@nera1965 scrive:
Questa è l’Italia che ci lasciano i vari Salvini. Un paese pieno di scemi che non sanno neppure distinguere il razzismo dagli sfottò.
guarda che nel calcio e' una cosa che accadeva prima di salvini ,
ETO'O - Perse la pazienza anche Samuel Eto'o, a Cagliari. Il
17 ottobre 2010, al terzo minuto della sfida tra i rossoblù e i nerazzurri, una parte dei tifosi cagliaritani cominciò a bersagliare il calciatore interista con "buu" razzisti. L'arbitro Tagliavento fermò il gioco e invitò gli speaker del Sant'Elia a diffondere un messaggio con il quale si ricordava al pubblico che in caso di nuovi episodi la partita sarebbe stata sospesa. Al 39', Eto'o segnò e mimò le movenze di una scimmia, in polemica con chi lo aveva preso di mira.
BOATENG - Suscitò ancora più clamore la reazione di Kevin Prince Boateng, nel gennaio di tre anni fa. Durante l'amichevole contro la Pro Sesto nello stadio di Busto Arsizio, stanco dei continui cori razzisti rivolti ai calciatori neri del Milan e provenienti dal settore dei tifosi della squadra avversaria, il milanista prima scagliò il pallone contro la rete di recinzione, poi lasciò il campo rifiutandosi di continuare a giocare, seguito dal resto della squadra.
OMOLADE - Nel
2001, invece, Akeem Omolade, giovane attaccante nigeriano del Treviso, fu fischiato dai tifosi della propria squadra. Nella seguente partita interna, contro il Genoa, calciatori e tecnico del Treviso presero le distanze da quei fischi scendendo in campo con il volto coperto di nero, in segno di solidarietà nei confronti del compagno. Un messaggio chiaro: «Non esistono differenze». In quella partita, Omolade entrò dalla panchina e segnò un gol. La risposta migliore ai razzisti.