@Tremalnaik scrive:
Se esiste il termine, ne esiste anche il concetto, ed è di quello che vorrei sapere.
Ma il paragone con la "mafia russa" quindi non calza?
Da quando esiste il termine mafia, esiste anche chi dice che è solo un invenzione letteraria. L’associazionismo a delinquere di stampo mafioso arriva da molto più lontano, ancor prima della nascita di Cristo.
Che la mafia non esiste lo affermò anche il cardinale Ruffini: “la mafia è un’invenzione dei comunisti per colpire la DC e i suoi elettori, per prosciugarne il bacino elettorale”.
Totò Riina rilancia: “Sono i comunisti che portano avanti queste cose: il signor Violante, il signor Caselli da Palermo. C’è tutta una combriccola … loro portano avanti queste cose. Il governo si deve guardare da questi attacchi comunisti”.
Che la mafia non esiste l’ha affermato anche Marcello Dell’Utri, poi condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa e ora in carcere a Parma.
Per Silvio Berlusconi, invece, la mafia esiste ma se ne dà una rappresentazione esagerata, la colpa è della della tv e di qualche libro. La mafia italiana è, per importanza criminale, solo la sesta al mondo, se ne parla di più per colpa di fiction tipo la Piovra e di libri come Gomorra.
L’ultimo, in ordine di tempo, a non dargli molta importanza è stato Silvio Alessi, candidato da Forza Italia a sindaco di Agrigento: “La mafia? Non ne so parlare, non penso sia presente qui.
Tantissimi altri la negano e ne sminuiscono la capacità di influenza sull’intero tessuto produttivo e sociale, tale tesi è sostenuta per lo più proprio da rappresentanti delle istituzioni.