Fatti del giorno

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Fatti di cronaca, costume e società. Ne parlano TG e giornali... discutiamone insieme.

gymlore gymlore 19/08/2018 ore 22.41.57
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(Nessuno)Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

Quello che non riescono a capire è che le loro “opinioni” non sono frutto delle loro menti.
Ciò in cui credono è semplicemente il risultato di un condizionamento.
Sono disposti ad abbracciare il sistema, non importa quanto ingiusto sia, perché la loro intera identità è basata sulla sua esistenza. Non critico le persone perché non sono consapevoli (tutti in un momento o l’altro della nostra vita non lo eravamo), ma le ammonisco perché negano dei fatti palesi, al fine di evitare di ammettere che hanno torto e che, forse, sono stati ingannati. Come chiamiamo, allora, queste persone che rimangono ostinatamente ignoranti (o comodamente ignare) di fronte ai fatti e seguono il gregge a scapito della verità?

Io le chiamo pecore…
assolo52 assolo52 20/08/2018 ore 11.09.06 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gymlore scrive:
Io le chiamo pecore…

Io le chiamo teste di legno con le orecchie d’asino, buone solo a ragliare, che sono alla ricerca di una possibile soluzione, o fino a che qualcuno non si sentirà pronto allo scontro.
gio52b gio52b 20/08/2018 ore 11.27.34
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gymlore : Proprio così, cara amica, ma non nel senso negativo che tu credi. In realtà il popolo si adegua alle strutture di un sistema fintanto che quest'ultimo riesce a soddisfarne sufficientemente le aspettative, di benessere, di civiltà, di libertà. Quindi se vi è questo soddisfacimento il popolo rimane mansueto, al più tende a distinguersi, al suo interno, seguendo una serie di concetti che più gli aggradano e meglio si adattano al proprio stile di vita, al proprio pensiero e cultura. E questo sia si tratti di religione o pensiero politico o più semplicemente tendenze di moda e di stili. Ovviamente essendoci olre 6 miliardi di anime, su questo pianeta, sarebbe veramente impossibile che ognuno avesse una propria opininione completamente differente da ogni altro. Esistono quindi le comunità che esprimono la maggioranza di pensiero, le tradizioni culturali di ogni popolo e cosi via.
Ma il popolo, ricordalo sempre, potrà assimilarsi talvolta per costrizione o per convenienza a gregge, ma non è MAI BUE.
Perchè questa distinzione. Semplice e la storia dell'umanità è stracolma di esempi in cui il popolo è insorto contro poteri e domini, oligarchie politiche ed economiche.
Non disperare, il benessere e la libertà portano la pace nelle comunità che si lasciano guidare tranquillamente, ma nel momento in cui il gregge si accorge che "l'erba da brucare" manca o è di cattiva qualità, inizia il belare sempre più forte fino al punto che il belato diventa ruggito e le pecore si tramutano in leoni che si ribellano ai cani del pastore, fino alla fine di quest'ultimo. Sono caduti regnanti, imperi, oligarchie politiche che parevano insostituibili, sotto i colpi dei greggi mal trattati... E sarà sempre cosi...
amicotuo913 amicotuo913 21/08/2018 ore 00.55.23 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

Mah!...secondo me, le masse seguono semplicemente la linea di minor resistenza, ovvero la maggior parte delle persone segue la corrente. Alcuni per fortuna remano anche contro questa e sono coloro che hanno lasciato i segni importanti, solo che sono poco ascoltati e poco seguiti.
Settembre Settembre 21/08/2018 ore 06.23.15 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 :

verissimo.
gio52b gio52b 21/08/2018 ore 12.08.02
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 scrive:
la maggior parte delle persone segue la corrente. Alcuni per fortuna remano anche contro questa

