A infiniti che il 30/06/2008 22.12.49 ha scritto:
A Emma.Pomodoro che il 30/06/2008 22.08.41 ha scritto:
A infiniti che il 30/06/2008 21.59.03 ha scritto:
un termine non può annullare l'altro, nella grammatica.
"esperienza" ha un significato preciso
a trascindere dalla tipologia di esperienza.. tale rimane.
Da un ottimo quadro, comprendo che il vero genio, può esistere anche nella bravura al pastello, al pennello (verissimo, c'ho le prove), nella capacità di riportare su tela un emozione, etc etc etc.
Da questo ne trai la tua esperienza, che ti porti dietro una vita intera, e cosi via.
In conclusione, non filosofeggiare, secondo "canoni" assolutamente soggettivi. Anche la filosofia, si basa su verità, che poi vengono soggetivamente "distorte e re-interpretate" , ma sempre su basi vere, non su pomodori..
Rispondo:
Non filosofeggio. Semplicemente io non la intendo come un insegnamento, ma come un processo cognitivo privo di scopo pratico. Chiaro adesso?
Esistono diversi campi del sapere, e così come un termine ha un significato in uno, può averlo in un altro. Se prendi un volume di Fontanaille, devi imparare daccapo tutti i significati che lui dà ai termini per poterlo capire. Non per questo le sue teorie sono prive di fondamento.
Rispondo:
.. e perchè tu hai letto il libro di un pazzo, devi farne una regola esistenziale?
Rispondo:
On Gesù, era solo un esempio, Cristo. Sto parlando del mio modo di vivere un'esperienza estetica, che può anche distaccarsi dalle teorie semioestetiche, anzi se ne distacca sicuramente in molta parte. Leggo ed elaboro, non leggo e ripeto a pappagallo.