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di destra, di centro o di sinistra... non importa. Discutiamo "civilmente" dell'operato dei nostri politici.

mery1981 20/04/2018 ore 15.12.02 Ultimi messaggi
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(Nessuno)piu' leggo e piu' danno ragione a me ahahahahah

questi so i 5 stalle ahahahaha buffoni solo buffoni ahahahaha
La giornata del bluff M5s Luigi si arrende al Movimento Il leader frenato dalla paura dell'accordo con Fi: "Il partito non tiene". Salvini: no al governo di tutti Il bluff dura una giornata. Poi, con Luigi Di Maio che conferma pubblicamente l'indisponibilità a sedersi al tavolo non solo con Silvio Berlusconi ma anche con Giorgia Meloni, l'ipotesi di un governo sostenuto da centrodestra e M5s torna ad essere lo scenario improbabile che era stato fino a ieri mattina. questo e' tutto rintronato ahah ma per caso da pccolo e' cascato dal seggiolone? me sa de si :many Una conclusione per molti versi prevedibile, visto che le posizioni in campo sono ormai così lontane e cristallizzate che solo un eclatante e rumoroso passo indietro di uno dei protagonisti della partita potrebbe davvero aprire la strada ad un governo del genere. Al di là delle sfumature e dei toni che si sono andati ammorbidendo, la sostanza delle cose resta dunque quella di 24 ore fa: da una parte i Cinque stelle non sono disponibili a sostenere un governo con dentro Foza Italia e Fratelli d'Italia, dall'altra Berlusconi non ha intenzione né di farsi da parte, né di regalare un improbabile appoggio esterno ad un governo M5s-Lega. Quel che resta dell'esplorazione del presidente del Senato Maria Elisabetti Casellati, dunque, è l'impraticabilità di un esecutivo centrodestra-M5s. E questo dirà oggi la seconda carica dello Stato quando salirà al Colle per relazionare Sergio Mattarella.

