@Amidala81 scrive:
-dicevi "..meglio famiglie "lager" e scuole- "caserme" che il lassismo" , bè escluderei comunque anche certi estremi, sono entrambi nocivi in modo diverso, ho parlato giusto di severità.
- Dicevi " le difficoltà economiche, quelle conosciute da generazioni ormai scomparse da almeno mezzo secolo, sono capaci di forgiare la persona fin dall'infanzia."
Certo, è importante il sacrificio; ma c'è una differenza cruciale (ovviamente parlo di tendenza): i genitori di oggi spesso non sembrano avere il controllo della situazione né una prospettiva di miglioramento, ed esternano ai figli ogni loro preoccupazione, mostrandosi ansiosi, deboli e sconfitti;
- sulle ragazze che condividono foto spinte: la fotografia esiste da tempo, ma c'è sempre stata vergogna, perché era prevista l'intrusione del fotografo . Però con le polaroid esistevano gli scatti tra amanti. Se una ragazza mada una foto intima al fidanzato, che solitamente ama, non significa voglia mostrarla al mondo intero! Come se il ginecologo o l'urologo condividessero immmagini del paziente! ognuno deve poter scegliere a chi mostrarsi.
- Esistono approcci sbagliati e non, perché esiste il rispetto dell'altro e la mancanza di rispetto. Da poco ho conosciuto un uomo educatissimo e raffinato che ha saputo attaccare bottone con molta eleganza, rispetto e simpatia, e questo, la donna, sa notarlo. Ben diverso da fischi e apprezzamenti urlati in strada, non credi?
- Sugli esempi pessimi dei media, tv in primis, concordo.
- riguardo la cura di sé, del corpo ecc: senza essere ossessionati, è una buona cosa, che non per forza significa trascurare il resto, non deve farlo.
- madri troppo invadenti sono comunque un problema, se prima lo erano, erano fonte di disagio come quelle troppo soffocanti di oggi, che creano insicurezza e fastidio perché non si lascia privacy (sacrosanta!). Spesso si finisce con il creare situazioni poco sane per il giovane. La presenza di un padre attento alla vita dei figli, scolastica, emotiva ecc, fa la differenza eccome.
- anche secondo me la scuola dovrebbe avere maggior potere e autorevolezza
...parlo di famiglie lager usando una iperbole, riferita ahimè alla mia, di famiglia. Non entro qui nella mia vicenda personale: posso però dire che non sempre dissentivo dai loro moniti, nè ho trascurato seguirne gli esempi (e quando non l'ho fatto, sono stati problemi!).
Mio padre era un ufficiale di PS nato negli anni 20, sposatosi tardi come detto, con una donna molto + giovane (13 anni meno!), e stato padre di adolescenti in un momento particolare come gli anni 70.
Mia madre, molto timida, chiusa, ancora oggi si vede poco osservatrice di ciò che non le stia sotto il naso, obbediente come voleva la retorica (lei classe 1938) della sua gioventù.
Ovvio lui trovasse facile gioco nel costruire una famiglia a propria misura. Egli era come detto diviso a metà fra ammirazione per il mondo postbellico e vecchi retaggi di gioventù.
Tu parli di danni che la "famiglia lager" causa ai figli: non so, forse, ma adesso dico che avessi seguito alla lettera le loro "ordinanze" stile militare, mi troverei in situazioni migliori, a conti fatti...perchè i bilanci si fanno certo già a 30 anni, ma il consuntivo arriva 20/30 anni dopo.
...difficoltà economiche esposte ai figli: guarda, mio padre era molto esplicito circa i problemi economici (da lui poi, qui il danno, volutamente esagerati per suo comodo) che la gestione famigliare incontra.
Ciò fece di me una persona oculata nelle spese, che tratta bene le cose sia x affezione, sia x averne un miglior servizio, che per non dover spendere nei ripararle o rimpiazzarle. E non solo, anche altre economie, pur essendomi per circa 2 decenni e mezzo tolte le mie soddisfazioni.
Giustamente dici, ed assentisco, che mai si mostrarono, i mie, depressi o stressati da ciò. In parte anche xkè reali problemi di bilancio non ve n'erano...anzi!...
Semmai li vidi in crisi per altri motivi.
Hai comunque ragione sul fatto che vedere i genitori, i quali dovrebbero essere un saldo punto di riferimento, avere le moderne paranoie, paure, accessi di stress, con reazioni spesso puerili, è non solo un cattivo esempio per il bambino ed il giovane, ma sminuisce grandemente la loro figura ai suoi occhi.
