L’Aia (Paesi Bassi). Inizia alla Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) il primo processo per la distruzione di beni culturali. L’imputato è Ahmad al Faqi al Mahdi, capo di un gruppo di estremisti islamici, accusato di avere distrutto mausolei e tombe nella città di Timbuctù, in Mali. Uno degli edifici che l’imputato avrebbe distrutto è la moschea di Sidi Yahya, costruita nel 1440 quando la città era uno dei principali centri per gli studi islamici dell’Africa occidentale.
Durante l’occupazione di Timbuctù da parte degli estremisti islamici sono stati distrutti più di 4mila manoscritti. Gli altri beni culturali della città e degli altri centri del Mali sono stati salvati dai militari francesi che hanno inviato uomini e mezzi a difesa del Paese. Oggi le truppe francesi sono state sostituite da un contingente multinazionale delle Nazioni Unite.
Le basi giuridiche del processo risiedono in una convenzione del 1954 sottoscritta da 125 Paesi, che protegge monumenti, siti archeologici, opere d’arte, manoscritti e collezioni scientifiche. Stati Uniti, Russia e gran parte del Paesi del Medio Oriente non aderiscono alla Corte che non ha quindi giurisdizione nei loro confronti.
http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2016/3/125736.htmlFinalmente, era ora e purtroppo non sarà l'ultimo processo in merito, perchè il terrorismo islamico non lo elimini semplicemente facendo fuori i miliziani dell'ISIS..è una battaglia culturale che strumentalizza la sfera religiosa e si muove sul terreno dell'economia..è a più livelli.... penso comunque che sia un vergogna il fatto che USA RUSSIA e tanti paesi arabi non aderiscano a questa corte.