Se la massa è insoddisfatta e brama il cambiamento, qualcuno in essa emergerà su gli altri e si farà portavoce e condottiero contro l'oppressore. A quel punto la massa non esiterà ad insorgere fino a farsi martire per raggiungere lo scopo. Chiaro che se il grado di insoddisfazione della massa non è tale da giustificare cambiamenti, chi tenterà di andare controcorrente, non solo non verrà ascoltato ma addirittura verrà additato come sobillatore e fomentatore di odio. Quindi tutto ruota attorno alle necessità concrete e di libertà ed il grado di soddisfazione, di queste, che viene percepita dai più. Un esempio concreto, attuale, è il grido di cambiamento contro la politica che favorisce gli establishments finanziari, che strangolano le economie reali e che sono stati additati con disprezzo, dai sostenitori e refernti politici di questi establishments, come "Populsmi". Ma questi ultimi hanno già prodotto in gran parte del mondo occidentale alcuni importanti cambiamenti, come la brexit in Inghilterra, l'avvento di Trump in USA, come paladino contro le multinazionali nemiche delle economie locali, ed ancora in Europa con i movimenti 5 stelle e lega in Italia ed altri in Germania e Francia, che stanno spingendo per un cambiamento radicale delle politiche economiche Europee. Queste voci si faranno sempre più forti ed insistenti contro coloro che tendono alla conservazione dei loro poteri e non cesseranno fino a che la massa non sarà soddisfatta dei risultati che otterrà.
amicotuo913 amicotuo913 22/08/2018 ore 00.34.07 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gio52b :
Sono parzialmente in accordo con te. Vero quello che dici sui populismi, che sono molto più indicativi di quello che la gente non populista pensa, ma temo che anche in questi ci sia molto condizionamento.
Bisognerebbe anche chiedersi perchè si è concesso al "sistema" di arrivare a questi punti di prevaricazione e condizionamento, con quali mezzi è stato possibile arrivarci, ed in percentuale quanti hanno risposto positivamente a tali messaggi...e tante altre cose.
gio52b gio52b 22/08/2018 ore 10.41.23
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 :
Materia complessa! Credo però che quelli che sono chiamati populismi, non senza disprezzo, da coloro che gli avversano, non siano altro che il risultato di una sorta d’insoddisfazione popolare che è stata amplificata da alcuni partiti o movimenti che, da più o meno tempo, sono stati più sensibili alle ragioni di maggioranze che stavano perdendo la fiducia nelle istituzioni.
Questa perdita di fiducia, in gran parte, è stata innescata, più in generale nelle democrazie occidentali, dal sospetto o certezza delle masse, che i vertici politici istituzionali, volenti o nolenti, si siano fatti manipolare e soverchiare, da oligarchie accentratrici di poteri economici più che politici, quali i colossi finanziari e multinazionali della finanza che hanno la forza economica ed il potere di spostare centinaia di miliardi di dollari o euro, fa lo stesso, da un punto all'altro del globo in un batter di ciglia, lasciando magari nelle classiche brache di tela centinaia di migliaia di lavoratori, di tutti i livelli e comparti, nei paesi colpiti. Questo malcontento si accompagna con molti altri fattori e scendendo più nel particolare, nei singoli Paesi come in Italia, si annoverano altri effetti collaterali di malcontento, quali immigrazioni senza controllo, la mancanza di lavoro, l'impoverimento generalizzato ed in particolare il disagio degli iper tartassati del ceto medio e medio basso, da sempre assi portanti della struttura sociale, che sono stati depauperati della loro forza economica a tal punto che, detta struttura sociale, risulta essere minata nei suoi gangli più vitali.
Per farla breve la massa si è quindi vista pesantemente penalizzata e la causa principale è stata l'inefficienza politica, a tutti i livelli istituzionali, che si è manifestata in mille dei peggiori modi e su tutti i temi, dalla sanità alle infrastrutture alla mala gestione del patrimonio pubblico ecc. ecc. ecc., compresa la peggiore e spregevole corruzione. Non pensare però che in questo momento, si è presa la briga di incarnare questi malcontenti, abbia vita facile. Tutt'altro giacché si trova direttamente tra due fuochi, uno di resistenza di coloro che si vedono sfumare il potere dalle mani e l'altro dalla massa la quale insiste magari in chiedere cambiamenti impossibili da eseguirsi nel breve periodo e che vuol ricevere segnali sempre più tangibili.
La situazione politica ed economica, nel mondo attuale, è molto complessa e fattori di politica e di economia globale si intersecano spesso a doppio filo l'un l'altro, investendo e soverchiando talvolta le economie dei governi di paesi più deboli, costringendoli a dover scendere a patti (vedi Grecia). Molti Paesi, però, hanno ancora la forza di ribellarsi a queste logiche, Trump ad esempio, con la potenza economica degli USA alle spalle, può fare la voce grossa contro le multinazionali della finanza che investono e talvolta colpiscono duramente l'economia reale (industrie) di un paese oppure dettare regole più stringenti sui movimenti globali di merci, che favoriscono produzioni nei paesi senza regole interne, sfruttando fino all'impensabile la manodopera.
In Italia siamo ancora in tempo a porre rimedio alla nostra claudicante economia, per esempio spazzando via centinaia di inutili regole che hanno il solo scopo di alimentare una dannosa burocrazia e un’altrettanta dannosa corruzione, ma che strangolano le iniziative e gli investimenti nel tessuto sociale, quelli veri, non quelli delle multinazionali, più aleatori e ballerini...
Molto altro ci sarebbe da annoverare e analizzare ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: il popolo potrà anche essere gregge, ma solo quando gli fa comodo e vuol esserlo.
amicotuo913 amicotuo913 22/08/2018 ore 22.49.24 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gio52b scrive:
Molto altro ci sarebbe da annoverare e analizzare ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: il popolo potrà anche essere gregge, ma solo quando gli fa comodo e vuol esserlo.

