RAI: PDL PROPONE ALTERNANZA CONDUTTORI – Torna a far discutere l’atto di indirizzo sul pluralismo presentato dal Pdl in Commissione di Vigilanza Rai. La bozza rielaborata prevede infatti l’alternanza di settimana in settimana tra conduttori di talk show, con diversa formazione culturale, che vanno in onda nelle fasce privilegiate del palinsesto. Il relatore di maggioranza Alessio Butti ha illustrato il testo alla Commissione, motivando questa richiesta con il fatto che il posizionamento fisso di martedì e di giovedì costituisce “una rendita a vantaggio di alcuni conduttori”. Secondo Butti bisognerebbe evitare di concentrare nella prima serata di questi due giorni della settimana i programmi più importanti di approfondimento politico per non determinare “una evidente posizione dominante da parte di alcuni operatori dell’informazione rispetto ad altri”In quest’ottica l’azienda di viale Mazzini dovrebbe sperimentare l’apertura di altri spazi informativi e/o di approfondimento affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni (martedi’ e giovedi’), alla stessa ora (prima serata), sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale”.
I commenti dal mondo politico si fanno attendere. “Il problema – ha commentato Flavia Perina, parlamentare di Fli – è che il bilancino che Butti utilizza per misurare l’equilibrio nel sistema televisivo si applica solo a quegli spazi dell’informazione Rai dove non domina la retorica governativa, ma trova spazio anche la polemica anti-governativa”. “Non si capisce – conclude la Perina – perché ogni sera a dirigere il Tg1 debba essere Minzolini e a condurre Porta a Porta sia sempre Vespa”.
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