Spesso ti immagini un mondo vero, ma così vero che ti fa male agli occhi tanto i particolari sono così netti, decisi e non confusi da una macchina del fumo che magari hanno caricato con una essenza alla pina colada.
Qualche volta capita che quel mondo vero lo vivi davvero (oh che fortuna, che strana congiuntura, che inimmaginabili coincidenze) e speri, dopo un po', che quel che vedi non abbia fine, che quello sia davvero il primo minuto di un nuovo giorno.
Speri che quell'odore di buono, non dovuto ad uno spray che tanta fortuna ha avuto nelle pubblicità', sia poi il profumo che sentirai fino alla fine. Ed è odore di aria pulita, di prati mai offesi da presenze inutili, mai calpestati dalla pesantezza di un vuoto greve.
Poi una mattina ti svegli e senti che qualcosa è cambiato. Guardi dalla finestra e lo vedi subito che devi mettere gli occhiali al mondo che nel falso sfuocato si è di nuovo avvolto.
E capisci subito che il mondo vero, che almeno per un po' hai visto, non c'è più. Ecco, ti dici triste, è la normalità!
E' come per i carabinieri che sempre devono camminare in coppia e dove va uno va l'altro come una maledizione, come se una catena di normalità tenesse legato uno all'altro. E non è detto che i carabinieri siano la parte migliore di voi.
Viola