Bè, non posso non essere in linea di massima in accordo con quello che scrivi (specialmente in merito al fatto che il discorso sia complesso, molto complesso...); riporto comunque l'ultima parte del tuo scritto, prendendo da questa spunto per dire che il popolo, per sua natura, sarà sempre una massa, oggetto di condizionamenti ed aspirazioni piuttosto terra terra (macchina, sport, telefonini etc.etc.) e del resto non può essere diverso. Quella che potrebbe (dovrebbe) essere diversa è la funzione di guida e indirizzo di chi è al governo, che dovrebbe riuscire ad operare nell'interesse, anche futuro delle popolazioni....e guarda che si può, come nel caso della Standard Oil Company del buon Rockefeller , che giunta a controllare il 95 % del mercato petrolifero statunitense, nel 1911 dovette accettare la decisione della Suprema Corte dell'Ohio, la quale stabilì che era un monopolio illegale e ne ordinò lo scioglimento.
Ma come detto, è un discorso lungo e difficile, anche perchè forse molte volte bisognerebbe imporre cose poco piacevoli nell'immediato ed in pari spingere per un giusto miglioramento delle condizioni sociali...e forse questo dualismo è la fonte di moltissimi dei problemi che abbiamo.
gio52b gio52b 23/08/2018 ore 15.58.49
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 scrive:
Quella che potrebbe (dovrebbe) essere diversa è la funzione di guida e indirizzo di chi è al governo, che dovrebbe riuscire ad operare nell'interesse, anche futuro delle popolazioni

Questa proprio è contro la natura democratica. Il governo e più in generale la politica, deve seguire le indicazioni che provengono dalla massa che, in una civiltà come la nostra ad alto tasso di scolarizzazione, è tutt'altro che sciocca o non pensante. Hai anche sminuito l'interesse generale della popolazione limitandolo al puro materialismo, che è un'importane componente ma non è il solo. In realtà in cima alla lista dell'interesse delle persone vi sono concetti meno materialistici, quali la dignità di poter vivere serenamente del proprio lavoro, la sicurezza di poter liberamenre circolare e vivere nelle proprie case senza la continua paura di essere assaliti da malviventi senza scrupoli, migliorare l'ambiente in cui viviamo cercando di arrecargli minori danni possibili, crescere i figli con la giusta istruzione, essere sicuri che la legge venga applicata in ugual misura per tutti, che le regole di convivenza civile vengano rispettate, che lo stato assuma le funzioni di controllo che deve assicurare, intervenendo in caso di storture, come quella che hai seganlato del caso della Standard oil company, ecc ecc. Quindi la politica deve seguire i concetti e gli interessi basilari dettati dalla maggioranza, tenere di conto degli interessi minoritari, senza però farli mai soverchiare a quelli della maggioranza, altrimenti non è più democrazia.
Settembre Settembre 23/08/2018 ore 16.41.49 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 scrive:
Bisognerebbe anche chiedersi perchè si è concesso al "sistema" di arrivare a questi punti di prevaricazione e condizionamento, con quali mezzi è stato possibile arrivarci, ed in percentuale quanti hanno risposto positivamente a tali messaggi...e tante altre cose

semplice parte dalle scuole...

