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RE: Voglio ammazzarmi
Devi scusarmi cara Nana, sono arrivato solo da poco e, dopo aver spulciato i primi interventi, col cuore in gola mi sono precipitato all'ultima pagina per leggerti - grazie a Dio ci sei - quindi ho saltato pagine e ancora pagine di consigli più o meno utili, più o meno graditi, più o meno sentiti.
Allora adesso qualche cazzata la dico pure io, premesso che non sono uno psicologo ma uno studioso appassionato di sociologia.
Proprio in questa veste, purtroppo, qualche anno fa dedicai un mio articolo al figlio di un caro amico che, come tu verresti fare, ha preso a calci in faccia la vita, le ha sputato nell'unico occhio buono e l'ha fatta finita (concedimi di non dirti come, non vorrei mai...),
Sono riuscito a scrivere un articolo come "I punti del pensiero razionale" dedicato a lui, in pochissimi giorni tanto la cosa mi aveva coinvolto ma, quello che è più importante mi ha costretto a mettere a fuoco un grave problema che prima avrei evitato pedissequamente tanto lontano era, e ancora è, dal mio modo di intendere la vita.
Premetto che di batoste ne hanno prese tutti, io stesso porto ancora con me fobie e nevrosi causate da un "maledetto periodo nero", dove tutti i miei valori erano sballati, sia quelli fisici che quelli psichici.
Proprio per questo però non li concepisco più, perché negli anni, con lo studio ma soprattutto col vivere mi sono reso conto che erano tutti -finti-. Bada bene di non fraintendermi, so che ora il mondo ti sta rovinando addosso e ne senti il peso grave sui polmoni che quasi non riesci a respirare, solo che queste sono convenzioni sociali che pesano sulle menti più deboli, le quali pensano di non essere stati in grado di accodarsi a una direttiva superiore.
Balle!! Comunque vorrei lasciarti con una frase tratta dall'articolo più importante che io abbia mai scritto in vita mia,Tu leggilo e pensaci. Ciao
"Sono convinto che, questo malessere generale che coinvolge soprattutto i ragazzi, come frangia più debole della società, sia dovuto ad una loro errata convinzione della comprensione della realtà che li circonda, per quello che è, un covo di serpenti pronti a ghermire il più debole, ad inculcargli valori, convinzioni ed ideologie sbagliate, unicamente per proprio tornaconto, scoprirlo non è facile, ma quando accade, se prima, alle spalle non c’è stata, da parte della famiglia, una “presentazione” adeguata, può diventare distruttivo per la psiche della persona.
Quello che segue, in onore a XXXXX, vuole essere niente di più che un prospetto di conoscenza, una semplice e semplicistica arma di difesa, uno schermo contro le false notizie ed i falsi valori che questa società crea.
L’importante comunque rimane il considerare se stessi stupendi esseri unici ed irripetibili, degni di una considerazione intrinseca al fatto che, ciascuno di noi, in questo momento esiste, ed ha il diritto di cercare la soddisfazione sia delle proprie necessità quanto dei propri bisogni…perché sentirsi inadeguati, in questa società colma di valori deviati, può solo essere una cosa positiva."