Del resto... il genitore di oggi chi è?...l'adolescente mal cresciuto da analoghi pessimi personaggi nei decenni post-1970. Il 50nne di oggi, come dissi, e non di "oggi" ma di questi ultimi almeno 3 decenni si atteggia a e ragiona, ahimè, da eterno adolescente.
In pratica, è "coetaneo" del figlio...
Da qui, ecco la mia critica verso la cura di sè, il seguire la medesima moda dei giovani, il darsi ai propri hobbies e passioni come se nulla o quasi fosse cambiato dopo le nozze e l'esser divenuto genitore: è la sindrome di Peter Pan, che coglie padri e madri.
Mio padre disse che "da sposati, le cose cambiano da così a così", facendo il consueto significativo gesto con la mano.
...le fotografie. Partiamo dal fatto, da te espunto, circa il troppo facile mezzo digitale (ecco perchè io vieterei il possesso di tali strumenti almeno fino ai 21 anni, età minima alla quale riporterei la maggiore età). Questi cellulari tuttofare hanno messo in mano ai ragazzi troppe possibilità.
Già l'uso di condividere col partner, su un simile dispositivo, il quale non solo le conserva per visione personale ma le può in un baleno condividere con terzi, salvare, scaricare altrove, è per me una pessima usanza, irresponsabile. Non ne vedo peraltro la ratio se non una certa "perversione": e ne ribadisco la pericolosità.
Che un ragazzo (fidanzato, io lo trovo melodrammatico, e non pertinente: non v'è promessa di matrimonio nè scritta nè dichiarata, nè sono relazioni durature) diffonda certe immagini ricade nello scarso rispetto per gli altri: non gli viene inculcato...
Si ha voglia di dire "ma se le diffondi senza il mio permesso è illegale". A parte che pochi lo sanno (vanno a scuola, ma non gli vengono spiegati i limiti legali dell'uso dei prodotti informatici), come in tutte le cose il dare in mano ad un umano un oggetto e dirgli "usalo però con la testa!" serve a poco. Come a poco servono poi le punizioni drastiche.
Ci sarà ad esempio un motivo per il quale nei Paesi europei la patente per autovetture (ed in certi posti anche per motociclette di elevata potenza è da prendersi a parte) viene data dopo i 18 anni. E così perchè in genere in Europa quantomeno il porto, e a volte anche la mera detenzione, di armi è soggetta a maggiori passaggi burocratici e controlli rispetto, ad esempio, agli USA ed altre zone del mondo (pare che in Giappone e forse Australia non sia nemmeno previsto o limitato ad esemplari da caccia a pallini e armi ad aria compressa definibili "ludiche").
Negli USA una diversa filosofia consente a chiunque di conseguire un porto d'armi - anche se in due decenni e mezzo vi sono stati interventi a restrizione di ciò, pur nel rispetto del 2° Emendamento) e si dà la patente per ogmi veicolo al 16nne.
Non discuto le scelte USA, come altre: faccio notare che dal momento in cui ti lascio comprare una pistola, posso anche minacciarti con la pena di morte, ma di fatto tu hai in mano un oggetto e lo userai. Il figlio di Ballard, l'esploratore che ha scoperto il relitto del Titanic e decine di altri, è morto nemmeno maggiorenne correndo come un pazzo su una potente autovettura.
Se non ho un martello, mai romperò una testa: da qui, però, alla eccessiva mole di divieti precauzionali in ogni campo che rende ormai invisa la UE, ci sono diverse gradazioni.
La mia via sarebbe quella di dare non dico il pc - fisso - che sta in casa e può essere vigilato mentre lo usi o dopo, ma un potente smartphone in mano solo a maggiori di 21 anni, che spero + responsabili (oggi come oggi ho i miei dubbi) di un 13/15/16nne.
Sciocche anche le ragazze che mandano sui social le loro immagini, ma anche ad amici e innamorati.
L'ostacolo reale creato ai tempi da fotografo era eccellente: di fatto, a parte la diversa etica personale, era impossibile diffondere immagini troppo personali. E farne copie, anche: fino all'introduzione dello scanner, anche la semplice foto in bikini, già di per sè "audace", rimaneva una stampa fisica impossibile da condividere.
Polaroid...certo: un amico trafugò, durante una delle solite scorribande nelle cantine del palazzo, uin pacchetto di autoscatti fatti dalla bella signora della porta accanto, in atto di fare sesso in vario modo col marito.