che insegnano ma non educano e...finchè son vivi

genitori e nonni.... vedremo poi....
amicotuo913 amicotuo913 24/08/2018 ore 02.21.22 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gio52b :
cito: "Questa proprio è contro la natura democratica."
Bè, direi che una vera democrazia non è mai esistita, neppure in Grecia dove è nata, tantomeno nella Francia rivoluzionaria e nella formazione degli Stati Uniti.
E' semplicemente impensabile che la massa acquisisca la capacità di governarsi al meglio, senza parlare dell'operatività materiale della cosa, quindi nel caso migliore caschiamo nella democrazia indiretta, dove pochi delegati dovrebbero fare gli interessi di tutti...
Nel famoso libro i limiti dello sviluppo si esprime con un grafico l'interesse della popolazione alle varie questioni: si vede una elevatissima concentrazione di interesse nella zona di origine delle ascisse e delle ordinate, rappresentanti tempo e luogo, mentre allontanandosene si riscontra una rarefazione paurosa; in altri termini, la gente normale è motivata dal "qui" e dal "subito".
Non vorrei poi essere disfattista, ma mi sembra ovvio che sino a quando sussisteranno 5 ML di soggetti incollati ogni pomeriggio alla tv, solo nella rete Mediaset, mezza popolazione patita e stordita da uno sport (sport?) chiamato calcio, qualche altro milione dedito a grattare e non vincere sui tagliandini gentilmente offerti dallo stato, altrettanti intenti a bere, mangiare, vestire e profumarsi come indicato dalle varie pubblicità, illudendosi di diventare felici, vincenti e belli come gli attori che lì appaiono, insomma, con una massa intenta, stimolata ed indirizzata dai Mass Media su tre cose: Potere, Denaro, Visibilità....c'è poco da stare allegri.
Settembre ha dato, sopra, la risposta giusta: solo la scuola può conferire ai singoli l'abito critico necessario per "uscire dal giro"....ma ti sembra che la scuola, negli ultimi 40 anni, abbia assolto questo compito?
Certo che nella massa ci sono anche le persone ragionevoli, preparate, critiche (e meno male) e sarà pure vero che le aspirazioni da te citate siano diffuse nella popolazione, ma se andassimo ad analizzare punto per punto la varie voci, vedresti che sono semplicemente traducibili nel concetto di "vivere meglio", principalmente grazie ad un maggior materialismo e consumismo; se così non fosse, avremmo città più pulite, meno inquinamento, più serietà e più dignità; del resto dimmi, chi sono nell'attuale società i "personaggi di riferimento"? forse i filosofi, gli scienziati, gli umanisti, oppure gli attori, i cantanti, i goleador, i vari presentatori tv etc.etc?.
Come detto nel mio secondo capoverso, a mio avviso la funzione di guida dei governanti è quindi essenziale e determinante; mi piace molto la definizione di J.F. Clarke sulle differenze tra politici e statisti:
"....Un politico è qualcuno che pensa alle prossime elezioni, mentre lo statista pensa alla generazione futura. Il politico pensa al successo del suo partito, lo statista al bene del suo Paese. Il politico si premura di adottare l’una o l’altra misura, lo statista di stabilire l’uno o l’altro principio. Infine, lo statista si premura di dare un indirizzo, mentre il politico si accontenta di lasciarsi sospingere dal vento"; Altra vecchia storia il dualismo delle economie promosse da Keynes e Hayek, ovvero tra il "più consumi meglio è" ed "Il credito và commisurato alle personali vere esigenze" (guarda che qui semplifico al massimo),.... comunque gli ultimi 10 nostri anni hanno confermato i timori del secondo.
Sempre a mio avviso, andiamo ancora troppo bene, per come siamo messi...
amicotuo913 amicotuo913 24/08/2018 ore 02.22.30 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@Settembre :
Se non ti annoia...leggi sopra
Settembre Settembre 24/08/2018 ore 02.36.12 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 :

non mi annoio mai a leggere e ti quoto pure :-)


