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RE: problema cn internet dela vodafone:hoho
Vodafone annuncia la effettiva presenza di una sorta di cap, cioè un limite al di quà del quale l’impiego della sua risorsa viene considerato nell’ambito del fair use, dunque «legittimo», ma al di là rischia di provocare il blocco del servizio.
La scarsa trasparenza consiste nel non dichiarare apertamente il valore di traffico a cui tale cap scatterebbe, nel non descrivere il meccanismo di non-discriminazione e nel non indicare esattamente cosa si intende per temporanei. Vale a dire, se Vodafone, ad esempio, dichiarasse: “il massimo traffico consentito è 50 Gigabyte/mese, superato il quale si viene limitati in banda passante a 640 Kbps per dieci giorni e, al perdurare del traffico continuo, la connettività viene bloccata sino al mese successivo”, avrebbe dato chiare indicazioni sui limiti di traffico e temporali. Per contro, un contratto così descritto non si potrebbe definire in alcun modo flat.
Tutti questi sono rischi che, in linea di massima e prescindendo dalla legittimità del traffico svolto, una normale linea ADSL flat non corre (salvo diverse indicazioni): pertanto, prima di sottoscrivere un simile abbonamento, occorre valutare attentamente quanto e quale tipo di traffico si intende svolgere, tenendo presente che il prezzo richiesto, oltre a vincolare contrattualmente per due anni, collima con quello necessario a pagarsi una ADSL di qualità, davvero flat e davvero in grado di andare sempre - o quasi - a velocità equivalenti a quella massima a cui la Internet Key dovrebbe andare sempre.
Lo stesso identico concetto vale per l’altra formula proposta da Vodafone, la Internet Facile. Questa differisce dalla precedente solo perché costa meno ma consente, senza sovrapprezzi, massimo 10 ore di navigazione al giorno (superate le quali si paga a parte). Ma la medesima clausola si trova anche in questa formula: se nelle 10 ore giornaliere, sistematicamente e tutti i giorni, si scaricano GB su GB , il rischio dello scatto del «meccanismo» si presenta ugualmente.