Ma anche queste immagini restavano (se non rubate o spedite) in mano ad una sola persona o coppia.
Non mi risulta invece uso da parte di ragazzi/e al fine di mostrare agli amici le proprie "doti" fisiche e le proprie discutibili "prodezze" private.
Insomma: se vien dato modo di possedere uno strumento, leggi o non leggi, se ne farà fatalmente uso. Almeno se ne limiti questo a chi si spera abbia testa: eppure ci sono certe chat nelle quali certi mariti espongono le grazie delle mogli e non so se col loro permesso...ma parlando di giovani, questa usanza è 1000 volte 1000 + diffusa.
L'urologo o ginecologo non ha 13 o 18 o 20 ma molti + anni, conosce le conseguenze legali di atti sconsiderati, e ci tiene al proprio lavoro.
...approcci dal reale: mah, non sei la prima che lo dice, se n'è parlato anche qui, sui forum... Dato che pur non disprezzando l'esperienza altrui ed informandomi, ho visto anche un video satirico-/serioso su ciò... non vedo tutta questa grande disposizione a conoscere, e non mi ritengo il tipo da "à bonazza!"...semmai l'opposto, e sono reticente a seccare persone che vedo palesemente chiuse nei loro pensieri. Peraltro, non mi pare il caso nelle ore di punta, quando si è di fretta... nè per la via, cosa che oggi (forse non hai letto la Legge Carfagna) integra la molestia. Cioè, fermare, anche con la massima cortesia, una donna al fine di corteggiarla è pari all'allungare le mani: e sono d'accordo, se mia sorella venisse fermata anche da un vero Lord, lo prenderei a calci.
Ma non penso che quel Lord troverebbe, soprattutto dopo il "terrore-Covid" italiano, molto uditorio.
Locali? Bar, la sera, o durante le vacanze, o in altri momenti non di corsa per il lavoro o la spesa? O al supermercato stesso?
...mah... non leggo nelle persone questa "apertura". E tanti lo dicono, e non sono rozzi che fischiano (in GB il fischio ed il richiamo rozzo sono puniti come molestia, e sono d'accordissimo) o fanno commenti. Chi è fortunato, due scambi di parole, con degnazione evidente, e certo nessuna che dà impressione di voler poi dare un recapito o fissare un successivo incontro.
Ho lavorato a lungo come supporto ai parcheggi a pagamento, diciamo 2 anni, e vedevo le medesime utenti ogni giorno... sì, due parole, ma percepivo il "muro" fra me e loro. Ciò anche, ancora prima, andando penosamente al lavoro in treno. Due soli dialoghi su un totale di 9 anni...molto formali, imbarazzo comunque percettibile, ed ammetto un grande sollievo alla discesa della tipa dal convoglio.
Per mia esperienza diretta, almeno nella mia regione e zona, le conoscenze avvengono fra colleghi, a scuola ovviamente, e per interposta persona: cene, uscite in gruppo con rispettivi conoscenti.
Attualmente, anche se la posizione fisica nella struttura è davvero penalizzante, e ci/mi isola dalle dipendenti degli uffici, anche dopo 2 anni non noto che i rari e rapidi contatti diano "aperture"...
Chi va in palestra mi parla di donne e ragazze con gli auricolari ficcati nelle orecchie e dall'aria, come detto, che non fa pensare ad "incontri".
Nè fossi io una ragazza/donna mi fiderei nemmeno, anzi, sono i peggiori c'è chi ha detto, di un perfetto gentiluomo.
Dall'altra parte, capisci che è impossibile capire se la signora è impegnata o meno...
Ecco: penso che su ciò i giovani, col loro preliminare contatto via social, siano davvero più avanti: è forse l'unica cosa che azzeccano.
...cura di sè: non volevo essere frainteso, apprezzo la donna curata, la materna corteccia sotto i piedi era anche sintomatica del costume dell'epoca: osserva certi films, le estremità non erano oggetto nè di attenzione da parte degli uomini e men che meno di cura, eccetto lo smalto sulle umghie.
Anche lo spreco di acqua ed energia per farsi 2 docce al giorno in inverno e 3/4 in estate non esisteva, 5 decenni fa: circa quelle estive, capisco la necessità... circa quelle invernali, guarda, ci si faceva un bagno la settimana e ci si cambiava intimo e calze. Uno o due pediluvi la settimana, ed altro dopo...le visite al wc. Ciò salvo soffrire di forti "esalazioni" da ascelle o altro.