:ciao
gio52b gio52b 24/08/2018 ore 17.14.49
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 :
Posto che la perfezione non è di questo mondo questo vale anche per il concetto di democrazia e libertà. Certo è che la democrazia, pur imperfetta, deve in primis difendere la società, il popolo, dalla tirannia che si manifesta in tanti modi, compreso quello di supporre superiorità intellettive illuminate, che pretendono di indottrinare, le persone, magari verso teorie talvolta già vissute malamente nei secoli scorsi, che hanno prodotto ideologie e le filosofie, messe in atto da oligarchie di statisti (non politici) che hanno seminato solo fame, morte e disastri di ogni genere. Rimanendo nel secolo scorso basta ricordare il nazismo, il fascismo e il comunismo, identità illuminate da filosofie diverse ma paritarie nel creare sfaceli.
No caro amico Il muro di Berlino è stato abbattuto da un po di tempo con soddisfazione dei più e l’alternativa del vivere meglio questa breve vita, anche guardando la TV o seguendo lo sport, è sempre meglio della tristezza della ricerca di un qualcosa di superiore o presunto tale in teorie scientifico-filosofiche strampalate. Poi di quale superiorità intellettiva si sta parlando, quella di gente che cazzeggia di filosofie più dannose che altro? E che altro, statisti illuminati che devono guidare chi? No questa sarebbe una nuova dittatura.
La scienza sta altrove, la scienza risiede in chi ogni giorno svolge dignitosamente il proprio lavoro e ne gode i frutti per quello che gli da. La scienza pone l’umanità di fronte a nuove scoperte, che gli servono appunto a vivere meglio ed in armonia, unico vero scopo della vita.
Quello di vivere meglio implica una miriade di azioni che devono essere messe in atto da ognuno nella società che è più civile di quanto si pensi o comunque lo è sempre di più di coloro che filosofando e ideologizzando hanno illuminato il mondo, si ma con le bombe e guerre, fame ed ingiustizie.
La società deve elevare sempre di più suo il grado di civiltà, nella totalità e la scuola appunto, l’istruzione, è uno dei mezzi primari, integrante e insostituibile per migliorare la vita. Deve servire ad elevare il grado di sapienza della popolazione e a portarla a livelli conoscitivi indispensabili ad operare scelte sempre migliori senza essere ostaggio di presunti illuminati. Peccato che da 40 anni a questa parte sia stata, per la massima parte, ostaggio di una sindacalizzazione selvaggia dei docenti, per la maggior parte imbevuti di ideologie balorde provenienti dal 68 e mai veramente sopite, nonostante la evidenze fallimentari planetarie che la storia ci ha consegnato. Quindi l’istruzione oltre che essere parzialmente traviata è stata appiattita verso il basso a scapito dei futuri uomini e donne di questo Paese. La scuola deve essere un bene primario della società ma non deve indottrinare in nessun modo i giovani studenti come pare paventare, l’amica settembre, deve solo istruirli ed insegnar loro l’educazione di civile convivenza. L’istruzione poi darà l’opportunità di scegliere meglio, a chiunque, di come voler vivere, scevro da condizionamenti, la propria vita nel rispetto degli altri e della società in cui vive.
In definitiva una democrazia sarà sempre meno imperfetta più alto sarà il livello di istruzione e sapienza della popolazione che la compone. Solo cosi si potranno esprimere politici migliori che avranno il compito di guida del paese, non del popolo, seguendo la volontà di quest'ultimo, come impone la democrazia e la libertà.
amicotuo913 amicotuo913 25/08/2018 ore 00.20.29 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gio52b :
Guarda, in quello che scrivi riscontro parecchie incongruenze, ad iniziare da cosa intendi per democrazia; a seguire il tuo concetto di benessere è forse da accettare, ma è ben misera cosa, se come società vogliamo veramente progredire; non comprendo infine come puoi mettere sullo stesso piano le varie ideologie da te citate, senza approfondire sui coloro che le hanno promosse ed attivate, peraltro col pieno consenso, in quegli anni, dei loro popoli.
Peraltro se dobbiamo parlare di oligarchie, a me pare che mai come adesso siamo in questo regime, non credi? Del resto è stato così anche nel pieno della rivoluzione francese, nonostante fosse "venduta" dai loro capi la certezza di "potere al popolo"....A chi credi che siano andati i castelli espropriati agli aristocratici?
Per la scuola, il discorso è lungo...sicuramente funziona poco, c'entra il 68...ma anche la progressiva rinuncia alle materie meno nozionistiche...ed un pò tanto lassismo...e forse troppi diritti e poca voglia di imparare
E' comunque difficilissimo insegnare senza condizionare; peraltro a condizionare ci pensano già
i mass media
gio52b gio52b 27/08/2018 ore 11.59.13
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@amicotuo913 scrive:
.e forse troppi diritti e poca voglia di imparare
E' comunque difficilissimo insegnare senza condizionare;

