IIIIIIIIIIIII scrive:
magari dicevano tutti la stessa cosa ma parlavano a gente di cultura diversa.
Questa è una idea che mi ha sempre interessato, pur essendo io uno tra quelli che vengon considerati sprezzantemente miscredenti.
Una volta al liceo proposi questa idea o teoria alla professoressa di religione. Pur, appunto, non credendo a certe cose sono curioso, soprattutto nel cercare di capire il pensiero altrui.
Beh lei rigettò l'idea sdegnatamente, perché no, non può essere. C'è solo un dio, il dio cristiano sceso in terra eccetera eccetera. Ok.
Purtroppo il problema è quando si ragiona per verità assolute, che si sottraggono alla prova della confutazione. Per questo vorrei capire che ne pensano di Siddharta o di Maometto o anche di Zoroastro. Non possono esistere verità molteplici una volta che ne è stata accettata una, e ciò comporta la domanda sul come derivi la presunta superiorità morale di una verità sull'altra (dal punto di vista di ne ha accettata una).