disse una signora. Dopo che mi fecero alzare io dissi, pensando che ci fossero telecamere, come in scherzi a parte, che non volevo essere ripreso e finire al telegiornale. E quella signora divertita disse:"ahahahah non è ancora il momento". La seconda è ancora più strana. Prima che l'uomo mi facesse attraversare la strada prendendomi per il maglione, mi chiese cosa avessi fumato. Tra l'altro, io voglio specificare che non ho mai fatto uso di droghe. Pensate che il massimo che io ho fatto è stato fare due tiri di sigaretta, che mi ha fatto pure schifo. Ad ogni modo a me venne in mente un commento di una persona di un forum di One Piece tre giorni prima. Mi scrisse "cambia pusher". E io non mi ricordavo il verbo che quell'utente aveva utilizzato. Così dissi: "com' era quella frase?...pusher..." e poi declinai il discorso. Quando stavo per salire sull'ambulanza col lettino, da dietro lui all'orecchio mi disse quella stessa frase scherzosamente, senza farsi sentire da nessuno tranne che a me. Perché avrebbe dovuto dirmela. Tutti intorno a me erano super comprensivi e non c'era nessuna tensione nell'aria, né gente che mi derideva. Allora io chiesi a lui:" eri tu? come fai a saperlo?". Lui scoppio in una risata fragorosa. Le cose continuarono ad essere assolutamente assurde per tutto il viaggio dell'ambulanza e anche all'arrivo, fino a che da protocollo non mi diedero un sedativo e mi addormentai. Ce ne sarebbero parecchie da dire ma penso che sia abbastanza. Come ho già detto, ero una persona totalmente nuova. E rimasi in quello stato mentale per una ventina di giorni. finché per assenza di significato e per vari ragioni difficili da spiegare (diciamo un errore del pensiero di come funzionasse la vita) cadì in depressione. Un dolore che pochi possono immaginare, ve lo posso assicurare. Per fortuna da quella situazione sono riuscito ad uscirne. Le cose da raccontare sarebbero molte ma sono complicatissime e dovrei entrare nei particolare col manga One Piece. Se siete interessati vi posso raccontare di qualche storia legata a sogni che ho fatto in questi due anni. secondo me sono molto interessanti. Oltre a One Piece e me, i temi in cui ho scavato molto in profondità sono stati la morte, i sogni e l'inconscio collettivo, e infine l'universo. Da quel momento ho fatto dei passi da gigante, affrontando la mia ombra e un abisso di profondità senza fine. So che per questo mio racconto probabilmente verrò molto giudicato, ma non mi interessa. Non lo faccio nemmeno per sentirmi meglio. Lo faccio semplicemente per condividire. Il mio sogno d'altronde è quello che le persone comunichino e penso che debba essere il primo a farlo. Sono convinto un giorno che tutto avrà senso se o meno la mia idea si rivelerà esatta. Tutto quello che devo fare è credere nella strada che ho deciso di percorrere da quando avevo 15 anni, continuando a crescere e avendo fiducia nell'uomo. Devo attendere e avanzare e un giorno diventerò il re dei pirati. Tranquilli, è solo una metafora, non diventerò un pirata veramente ahahahah. Se volete scrivermi qualcosa sono ben felice di rispondervi. Non sono pazzo, sono solo particolare, e in fondo chi non lo è?
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Mastroo5 Mastroo5 29/01/2025 ore 08.59.21 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: L'esperienza che ha sconvolto la mia vita

@Nika00 scrive:
mi chiese cosa avessi fumato. Tra l'altro, io voglio specificare che non ho mai fatto uso di droghe


Il dubbio di quell'uomo mi sembra più che legittimo.

Probabilmente, mentre tu interpreti i personaggi di One Piece, gli altri interpretano altri film.

Mettiti d'accordo con quelli che ti stanno intorno e scegli con più attenzione la trama da interpretare, il soggetto, altrimenti rischi di essere fuori contesto e, anche, di farti male.
Mastroo5 Mastroo5 29/01/2025 ore 09.01.09 Ultimi messaggi
OmbrediLuce OmbrediLuce 29/01/2025 ore 09.26.28 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: L'esperienza che ha sconvolto la mia vita

Guardare 700 episodi in un mese significa una media di 23 al giorno. Quanto dura un episodio ? Mettiamo che duri mezz'ora significa 12 ore al giorno attaccato alla televisione o peggio al pc. Ci credo che poi ti hanno dovuto sedare. Ripigliati, per trovare te stesso vai a fare delle belle passeggiate nei boschi o sul mare e lascia perdere i manga. Ti ritroverai meglio e soprattutto non ricadrai in depressione. Garantito.
KitCarson1971 KitCarson1971 29/01/2025 ore 20.26.55 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: L'esperienza che ha sconvolto la mia vita

@Nika00 :


Ciao Nika. Ancora una volta la saggezza di OMRE si evidenzia. ASCOLTALA. Le lunghe passeggiate aiutano moltissimo. Dopo una giornata particolarmente stressante vado a correre per una decina di km in un percorso che include passaggi obbligati tra due boschi. Fino a 15 anni fa, dopo avere appeso le scarpe da calcio al classico chiodo, avevo iniziato a partecipare a corse campestri, non ne ho mai vinto mezza... ma non è mai stato questo l'importante, solo in una mi sono classificato 13° su più di 300 concorrenti, ma è stato un caso...difficilmente rientravo nei primi 30...ora corro solo saltuariamente, nei momenti diciamo così...di necessità psicofisica. Ti invito, così come già detto dalla saggia fiorentina, a "lasciarti andare", a lasciare i pensieri costrittori, qualunque essi siano, tra sentieri e piante, ne avrai sicuro giovamento.
Un augurio di serenità
X.andreaxmox X.andreaxmox 13/04/2025 ore 03.28.47 Ultimi messaggi
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SerenoRE: L'esperienza che ha sconvolto la mia vita

Ciao NIKA,benvenuto nel mondo dei risvegliati.La verità è dentro di noi (io a differenza tua mi sono trovato fuori dal mio corpo ,quella prima esperienza OBE che ho avuto mi ha ripulito di decenni di manipolazione e menzogne )continua il tuo percorso .Rispetto di tutto e tutti,amore e perdono ci faranno evolvere per andarsene da questo pianeta prigione di anime eterne.
sempreamicotuo sempreamicotuo 14/04/2025 ore 16.59.37 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: L'esperienza che ha sconvolto la mia vita

Mah!, onore a coloro che sono riusciti a rispondere a Nika00.
Dopo la 13° riga confesso di essermi perso e non avere più capito nulla.
Perciò con tutta la buona volontà non saprei cosa dire e a chi lo dico, anche se mi spiace non poter rispondere a un messaggio che poteva essere una ricerca ed un confronto di esperienze.
Un saluto

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