D'accordissimo, per la prima, un pò meno nella seconda. Gli insegnanti, nel loro lavoro, dovrebbero spogliarsi il più possibile delle loro convinzioni politiche e insgnare la loro materia lasciando che i giovani l'apprendano e poi possano farsi una propria opinione in merito. Gli individui non debbono essere mai privati anche solo in parte del loro libero arbitrio, che è l'unico strumento che ci protegge dai condizionamenti, anzi i docenti devono stimolare, il più possibile l'uso di questo strumento intellettivo. Quindi chi insegna in primis deve dare l'opportunità ai giovani di mettere in moto il loro cervello ed abituarli ad essere critici ed avere rispetto delle idee altrui anche se ci paiono errate.
Le ideologie che ho citato sopra, se leggi bene, non le ho messe sullo stesso piano sulle origini e sui personaggi che le le hanno innescate (identità illuminate da filosofie diverse), ma solo sui risultati parimenti disastrosi che hanno prodotto sul pianeta, fatti concreti non filosofie.
Proprio per evitare che in futuro qualche strampalato illuminato di luce al neon si faccia promotore di altre ideologie utopistiche, filosofiche o religiose che vadano a produrre fanatismo politico, sono nate le democrazie, sto parlando di quelle rappresentative che al momento, seppur in varie forme, sono quelle usate dalla maggior parte dei Paesi civili. Queste pur essendo imperfette nelle forme e nei fatti, sono quelle che lasciano più libero arbitrio al popolo che può scegliere chi rappresentarlo, tramite le elezioni. Dato che la democrazia non deve produrre oligarchie di comando ma classi dirigenti capaci di condurre il Paese, (ribadisco il Paese, non il popolo) secondo le indicazioni programmatiche volute dalla maggioranza, è chiaro che più il popolo è istruito più userà il dicernimento o libero arbitrio, per scegliere meglio i programmi politici e gli uomini che chiamerà a realizzarli, attenuando la possibilità di produrre interessi estranei al bene del Paese.
amicotuo913 amicotuo913 28/08/2018 ore 08.35.29 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: Le pecore sono pecore non perché DEVONO esserlo, ma perché VOGLIONO esserlo

@gio52b scrive:
Gli insegnanti, nel loro lavoro, dovrebbero spogliarsi il più possibile delle loro convinzioni politiche e insgnare la loro materia

Condivido, ma credo che sia umanamente impossibile, tranne per qualcuno "veramente illuminato", non lasciare trasparire le proprie convinzioni: basta il tono della voce, l'espressione, il commento ad un fatto, il tipo di argomento scelto e trattato. Se però c'è la volontà di "non condizionare" lo studente si salva, perchè nel complesso riceverà informazione varie e magari contrastanti. A mio avviso però la scuola dovrebbe rivalutare alcuni tipi di materie, meno nozionistiche ma più socialmente formative: storia, filosofia etc....ovvero tutte le materie che insegnano a "pensare"...solo che la gente "capace di pensare" non è gradita...ed allora perchè stimolarla a pensare?
Cito: "....sono nate le democrazie, sto parlando di quelle rappresentative che al momento, seppur in varie forme, sono quelle usate dalla maggior parte dei Paesi civili."
Guarda, prima di proseguire bisogna che ci mettiamo d'accordo su cosa intendi per "democrazia".
Da parte mia penso che il "potere al popolo" non sia mai esistito e non sia possibile, come già detto.
Credo anche indiscutibile che siamo in regime oligarchico, determinato sia dalle pochissime famiglie che detengono il potere economico, sia dal numero dei delegati al governo, siano essi anche 900 come i nostri parlamentari, il tutto condito dall'indifferenza della popolazione alle problematiche di volta in volta emergenti...vedi l'ultimo referendum: quanti credi che abbiano valutato veramente quanto proposto?
Sulla miglior ideologia da applicare e promuovere ci sarebbe da parlare per vite intere..poi, arrivati ad una conclusione, emergerà il fattore umano ed invaliderà tutto.

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