Politica

Politica

di destra, di centro o di sinistra... non importa. Discutiamo "civilmente" dell'operato dei nostri politici.

Lenin.2011 01/03/2011 ore 00.48.16 Ultimi messaggi
segnala

(Nessuno)MUSSOL-ONI & BERLUSCH- INI - in comune la SVIZZERA

MA NON PER LO STESSO MOTIVO !!!
visto che il primo era schedato come sovversivo clandestino !!!!!



Sull’orlo del fallimento

Debiti per 4 mila miliardi. Così la Fininvest ha rischiato il naufragio. Poi, la quotazione in Borsa. Ovvero: come diventare ricchi con i «comunisti» al governo.

Era una domenica buia e tempestosa, la prima dell’ottobre 1993, quando ad Arcore Silvio Berlusconi convocò per cena i suoi colonnelli. Da Adriano Galliani a Fedele Confalonieri, da Giancarlo Foscalea Marcello Dell’Utri. La notizia era ferale «Franco Tatò è da domani il nuovo amministratore delegato della Fininvest». Gelo. Ma così parlò Berlusconi quella sera, quando la sua discesa nel campo della politica era ormai decisa e non poteva prescindere da una svolta nella guida dellaFininvest. La scelta di Tatò, che dal 1991 guidava la Mondadori, ma che era visto come il fumo negliocchi sia da Dell’Utri, sia da Foscale, aveva un ben precisosignificato: era il commissariamento della Fininvest, imposto dalle banche creditrici del gruppo. Perché? Semplice: perché il Biscione era letteralmente sull’orlo del fallimento.

Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor Paul Marcinkus, responsabile dello IOR (Istituto per le Opere Religiose) di fatto la banca dello Stato della Città del Vaticano, che sono poi divenuti famosi alla cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia la banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che aiuta a comprendere la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi).

Nella prima metà degli anni settanta diverse organizzazioni criminali (non ultima la mafia) usavano, per autofinanziarsi, ricorrere alla pratica del sequestro di persona nei confronti di imprenditori (o di loro familiari) non molto noti al grande pubblico e Berlusconi, all'epoca già padre di due figli, era tra questi: il 7 luglio 1974 l'avvocato palermitano Marcello Dell'Utri (all'epoca collaboratore di Berlusconi e che in seguito fu eletto senatore per il partito da quest'ultimo fondato), mise in contatto Berlusconi con Vittorio Mangano. L'incontro avvenne nella neoacquistata villa San Martino ad Arcore, e il motivo ufficiale della presenza di Mangano fu quello di assumere le mansioni di fattore e stalliere. In realtà, Mangano si occupò anche della sicurezza della villa e dell'incolumità dei figli di Berlusconi.

Fu inoltre sospettato del rapimento di Luigi D'Angerio, che avvenne nella notte di Sant'Ambrogio del 1974, subito dopo una cena ad Arcore.


Perchè Berlusconi nasconde la sua storia?
Dopo le prime saltuarie esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme all'amico Fedele Confalonieri e come venditore porta a porta di scope elettriche insieme all'amico Guido Possa, iniziò l'attività di agente immobiliare


Per avviare la sua attività imprenditoriale nel 1961 nel campo dell'edilizia Berlusconi ottenne una fideiussione dalla Banca Rasini, indicata da Michele Sindona e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usata dalla mafia nel nord Italia per il riciclaggio di denaro sporco e fra i cui clienti si potevano elencare Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pippo Calò.

Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 30 milioni di lire, provenienti, secondo quando da lui affermato, dalla liquidazione anticipata di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini. Il resto venne da una fideiussione fornita dalla stessa banca.

Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla Fininvest negli anni 1975-1978, dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali ammontavano a 93,9 miliardi di lire dell'epoca) Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal pubblico ministero Antonio Ingroia, si avvalse della facoltà di non rispondere; così, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità della Fininvest.

In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi, dal quotidiano la Padania, sono:

Il 26 settembre 1968, la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove Berlusconi avrebbe edificato Milano 2. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro quadro, per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre nei mesi successivi l'imprenditore edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconi aveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione sua o della famiglia da cui attingere questa liquidità.


Il 2 febbraio 1973, Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale fino a 500 milioni di lire. In seguito, questa cifra aumentò fino a due miliardi e la società emise un prestito obbligazionario per altri due miliardi.

Il 22 maggio 1974, la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale a 600 milioni di lire. Il 22 luglio 1975, la medesima società eseguì un altro aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.

Nel 1974, Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una società con 12 milioni di capitale. L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venne aumentato a 500 milioni e nel 1977 ad un miliardo.

Il 15 settembre 1977, la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano 2 più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500 milioni, per arrivare il 19 luglio 1978 a due miliardi.

La holding capogruppo Fininvest nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975, a Roma, Berlusconi diede vita alla Fininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'11 novembre dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi.

L'8 giugno 1978 Berlusconi fondò la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, ma già il 30 giugno 1978 (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a 50 e il 7 dicembre raggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si fusero.

Il 4 maggio 1977, a Roma, Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un milione di lire. L'anno successivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni di lire.


Ma quanto guadagna un intrattenitore sulle navi da crociera?
8097647
MA NON PER LO STESSO MOTIVO !!! visto che il primo era schedato come sovversivo clandestino !!!!! « immagine » Sull’orlo del...
Discussione
01/03/2011 0.48.16
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
Lenin.2011 Lenin.2011 01/03/2011 ore 01.05.50 Ultimi messaggi
segnala

(Nessuno)in comune la SVIZZERA ...luogo frequentato anche da un altro FAMOSO PERSONAGGIO !!!!!!

PER GLI STESSI MOTIVI IDEOLOGICI DEL BENITO e non del _silvio attuale!!!

Nel periodo in cui Mussolini risiedeva in Svizzera, ovvero tra il 1903 e il 1908, ha abitato a Savosa, comune periferico a nord di Lugano, ed ha partecipato al consolidamento dei muri sulla strada di Trevano, sulla Cassarate-Monte Brè e soprattutto nella costruzione della ferrovia Lugano-Tesserete. Nel 1903, a vent'anni, Mussolini scrive il suo primo articolo su L'Avvenire del lavoratore, il giornale dei socialisti svizzeri, ma l'attività giornalistica vera e propria comincia nel 1904. Mussolini collabora con periodici locali d'ispirazione socialista (tra cui il Proletario). Dalla Svizzera invia corrispondenze al giornale milanese l'Avanguardia socialista. L'attività di giornalista rende evidente sin dai suoi primi scritti l'avversione ideologica al positivismo, allora predominante nel socialismo italiano; Mussolini prende subito posizione contro questo orientamento e si schiera con l'ala rivoluzionaria del partito socialista, capeggiata da Arturo Labriola.

, dove si unì a Plechanov e a Martov con i quali fondò il periodico Iskra (La scintilla) che usciva a Monaco di Baviera e a Lipsia per essere poi diffuso clandestinamente in Russia.

Rispondi al messaggio

Per scrivere un nuovo messaggio è necessario accedere al sito.