In realtà i referendum non "scadono" mai. Non sono mozzarelle.
Ma vengono spesso disattesi (un esempio su tutti il finanziam pubblico ai partiti trasformato in rimborsi spese elettorali).
Detto ciò in Italia siamo bravissimi a fare delle emerite stronzate : la centrale che avrebbe dovuto essere ad energia nucleare di Cassino (costata il giusto) ed in fase di completam nel periodo del referendum, è stata riconvertita a carbone (sic!) con costi pari a quelli della costruzione.
Forse non tutti sanno che in Italia abbiamo almeno una (io so
per certo di questa, delle altre tre non ho dati certi) centrale nucleare
funzionante ed è quella di Caorso. Essendo già in funzione al mom del referendum, è stata mantenuta attiva e, attualm, produce energia solo per essere autosufficiente, visto che in Italia parlare di energia nucleare è peggio che bestemmiare.
La mia fonte, perchè non sto muovendo le dita a vuoto, è un ingegnere che ci lavora nella centrale di Caorso. Chiedendo a lui lumi sul discorso nucleare, mi spiegò che l'unico modo per avere una struttura "sicura" è che sia di proprietà statale. Quando si chiedono investimenti nella sicurezza, lo Stato non bada solo ai costi mentre il privato è una componente rischiosa, mettendo egli il profitto al di sopra di tutto (Thiessen, tanto per capirci. Ma è un altro discorso).
E ancora. Le ultime tecnologie di uso delle sostanze radioattive generano quantità di scorie risibili rispetto al passato.
Mi permetto di linkare qui un post del mio blog, non tanto per quanto vi scrissi in tempi non sospetti ma per porre l'attenzione sul num di centrali nucleari in funzione in Europa. Chi sbandiera l'idea dei disastri nucleari spero non pensi che le Alpi bastino a proteggere il ns territorio da qualsiasi contaminazione.
Tra l'altro quelle vicine ai ns confini producono energia che noi importiamo pagandola cara&salata.
Per concludere, poi, non è importante costruire un impianto nucleare nel mio giardino piuttosto che nel tuo, perchè se proprio dobbiamo gufare un disastro, non sono una manciata di centinaia di km che ci metterebbe al sicuro.
Guardare la cartinaEnergie alternative. Da dove cominciare ?
Eolico ? Al di là dei danni paesaggistici ed ambientali, mi domando quanti dei partecipanti a questo post ne abbiano mai visto uno da vicino. Il rumore delle pale eoliche non è solo fastidioso ma ai limiti della sopportazione.
Solare o fotovoltaico ? Quanti sanno che il materiale-base delle varie tipologie dei pannelli è il silicio ? E quanti sanno che il silicio viene usato in quantità notevoli ? E, datosi che tutto va ad esaurimento, tra qualche anno come e dove smaltire le quantità spaventose di silicio che un massiccio uso di queste tecnologie verrebbe a produrre ?
Forse, e sottolineo forse, adesso solo il geotermico parrebbe non avere grosse controindicazioni, anche se è una tecnica troppo "nuova" per aver dato modo di capire esattam tutti i pro ed i contro.
In linea di principio, dopo tutte queste parole, sono d'accordo con Intermezzo e mi permetto anche io un mini-ot lasciando un saluto particolare a Big.
Invece di sloganeggiare, provare ad argomentare è la base per un civile scambio di opinioni.
P.S. Non rileggo. Mi scuso fin da ora per lo strazio della lingua italiana.