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RE: I segreti della casta dei sindacati: come far soldi organizzando scioperi
Ormai è alla sua terza, inattaccabile legislatura e porta a casa lo stipendio da deputato che ammonta a 14.269,62 euro. Queste sono le cifre dei rappresentanti del popolo. E la Cisl è stata un grande serbatoio di parlamentari. Savino Pezzotta, capo del sindacato dopo D’Antoni dal 2000 al 2006, è pure lui a Montecitorio. Non ha scelto come casa il Pd ma l’Udc, continuando al centro la battaglia di cattolico impegnato. La paga però è la stessa del collega. Più di 14mila euro al mese, senza contare i benefit. E sulla stessa lunghezza d’onda si ritrova un altro dirigente di punta del Pd, Pier Paolo Baretta, negli anni Ottanta e Novanta segretario della Fim-Cisl, il ramo metalmeccanico del sindacato, e poi nel biennio 2007-’08 segretario aggiunto con Raffaele Bonanni. Raggiunti i gradi di generale, pure lui chiude nel cassetto la sua prima vita e viene paracadutato dal Pd come soldato semplice alla Camera. Lo stipendio è quello di D’Antoni e Pezzotta. Senza esagerare, si può dire che mezzo stato maggiore della vecchia Cisl è passato dall’altra parte della barricata. Gli irriducibili avversari dei governi, che talvolta rischiavano di cadere per uno sciopero generale, si sono ritrovati sulle sponde della maggioranza. :ok
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