Della giornata di ieri, dunque, restano piuttosto le sfumature, che pure sono importanti. E che raccontano un Di Maio decisamente meno tranchant nei toni verso il centrodestra. Così morbido da arrivare a dire che il problema di dar vita ad un esecutivo con Berlusconi e Meloni è che sarebbe a rischio «la tenuta del movimento». Nessuna invettiva contro il Cavaliere, nessuna pregiudiziale sui programmi, ma un ragionamento più ampio - e più vago - sui costi politici di un eventuale tavolo a quattro. D'altra parte, nella telefonata di prima mattina con Salvini il leader pentastellato aveva mostrato evidenti aperture. Anche lui, infatti, inizia a sentire il fiato sul collo di una fase post voto ormai arrivata al giorno 47, con tutto ciò che questo comporta a partire dal rischio di essere risucchiato nelle logiche della vecchia politica. Per non parlare della possibilità concreta che il Quirinale possa affidare il prossimo incarico esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico, esponente di punta del M5s che di fatto rischierebbe di andargli a «pestare i piedi». Di qui l'apertura a Salvini, riportata dal leader della Lega sia a Berlusconi che alla Meloni, al punto che i due avevano davvero iniziato a pensare si potesse aprire un dialogo. Finito contro il muro dei soliti veti, perché già solo decidere chi si sarebbe dovuto sedere al tavolo del programma del futuro governo è stato motivo di incomprensioni e tensioni. Di Maio ha sperato che il leader di Forza Italia si accontentasse di sostenere il governo senza farne parte e Berlusconi ha risposto «no, grazie» escludendo qualsiasi ipotesi di appoggio esterno. Una soluzione che lo stesso Di Maio - a testimonianza di quanto sia difficile il momento - è arrivato a chiedere esplicitamente: «Posso accettare il sostegno esterno di Forza Italia e FdI, ma ci sono dei limiti oltre i quali non posso andare».Una giornata, insomma, che certifica lo stallo. E che spinge il Colle sempre più verso la soluzione finale del cosiddetto governo del presidente. Il punto è chi ci starà. Salvini, infatti, ora sta tenendo una linea di grande responsabilità ed è pronto a metterci la faccia in prima persona pur di sbloccare l'impasse. Quello che non sembra disposto a fare - questo dice chi lo conosce bene - è infilarsi in un governo tecnico, comunque lo si voglia chiamare, che finirebbe per non rispettare il mandato elettorale. E se davvero la Lega dovesse dire «no» il rischio è che qualcun altro decida di accodarsi con conseguente «effetto valanga».Ormai credo sia chiaro che l'estremismo ideologico dei 5 Stalle non permetterà uno sbocco verso un governo di coalizione (o con appoggio esterno) col centrodestra. Passi indietro Salvini e alleati, ne hanno già fatti molti, non possono fare di piu'. Sarebbe una resa totale difficile da far capire all'elettorato. Di Maio e soci minacciano un governo col PD? Lo facciano. Riportare al governo il PD che gli italiani hanno chiarissimamente bocciato come mai nella storia, sarebbe un insulto agli elettori oltre che un atto democraticamente inaccettabile (proprio perché stravolge l'esito del voto). Lo facciano, poi vedremo come gli elettori si esprimeranno al prossimo (e inevitabile) ritorno alle urne. In un sistema parlamentare (e proporzionale) come il nostro, con l'arroganza e le imposizioni non si va molto lontano.Buongiorno Italia e Italiani. Io pensavo che il più "folle" e spregiudicato (almeno in politica) fosse stato Renzi: mi sbagliavo. Di Maio lo supera alla grande e "ingessa" totalmente il Paese. Probabilmente sarebbe più bravo a bluffare a poker che in Transatlantico: chissà. Ma qui non siamo a giocare a nulla: la politica e l'amministrazione della Nazione sono la nostra vita economica e sociale, non solo per i grilletti, ma per tutte le persone italiane!L'onorevole Di Maio,ha perso il biglietto della lotteria che trentadue italiani su cento gli avevano fatto vincere,d'un ragazzo distratto,vorrebbe imporre il contratto alla tedesca ma non risulta che la Merkel si sia rifiutata di parlare con chicchessia.Il novizio della politica non si è accorto che il biglietto della lotteria che trentasette italiani su cento hanno fatto vincere al centrodestra e'ancora nelle tasche di Salvini.Certo il rosatellum e' una legge che ha avvelenato i pozzi della politica,non si può escludere il maggior partito dalla nuova legge elettorale,il pd ha fatto un magheggio e Salvini non doveva votarla e adesso?...Con il proporzionale puro il governo era già fatto.Dal mattarellum in poi tutt'e leggi elettorali con gli scorpori e le correzioni hanno fatto schifo,come dire chi di mattarellum ferisce.Ma il veto contro se stesso quando lo fa cadere? Finchè questo signorino non dice apertamente che rinucia a fare il premier,lo stallo perdurerà per saecula saeculorum. La vera palla di piombo è quindi lui con la sua smodata, e mai vista nella storia repubblicana, ossessione di fare il premier. Dimentica il guaglioncello che i 5S sono sì il primo partito ma non hanno conquistato il titolo per Palazzo Chigi: e senza che nessuno glielo abbia impedito. Ed allora il problema non è Berlusconi che con il suo partito dovrebbe portare la legna al fuoco senza scaldarsi. Il problema è la strana coppia Di Maio-Salvini:con il primo che non molla l'osso di Palazzo Chigi, e con il secondo che ancora non ci fa sapere se con il suo 18% "si abbasserà" a fare da spalla al primo. Quindi non più solo veti ma neanche più alibi Ci si ostina a non vedere il nocciolo duro dello stallo. Esso però è evidente: i cespugli di estrema sinistra, fuoriusciti dal PCI, quando nacque il PDS ammainando la bandiera rossa con falce e martello. A questi si aggiungono quelli che nel PDS sono rimasti, ma come opposizione interna. Qualcuno dovrebbe domandarsi come mai una Boldrini ha potuto diventare presidente della camera. Dov’è finita tutta questa gente? In parte nel M5S, fin dal suo primo ingresso in parlamento; è stato facile imbucarsi, grazie alle candidature in rete. Poi, con le elezioni, i voti transfughi dal PD sono corsi a far prevalere la Lega di Salvini su FI e a fare del M5S il primo partito. A conti fatti il nocciolo duro è costituito da politici ancora in gramaglie per la morte dell’USSR. Gireranno e rigireranno la frittata, fino a quando non ci sarà un governo che subisca il loro ricatto. La situazione è abbastana semplice. Il PD ha detto che i grillini non li vuole, i grillini hanno detto che il CD non lo vogliono (se non alle loro risibili condizioni capestro), quindi i grillini non andranno mai al governo. Probabilmente non ci vogliono andare, non saprebbero cosa fare al governo, è una cosa più grande di loro, non avrebbero mai le capacità per governare. Rimane il governo del Presidente o le elezioni (che il Presidente non vuole).
Di Maio è terrorizzato dal fatto che dovrebbe governare.Non è preparato - non è all'altezza - è ignorante,e queste sue nobili qualità cerca di nasconderle proferendo critiche che insulti al centrodestra.A parte questo dettaglio,ma io penso:cosa mai penseranno quei Cittadini che lo hanno votato:mica saranno tutti stupidi!? :many di maio avrà preso il 32%, ma nel m5s conta come il due di bastoni quando a briscola ci sono i denari.Toglietevi una curiosità: andatevi a leggere i commenti che vengono postati sul blog del Movimento 5 Stelle (quelli che non vengono censurati per dissenso dalla linea politica ufficiale del momento - visto che è variabile secondo il vento). Vi renderete conto di che razza di gente ci graviti attorno (o che ne sia la base ?). Esagitazione, ignoranza di politica, delle basi minime di economia, di Storia, biliosità, insulti... E noi dovremmo affidare il Paese al prodotto del voto di questa gente che si lascia influenzare da due paroline lanciate a loro dai vertici come ossi a cagnolini fedeli ? MAI !!!!!
8536702
questi so i 5 stalle ahahahaha buffoni solo buffoni ahahahaha La giornata del bluff M5s Luigi si arrende al Movimento Il leader...
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20/04/2018 15.12.02
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Valchiria03 Valchiria03 20/04/2018 ore 15.33.32
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(Nessuno)RE: piu' leggo e piu' danno ragione a me ahahahahah

Mah solo le persone con poca dignità possono ancora scrivere , parlare bene di un personaggio vomitevole come il vecchio delinquente d'arcore %-)

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