@sempreamicotuo scrive:
migliorare un pò la sua condizione, ma questo è distante anni luce dal concetto di fondare imperi economici o territoriali
Capisco il riferimento, quando ho riportato il detto
'mettiti con chi è meglio di te' ho aperto la strada anche ad un'altra riflessione, che riporto più in dettaglio.
Le annessioni, la crescita, la potenza, aumenta anche senza guerre perchè spesso il debole vede nella 'sottomissione' un valore aggiunto, dunque in parte sacrifica la sua indipendenza. Questo è ciò che succede con la NATO, con l'entrata nella comunità Europea e in tantissimi altri 'ENTI' e gruppi di livello sovranazionale, se stiamo parlando di stati o popolazioni.
Per quanto riguarda invece l'impero economico, ci sono (ma solo secondo la mia limitata visione) distorsioni inaccettabili, quelle che non fanno ordini di merci, prodotti o servizi se l'azienda cresce e lavora bene, ma che scommettono soldi sull'indice o il rating, e che (lo vediamo in questi giorni) con l'annuncio di un 'dazio' che (forse) colpirà gli scambi, già brucia miliardi e miliardi di capitale. In questa perversa giostra solo chi tiene le redini si arricchisce a dismisura, ma senza alcun merito o motivo pratico, visto che non eroga alcun servizio.
Io preferirei di gran lunga che fossero gli ordini di acquisto a crescere, e con essi la solidità reale di una azienda, piuttosto che chi specula su dati di andamento astratti e non legati neanche dimensionalmente agli asset aziendali.
Accetto critiche 'formative', se non solo concettuali.