A kenny1977 che il 04/06/2008 15.35.56 ha scritto:
A intermezzo che il 04/06/2008 14.25.03 ha scritto:
A kenny1977 che il 04/06/2008 14.06.25 ha scritto:
Chiamatemi come volete (perbenista, buonista, etc...), ma io NON sono razzista e me ne vanto!
Rispondo:
Torno a ripeterlo: la questione non è scegliere di essere razzisti o esserlo per natura. E' il modo in cui si può non essere razzisti. Se per non essere razzista mio figlio perde il diritto ad entrare in asilo a favore del figlio di un clandestino, se io non trovo casa mentre uno zingaro ha la casetta con l'allacciamento a corrente e gas senza doversi sbattere tanto, se a me portano via il bambino perchè un giorno mi son dimenticato di andarlo a prendere a scuola ed intanto i bimbi zingari mi assaltano per togliermi il portafoglio e nessuno ne chiede conto ai genitori, mi dico: allora i razzisti sono meno coglioni di me. Ma io divento razzista a causa tua che dici di essere fiero di non essere razzista. Perchè mi imponi i termini per non esserlo, e se io li rifiuto, mi attacchi. E se tu attacchi me... e via dicendo.
Rispondo: Non è questione di scelta... è semplicemente questione di priorità, di sensibilità e comprensione. Non si decide se essere o meno razzisti.
Rispondo:
Invece sì. C'è chi decide quando io sono razzista. Anche se non credo affatto di esserlo, visti i miei trascorsi (amicizia e lavoro a fianco di stranieri). Ma se vengo definito razzista perchè gradirei che si ponga un limite all'immigrazione clandestina, con un atteggiamento fermo, allora basta, mi arrendo, sono razzista. Zapatero ovviamente non è razzista, perchè è socialista ed ha trentotto ministri femmina. Ammazza gli immigrati e li lascia crepare nella raccolta delle olive, ma non è razzista. E allora pazienza, i non razzisti sono quelli che sorridono allo zingaro che li deruba. Ma credo siano pochini, forse i preti missionari. I parroci già sono meno tolleranti.