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prima dello stupro
Prima della violenza, dell'atto bestiale, immondo, suscettibile di cancellare l'identità di una persona, di modificarla, di renderla monca, c'è una cultura da contrastare ed è quella che la donna "deve" trasmettere desiderio e l'uomo "deve" raccoglierne i frutti.
E' una cultura strisciante, maliziosa, che s'insinua nelle pagine delle riviste, si afferma nella pubblicità, si manifesta nei programmi televisivi, giorno dopo giorno si fa strada anche nelle menti più illuminate ed allora una minigonna troppo corta se non giustifica un atto aberrante, almeno lo rende possibile, plausibile.
Ho letto il post riguardante gli autori degli stupri, per la maggior parte italiani; ecco dove si annida una cultura zeppa di insensibilità. Si evoca lo stupro per decolpevolizzare gli stranieri, gli immigrati MENTRE LA SOLA VITTIMA DELLO STUPRO E' CHI LO SUBISCE.
Un atto così profondamente disgustoso ed ignobile, viene adoperato per altri fini e con esso vengono "utilizzate" tutte quelle persone che vivono questo tormento che non hanno scelto, che si è impossessato delle loro vite, devastandole.
Non desidero dare lezioni di etica e morale a nessuno, ma solo offrire uno spunto di riflessione.
Ruth