Poche sono le cose che mi danno il senso della fine di una stagione, quell'idea appena sfiorata di un limite passato. Non importa se astronomicamente quel limite è ancora più o meno lontano, quella tua idea è più importante, per te quel ripetersi annuale di avvenimenti che da sempre fanno parte della tua memoria è la finestra che si chiude alle spalle su una stagione.
Ieri sera è finita la Fiera. Il paesello è stato per una settimana tutto un baluginare di luci, di suoni, di colori, di odori. Le giostre per i bambini, gli stand "culturali" dove potevi assaggiare ciccioli, migliacci e necci ....e l'animo tuo si rifocillava e si riconciliava con l'uomo ed il mondo molto..ma molto di più... che a sentir declamare Neruda!!
Ieri sera una passeggiata per le vie del paese, tutte chiuse al traffico per una settimana. Poi rientriamo che domani mattina viene in fretta. Però non posso perdermi i fuochi. Apro una finestra, quella che so avrà la vista migliore. L'aria è tiepida, dolce. Il cielo stellato è una meraviglia. Poi iniziano.....
...ecco, mi dico alla fine, l'estate è finita, persa dietro a quell'idea che arriva da una memoria molto lontana.
Questa mattina mi sono svegliata e piove. Fa freschino e devo mettere le scarpe chiuse. Passo da mia madre e mi fa: Oggi ti faccio la zuppa di pane (a Firenze la chiamano ribollita, ma qui non siamo a Firenze).
Ecco di nuovo quell'idea che arriva violenta!
E' davvero iniziato l'autunno.