E' indubbio che più tempo si passa chiusi in bagno, meno si parla coi figli.
Ed abbinata alla cura, e come addendum alla moda delle fotografie osè, ci metto il fatto che la madre odierna - da 25/30 anni - espone troppo di sè. Quando iniziai a vedere mamme in minigonna e senza calse, con a manina il figlio di 5/6 anni il quale...arrivava appena al bordo della gonna ed era a pochi cm dalle gambe nude della genitrice, non lo trovai nè lo trovo opportuno, affatto!!!!
La mamma deve essere non una donna, ma una Madre. Con o senza figlio, senza vestire da monaca od indossare un burqa, trovo sconveniente vesta in modo che già poco mi piace addosso ad una nubile, con troppa "carne in vista", sopra e sotto.
Idem il padre: pettinature ed abbigliamento da "maranzino", orecchini, tatuaggi, lascino il posto ad un aspetto sobrio, serioso... anche al fine di non lanciare, vale per l'uno e per l'altra, "messaggi".
Messaggi i quali, come detto, non credo poi nel reale possano davvero sortire qualche effetto: agli incontri occasionali, mi ripeto, credo meno che negli alieni o nei fantasmi. Però, dato che ci sono incauti che ci credono, meglio "evitare".
La brutta esperienza di tale Alice, mi pare, che dava troppo spazio a conoscenze poco caute e per nulla coerenti col suo status di moglie e madre, penso insegni. Ed è solo uno dei casi che dimostrano quanto sia pessima l'idea di dare retta a chi approccia nel reale. Circa lei, nemmeno sul lavoro doveva dar corda anche al + affidabile (ma come facciamo a sapere "chi" è davvero costui?), perchè appunto madre e sposa.
Lo stesso vale per l'uomo: usi il "lei" con le colleghe, mantenga un severo distacco con le nubili e più ancora con le più giovani.
A tale esempio, non che io faccia gran vita sociale da anni, raramente capita, nel poco tempo che ho, di uscire per un panino al McDonald's o simile con un vecchio ex amico dei "tempi"... ecco, mi infastidisce il suo porsi da ragazzino (è un vecchio, come me, che va per i 63!) con le giovani inservienti e cassiere, con il "tu" ed un tono di voce in falsetto come ad apparire meno datato.
Io faccio sempre un paio di passi indietro... a mia volta, con aria seria, dando del LEI, con fare spiccio dico lo stretto necessario.
Apparire come vecchi lenoni è deprimente: immagino cose pensi una 18/25nne o anche 30nne di un vecchio che "ci prova". Inoltre, stante l'abissale divario di età, la cosa scade quasi nel penale, se non fosse che sono appena maggiorenni.
...le mamme, italiane in primis. Oggi sono assenti da una parte ma, come ben osservi, soffocanti dall'altra. Servizievoli fino all'eccesso, ma incapaci di emanare autorità.
Circa questa, ben faceva mia madre a spiarmi dalla porta socchiusa mentre studiavo, dato che a volte mi perdevo in altro, o "guardavo le mosche"...ed ella irrompeva irrorandomi di sagge parole circa le mie responsabilità quale studente e...larvatamente ma nn tanto, come "costo" per la famiglia.
Facendomi anche notare che per pagarmi gli studi "tuo padre va in giro di notte con una pistola" (immagine assai colorita!)...mestiere che avrebbe fatto anche senza prole e faceva prima di sposarsi.
Immagine però della serie "tuo padre sgobba per farti studiare": veritiera, adesso, ripensandoci, dopo una bocciatura, al quesito se volessi andare avanti ma "seriamente" o andare in fabbrica....avrei scelta la seconda, senza ombra di dubbio.
...ok...spero nn averti annoiato. Circa i punti ove i trovo concorde, pessima TV e pessima scuola, penso che ci dovrebbe essere un serio intervento legislativo, ridando agli insegnanti il potere perduto, e dettando un codice, come il codice Hays fu per il cinema americano dal 1915 al 1970, circa i falsi messaggi dei quali come dissi parlò anche il Presidente.
Non parlo di vietare, cosa ridicola, immagini di chi fuma o beve, roba da Proibizionismo, o di questo "politicamente corretto" che trovo assurdo e davvero solo "politico", ma di modificare le trame delle vicende narrate adeguandole al reale, un codice simile circa le pubblicità, e circa i contenuti di certi programmi fuorvianti, tipo "Veline" o i tronisti o il Grande Fratello.
Così come si sono sempre censurati tanti films, possono esserlo le trasmissioni tv.