@uomo.unico scrive:
a mio parere è un modo di fare di molte persone che sono materialisti e privi di spiritualità e quindi L'anima la lascia da parte anzi forse non crede di averla
Ecco il solito cliché...
Secondo questo modo di pensare, che è purtroppo molto diffuso ANCHE tra i venditori di fumo, ci sarebbero persone con qualità di serie A (quelli che credono) e persone di serie B (quelli che non credono).
Siccome
non ci sono termini e ragioni per sostenere ciò, perchè se ci riflettiamo non è dalla pura spiritualità che si qualifica un valore morale, etico, tollerante, buono in generale, allora, per sminuire sempre e comunque quella categoria gli si dà del 'bieco materialista', che onestamente non rispecchia nessuno.
Io non credo nell'aldilà, non credo nella creazione così come viene immaginata e/o proposta, non pratico comunemente il culto religioso, non credo nel bene e nel male personificato in Dio o negli angeli e per contro nei demoni, ma non per questo non ho una mia parte immateriale, forse anche più proponderante di quella materiale, ho la mia morale, opero il bene e non mi sento nè inferiore nè menomato rispetto ad un credente, che per sua natura ha deciso (semplicemente) che il suo scetticismo ad un certo punto si dovesse fermare.
Quindi uomo.unico, ti prego, chiarisci il concetto.
Non vorrei aver interpretato male.
Facci anche capire come una persona che crede allo spirito riesce ad affrontare, anche con parole ed atteggiamenti, quelli che, sul credo, gli sono distanti.