Nella raccomandazione esplicita (o raccomandazione propriamente detta) lo sponsor o raccomandante è sempre formalmente estraneo alla procedura di valutazione, e può indirizzare una semplice segnalazione a uno o più decisori coinvolti nella procedura di valutazione (raccomandatari). In tal caso si può anche parlare di menzione raccomandativa, che spesso viene descritta dal raccomandante con l'espressione "ho fatto il nome di....". Se invece il raccomandante esprime una schietta richiesta di favore o di aiuto, indirizzata ai raccomandatari, allora si può parlare di raccomandazione esortativa.
La raccomandazione implicita (o raccomandazione impropriamente detta) è invece una proprietà del soggetto valutato, che lo lega a un soggetto terzo o a un decisore (rapporto di amicizia, parentela, appartenenza politica, esperienze pregresse) e che può influenzare il processo di valutazione anche senza che un'azione vera e propria venga compiuta per distorcerlo.
Nel caso della raccomandazione esplicita, o anche nel caso della raccomandazione implicita se il raccomandante e il raccomandatario non coincidono, è frequente ravvisare un legame tra raccomandante e raccomandatario che espone il secondo all'influenza del primo, per meriti acquisiti dal raccomandante presso il raccomanadatario, per un rapporto di potere che il raccomandante può esercitare sul raccomandatario, per il prestigio e la reputazione del raccomandante, o per una qualsiasi proprietà del raccomandante da cui il raccomandatario attende vantaggi. Dello stesso tipo possono essere inoltre i legami tra raccomandato e raccomandante: se sussiste un rapporto di parentela tra i due, la raccomandazione è un aspetto del nepotismo. Se invece sussiste un rapporto politico, che spesso si traduce in consenso elettorale a favore del raccomandante, la raccomandazione rientra nella fenomenologia del clientelismo.
Dunque nella "pratica di raccomandazione" si ravvisano almeno tre soggetti. Nel caso della raccomandazione implicita, il raccomandatario non ha un ruolo attivo, ma nondimeno esercita la sua influenza.
* Il raccomandante: colui che, sfruttando la propria posizione sociale e il proprio potere, compie l'azione del raccomandare
* Il raccomandato: colui che gode della raccomandazione e della posizione di vantaggio che ne consegue
* Il raccomandatario: colui che riceve la raccomandazione e, dunque, la segnalazione del soggetto da favorire.
La raccomandazione, anche detta informalmente "spintarella", può essere ulteriormente distinta in raccomandazione a spinta e raccomandazione a scavalco.
Nel caso della raccomandazione a spinta, la procedura di valutazione non è di tipo competitivo. I valutandi, in altre parole, non competono per l'accesso a un bene scarso, quindi non si forma una graduatoria con i partecipanti alla procedura di valutazione. È il caso, ad esempio, degli esami scolastici o universitari. In questo caso, la raccomandazione danneggia il sistema sociale nel suo insieme, ma non presenta "controinteressati" specifici i cui diritti sono lesi.
Nel caso della raccomandazione a scavalco, i valutandi vengono inseriti in una graduatoria, in quanto competono per l'accesso a opportunità di numero limitato (ad esempio l'assunzione in un ente pubblico). In questo caso, la raccomandazione, oltre a danneggiare il sistema sociale sfavorendo la selezione dei più meritevoli e capaci, danneggia direttamente i valutandi non raccomandati.
La distinzione tra raccomandazione a spinta e raccomandazione a scavalco è spesso sfumata, in quanto gli esiti di procedure di valutazione non competitiva possono essere utilizzati per procedure di selezione: ad esempio, l'assegnazione di borse di studio può dipendere dai voti d'esame, la graduatoria di un concorso pubblico può dipendere dal voto di laurea. In questo senso, pressoché ogni raccomandazione a spinta ha il potenziale per sostanziarsi in una raccomandazione a scavalco, sebbene gli effetti siano in prima battuta meno prevedibili e specifici. Nel caso della raccomandazione a scavalco, invece, i danni di natura morale e patrimoniale inflitti ai valutandi non raccomandati sono immediatamente tangibili.