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excristian1977 19/04/2018 ore 10.53.03 Ultimi messaggi
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ImportanteL’Austria apre i consolati all’estero agli altoatesini: “Siamo i loro tutori”

da la stampa


Ancora una prova di forza con l’Italia, dopo la battaglia (ora ferma) per il doppio passaporto. Nuove norme del governo Kurz anche sulla richiesta d’asilo: telefoni tracciati ai migranti e sequestro del denaro contante




Prima frenano, fino quasi a rinunciare, poi tornano a mettere il piede sull’acceleratore. È di nuovo motivo di frizione tra il governo austriaco, guidato da Sebastian Kurz, e l’Italia, dopo che il cancelliere 31enne ha deciso di aprire i suoi consolati ai sudtirolesi di lingua tedesca e ladina. In caso di necessità all’estero, dunque, gli altoatesini potranno rivolgersi ad un consolato austriaco, anche se nel Paese in cui si trovano esiste una rappresentanza italiana. Lo prevede un disegno di legge che il governo Kurz ha trasmesso al Parlamento per adeguarsi alle normative Ue. E pazienza se la battaglia di Vienna per concedere ai «tedesco-parlanti» della provincia autonoma di Bolzano finora non ha portato a nulla, anzi l’Austria ha deciso di rimandare ogni tentativo a dopo le elezioni autunnali in Alto Adige, per tentare di non interferire con la campagna elettorale altoatesina e calmare le acque con l’Italia.

Ora, le porte aperte dei consolati ribaltano di nuovo gli equilibri e riaccendono la lotta muscolare tra i due Paesi. La «funzione tutrice» dell’Austria nei confronti dell’Alto Adige è scritta nella Costituzione austriaca: vale a dire che l’Austria ha il «dovere» di proteggere l’Alto Adige e la sua autonomia.
Un punto a cui l’alleato di Kurz, il vicecancelliere dell’ultradestra Heinz-Christian Strache, tiene molto. Ma la volontà di perseguirla così ostinatamente è tutto frutto del governo Kurz-Strache. Vienna tenta dunque ogni strada per perseguire l’obiettivo.

Si consuma così un nuovo strappo con l’Italia. Una mossa un po’ schizofrenico, per la verità. La riforma di Vienna confligge, di fatto, con le direttive di Bruxelles, che prevedono che i cittadini Ue possano rivolgersi a un consolato di un altro Stato membro, se in un dato Paese il loro Stato non ha una rappresentanza diplomatica.
Ora, il disegno di legge austriaco in materia consolare va oltre: anche in presenza di una rappresentanza diplomatica del Paese di origine, i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina, come anche le vittime del regime nazista (a cui Kurz darà la doppia cittadinanza) potranno scegliere a quale consolato rivolgersi, quello italiano o quello austriaco. Potranno chiedere assistenza in caso di arresto, di grave incidente, malattia oppure morte, come anche le vittime di reati.

FORTI RESTRIZIONI PER LE RICHIESTE D’ASILO


Oltre alla questione consolati all’estero, al consiglio dei ministri di mercoledì, il governo austriaco di Sebastian Kurz ha anche avviato l’iter per un disegno di legge che rafforza in modo durissimo le misure di richiesta d’asilo per i migranti: «Il nostro obiettivo è di portare il nostro Paese a non accettare più alcuna richiesta sul nostro suolo - dice il ministro dell’Interno Herbert Kickl -, fermeremo l’immigrazione illegale e in futuro le domande verranno vagliate nel Paese d’origine dei migranti e non presentate più in Austria, al loro arrivo». Il disegno di legge di Kurz e dei suoi ministri punta a controllare i telefoni cellulari dei richiedenti asilo in Austria, accedendo ai dati per ricostruire la rotta percorsa fino a lì e geolocalizzandoli, per verificare se, eventualmente, si spostano. Con le nuove misure, se la polizia scoprirà che i migranti sono entrati in precedenza in altri Paesi europei in cui è in vigore il regolamento di Dublino, questi potranno essere rispediti in quei Paesi. Nel caso, invece, in cui ritorneranno nel Paese d’origine ad esempio «in vacanza», i richiedenti asilo potranno avere seri problemi a ritornare in Austria. Inoltre, i migranti dovranno compartecipare alle spese della propria richiesta d’asilo, per un totale di 840 euro: se verranno trovati in possesso di contanti, la polizia li sequestrerà (lasciando nelle loro tasche almeno 120 euro). Queste misure saranno votate dal Parlamento nelle prossime settimane. Prevedono che i rifugiati possano chiedere la cittadinanza austriaca dopo 10 anni, rispetto ai sei previsti finora, e prevedono infine espulsioni più veloci dei richiedenti con precedenti penali.

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19/04/2018 10.53.03
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intermezzo intermezzo 19/04/2018 ore 10.55.59 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: L’Austria apre i consolati all’estero agli altoatesini: “Siamo i loro tutori”

Saranno gli altoatesini a stoppare Vienna. Gli altoatesini stanno mille volte meglio in Italia che in Austria. Se ne riparlerà quando il governo italiano deciderà di togliere loro qualche privilegio.

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