Morgana.Avalon 12/06/2007 ore 08.44.12
Io sono basita.
Leggo che ieri si è grandem parlato di "amicizia", di "lealtà", di "riservatezza" ...
Ma non era su questo stesso forum che la settimana scorsa si rimarcava la virtualità di questo luogo ?
Ma non era su questo stesso forum che la settimana scorsa si sottolineava come la falsità fosse un valore aggiunto ?
Ma non era su questo stesso forum che la settimana scorsa si evidenziava come fosse quasi d'obbligo e quasi un dovere non essere se stessi ?
Leggo troppo spesso la parola "amicizia" citata a sproposito. L'amicizia è un bene raro e prezioso e "amico" non si può certo definire la persona con la quale si scambiano quattro opinioni via web.
Ma chi siamo "noi" per giudicare gli altrui rapporti interpersonali ? Se A conosce B ma ritiene di essere amico di C, chi si può permettere di giudicare A se per tutelare C smaschera le nefandezze di B ?
Ho anche letto di "confidenze estrorte con l'inganno"
Ma siamo (quasi) tutti maggiorenni e vaccinati. Non siamo imprigionati e torturati. Scriviamo liberam i ns pensieri e dovremmo essere in grado di assumerci le responsabilità di ciò che affermiamo, portandone le dovute conseguenze.
La "verità" è sempre una e sola, e dovrebbe essere l'unico valore da portare con noi sempre e ovunque.
Tutto il resto è aria fritta.